Chi mi partiziona l'anima

Prologo

Io mi chiamo Fabrizio, ho una compagna che si chiama Cecilia, un cane che si chiama Tobbia e un figlio, quadrimestrale, che si chiama Niccolò. Siamo abbastanza felici, benchè con cupi drammi economico/quotidiani, ma questo per capire le partizioni.
L'hard disk del mio iMac era partizionato in tre parti: Tobbia (dove c'è la cartella sistema e tutto il software), Fabrizio (dove ci sono le mie cose) e Cecilia (dove ci tiene le cose sue). Ora: qualche mese addietro ebbi la non fortunata idea di installare Linux sul mio computer, per vedere un po' come era. Utilizzai il programma datomi in dotazione da Applicando e cancellai la partizione Cecilia (che era di duegigaettrè), e ne feci due nuove, una chiamata sempre Cecilia di ungigaettrè e una sotto Linux di un giga e basta.
Installai tutto bene nessun problema. Guardai Linux, dissi «oh oh» richiusi non lo usai mai più.

Narrazione

Ieri sera Cecilia esce, ciao vado a fare la spesa, io sto con il bambino certo metto a posto la casa e appena sento lo scooter che si allontana dico bene: cancelliamo quella cazzo di partizione Linux che non uso mai. Accendo il computer, becappo il materiale di Cecilia su Fabrizio, restarto, faccio partire il cd di installazione Linux, cancello la partizione Linux, cancello Cecilia, e creo una nuova partizione mac di duegigaettrè.
Restarto, felice, è stato semplice, io sorrido, Niccolò ride, non capisce, ignaro, appare la scrivania del Finder, appare una finestra che mi dice che c'è un hard disk che non conosce, io guardo Niccolò, lui mi guarda, ma certo formatta, e esce la finestrella con scritto formatto 500 mega e rotti.
«Cinquecento mega?» mi chiedo. Prendo il microfono PlainTalk e dico computer, «guarda che la partizione è da duegigaettrè». Non succede niente. Batto invio. Niente.
Niccolò inizia a piangere, io sudo.
Faccio partire il disk tool kit che mi dice che c'è un disco da formattare, e bravo penso io, formatta pure e appare di nuovo la finestrella con scritto che mi formatta 500 mega e rotti. E formatta, magari è un errore del Finder, dice cinquecento e pensa 2gigaettrè. Dici Vanessa e pensi a Patrizia.
E invece mi formatta solo 500 mega.
Niccolò diventa isterico, inizia a non volere più il ciuccio cose del genere, e io zitto zitto che papà ha da fare. Faccio partire l'utility disco, quella per inizializzare, per vedere le partizioni, ma il programma mi dice che – he he – non posso mica vedere il disco di avvio, dai, piantala lì.
Allora vado a cercare in cantina il disco di installazione dell'OS 9, faccio partire tutto, lancio l'utility disco, chiedo di vedere le partizioni e l'applicazione si chiude inaspettatamente.
«Niccolò abbiamo un DOS in casa e non lo sapevamo!» ci dico al bimbo che intanto piange, non considerato, sangue del mio sangue, giglio giglio bianco e vermiglio eccetera. «Cosa mi può succedere di peggio!» dico alzando le braccia al cielo, e in quel momento sento la serratura nella toppa e torna Cecilia ah – dice – non hai fatto un cazzo, sei ancora collegato ti vuoi staccare da quel computer si chiude in cucina e si mette a fumare mi urla che lei la cena non la fa.
Dramma famigliare, bimbo piange, madre isterica, padre con sensi di colpa.

Spegnimento del computer. Cena. Ricostituzione dei legami famigliari.
Promesse vane. Due partite a carambola birmana. Niccolò che si addormenta inaspettatamente senza chiusura del Finder.

iMac. io. sera tardi.

Rilancio Linux installer Cecilia mi osserva dal divano. Guardo le partizioni e cecilia ha duegigaettrè. Rilancio il Mac OS e faccio la ricostruzione della scrivania pure. Cecilia ha 500 mega e rotti.
Lancio l'installer dell'upgrade del Mac OS X.1 e guardo le partizioni, quello funziona, e c'è Cecilia ha duegigaettrè.
«Ahhh hai capito?!» dico a Cecilia, quella vera sul divano che non ha capito e io dico neanche io.

Penso.

«E se facessi due partizioni…» mi dico e detto fatto, rilancio Linux installer, Tobbia inizia ad abbaiare che ha fame, cancello Cecilia e creo Cecilia e Niccolò, due nuove partizioni da un giga e rotti a testa, tiro una scarpa al cane che ringhiando si nasconde in tavernetta.
Lancio il Finder e ecco Niccolò, ungiga e rotti e Cecilia… 500 mega e rotti.
Il cane torna ad abbaiare.
Cecilia dal divano scuote la testa, prende delle cose in mano. Rimango perplesso davanti al video poi ho un illuminazione.
Illuminazione è un po' troppo, diciamo una vaga fluorescenza.
Lancio il Linux installer, cancello la Cecilia da ungigaerotti e creo una partizioncina da quindici Mega che chiamo mentalmente Vittimasacrificale, e una Cecilia da un gigaerottimeno15mega. Lascio inalterato Niccolò da un gigaerotti, e anche il Niccolò che dorme grazie al cielo.
Rilancio il Finder.
Apro Cecilia, un gigaerottimeno15mega. Dico grazie signore grazie, impongo le mani.
Apro Niccolò un gigaerotti, penso grande è la via della disperazione ma più grande quella della speranza.
Apro la Vittimasacrificale… 500 mega e rotti.

«Uh Ceci, il nostro hard disk ha scoperto di avere cinquecento mega in più dentro di sè»
«È una cosa buona?»
«Beh… direi di no»
«No?»
«No, la definirei un presagio funesto e foriero di disgrazia»
«Uh che brutta cosa!»
«Uh»

Rilancio subito il Linux installer e dico che quella vittima sacrificale è applefree e quindi non la vedo più, occhio non vede cuore non duole, è come se non ci fosse.
Ma di notte… Quel pensiero di quei 15 mega mi torna alla mente, e si ampliano e si espandono fino a cinquecento, e poi si rimpiccioliscono fino a 15 mega, e poi ancora si espandono e poi avete capito.

Cosa potrei fare calcolando che la mia unità di backup più capiente sono due dita incrociate?

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