Lo Hobbit AMM 1.0

Articolo antiquato

Esiste una versione più recente di questo film, e il relativo articolo lo trovi qui. Ho deciso di non rimuovere questa pagina perché contiene maggiori dettagli sul perché sia nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima qui e poi passare all'altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

In un buco nella terra viveva uno Hobbit…

… e in quello stesso buco dovrebbe rintanarsi, per la vergogna, Peter Jackson.

Ma andiamo con ordine.

Il libro

Lo Hobbit è il mio libro preferito. Lo è stato da sempre; di fatto è il mio primo e unico libro preferito.
Mi è capitato tra le mani per puro caso, più di trent'anni or sono. Mi ero recato nella abituale libreria di fiducia per acquistare un regalo di compleanno per mio padre, come sempre un libro di fantascienza — genere che lui adora.

Il mio primo libro
Il mio primo Hobbit

Il proprietario mi ha detto no, devi assolutamente comprare questo, non te ne pentirai. Non del tutto convinto ho accettato l'offerta. Una volta a casa però, attratto dalla intrigante copertina, ho curiosato distrattamente tra le prime pagine ed è stato amore a prima vista. Il giorno dopo sono tornato in quell'edicola e ho comprato il libro di fantascienza per mio padre.2Mi pare fosse Sfera di Michael Chrichton, comunque un signor racconto.

Lo Hobbit mi ha aperto le porte dell'universo fantasy, genere che da allora amo incondizionatamente. Conservo ancora oggi quel mio primo libro3Negli anni ne sono seguite numerose versioni; di fatto ogni volta che trovo un'edizione interessante la compro e la (ri)leggo. Ne ho più di una decina, di ogni forma, dimensione e lingua., che poi è quello nella foto qui sopra; decisamente vissuto ma assolutamente integro.

Inutile dire che quando nel 2012 è stata annunciata una versione cinematografica4Curiosamente l'unico tentativo precedente è stato un cartone animato del 1977, incompleto e di davvero dubbia qualità, peraltro mai trasmesso in Italia., ad opera dello stesso regista del Signore degli Anelli, non stavo più nella pelle.
Intendiamoci, anche la trasposizione su pellicola dell'opera magna di J.R.R. Tolkien non è perfetta, c'è qualche scambio di battute, personaggi ed eventi temporali ma, nel complesso, segue piuttosto fedelmente la trama originale. Ed è un gran bel film.

Il film

Directed by

Tutte le premesse, dunque, erano ottime. Inizialmente avrebbe dovuto essere un unico lungometraggio, poi si è deciso di dividerlo in due parti e già lì ho storto il naso.
Il Signore degli Anelli (da questo momento SdA, altrimenti facciamo notte) è un tomo di oltre mille e trecento pagine, lo Hobbit è meno di un quarto. Quindi, a rigor di logica, una pellicola avrebbe potuto essere più che sufficiente.
Ma è quando la Metro-Goldwyn-Mayer ha annunciato che ci sarebbero stati ben tre appuntamenti al cinema che ho compreso che l'anima commerciale aveva prevalso sull'amore per Tolkien, e i miei sensi di ragno hanno cominciato a sentire odore di fregatura.

E poi, diciamocelo, il primo film di una trilogia lo si guarda sempre, il secondo il 75% delle volte e il terzo meno della metà. Perché guardarli diventa una impresa gravosa, per tempo e impegno richiesti.

Insomma, alla fine i tre capitoli sono arrivati. Io, che sono io e non una persona normale, ho addirittura atteso tre anni dall'uscita del primo, perché me li volevo vedere tutti insieme e non a puntate.
Dopo pochi minuti dall'inizio già saltavo sulla poltrona.

E non per l'entusiasmo.

Cos'è questa porcata?

Non stavo guardando lo Hobbit, ma qualcos'altro.
Ok, la storia di fondo è quella: un gruppo di Nani forma una compagnia, assolda un mago e uno Hobbit, viaggia fino alla Montagna Solitaria e, tra mille peripezie, porta a termine la propria avventura in maniera più o meno soddisfacente.

Le allegre avventure di Legolas

Nel film, però, ogni evento (sostanzialmente ogni singolo evento!) si svolge in maniera differente. Tanto per citarne qualcuno, nel libro Thorin non è un personaggio così rancoroso nei confronti degli Elfi, né avido di ricchezze. L'orco Azog, che in realtà è stato ucciso da Dáin 142 anni prima (nella Battaglia di Azanulbizar e non in quella dei Cinque Eserciti), non appare per niente nello Hobbit (suo figlio Bolg sì, ma non come viene mostrato nel film). I Troll insaccano subito i Nani, non ci sono combattimenti. Bilbo viene separato dai compagni dopo l'incontro con il re dei Goblin e non prima. L'incontro con Gollum è differente.

Nota

Nell'universo di Tolkien Goblin e Orchi sono la stessa razza.

Il re degli Elfi del bosco non è una principessina isterica e bramosa di gioielli…

Il re degli Elfi del bosco (che Tolkien non nomina mai nello Hobbit) non è una principessina isterica e bramosa di gioielli ma, per l'appunto, un re degli Elfi; quindi nobile e valoroso (la prigionia dei Nani nelle segrete del suo regno è stata principalmente un malinteso). I barili con cui fuggono dovrebbero essere sigillati e non aperti. Beorn è un buon anfitrione, non uno scontroso bipolare con una scopa su per il culo. Tutte le vicende che si svolgono nella città del Lago sono inventate di sana pianta. I Nani arrivano tutti insieme ad Erebor, la porta segreta si apre coi raggi del Sole e non della Luna (e di sicuro nessuno di loro getta la spugna quando i primi tentativi di accedere all'interno falliscono). Bilbo incontra Smaug due volte (mai sfilandosi l'anello, e quindi mostrandosi alla vista) e per due volte il drago vola intorno alla montagna cercando di scovare i Nani. Bard uccide lo sputafuoco con una freccia nera non per una botta di culo, ma perché il punto debole del drago gli viene rivelato. Il sindaco della città è un codardo ma non uno stronzo, e non ha alcun aiutante. Elfi e Uomini assediano Erebor per avere un giusto risarcimento, ma mai minacciano di muovere guerra a Thorin. Legolas è il figlio di Thranduil (che è il mai nominato re degli Elfi Silvani), pertanto la sua presenza tra le mura del palazzo può anche avere senso. Però, cazzo, appare dappertutto come il prezzemolo. Idem Tauriel, che è la sua ombra. Nel libro quei due non ci sono.
E poi gli orchi! Che palle gli orchi, sembra che passino l'intero film a dar la caccia ai Nani! Non è vero, proprio per niente. Compaiono soltanto alla fine, per motivi legati alla conquista della Terra di Mezzo da parte del Negromante (che nel SdA scopriremo essere Sauron) e non per crociate personali. Il conflitto finale dura soltanto poche pagine e non per un intero film.
Ma lo svarione peggiore di tutta la trilogia è contenuto nel nome del terzo film: si chiama Battaglia dei Cinque Eserciti perché coinvolge Nani, Elfi, Uomini, Orchi e Lupi, non le Aquile. Quelle arrivano solo alla fine ma, sfortuna loro, non vengono considerate. E di lupi nella battaglia del film non se ne vede neppure uno!
Queste sono solo alcune delle cazzate, ma abbondano ovunque.

Insomma, tecnicamente parlando, l'intera sceneggiatura è una merda.

Ed è un gran peccato perché tutto il resto è fenomenale. I paesaggi sono perfetti, gli edifici sono perfetti, i costumi sono perfetti, la scelta degli attori per i personaggi è perfetta. A parte tre o quattro Nani che sono troppo fotomodelli o macchiette.

E quindi?

Il titolo

E quindi mi sono cimentato in una impresa sulla cui riuscita dubitavo io stesso. Senza aver mai messo mano a un programma di editing video ho preso questi tre film, tagliato via tutte le parti inutili, riunito il gruppo dei Nani quando Jackson — in preda a non so quale delirio di onnipotenza script-ografica — lo ha diviso, modificato l'atteggiamento sopra le righe di molti personaggi, scambiato cronologicamente eventi e condensato le circa otto ore totali in un unico film di poco più di due ore e mezza.

Calcoli
Calcolo tagli, conversione frame rate, ecc…

Non è un risultato perfetto, ovviamente scene differenti rimangono differenti per quanto si cerchi di tagliare e incollare. Ma, nonostante il mio forte senso critico nei confronti del mio e altrui operato, sono molto soddisfatto del risultato ottenuto.
Adesso lo Hobbit è passato, secondo il mio personalissimo parere, dall'essere uno-dei-più-brutti-film-tratti-da-uno-dei-più-bei-libri a un lungometraggio che guarderò molto volentieri in futuro.

Il re dei Goblin (video di esempio)

Questa è la scena dell'incontro col re dei Goblin.
Puoi confrontarla col primo film e apprezzare le differenze.

Curiosità: L'urlo del goblin, che riconosce Orcrist e si spaventa, è mio. Sfortunatamente in quella inquadratura c'era il re che cantava (e nel libro non lo fa mai) per cui ho dovuto rimuovere l'audio originale e aggiungere i rumori di fondo, della spada sguainata e, naturalmente, cacciare un grido che farebbe impallidire tutte le bambine capricciose di questo mondo. :)

Dove lo posso scaricare?

Edited by

La versione 1.0 non esiste più, ma c'è la 2.0 su questa pagina.

AAM è una sigla che significa A Modo Mio, ovvero qualcosa creato secondo le mie personali preferenze.

2 pensieri su “Lo Hobbit AMM 1.0

  1. Esiste WeTransfer… Dai, se hai veramente fatto questa versione devo averla… :) Temo che tornare dalle tue parti richiederà molto tempo… Per cui, se puoi… conidividimela!!!

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