La mia Perseveranza

Un giorno mi sono detto: "voglio disegnare una mappa di Marte". Così, tanto per fare qualcosa di differente.

E ho disegnato una mappa di Marte. Cioè di una parte di Marte, sebbene non poi così piccola.

Introduzione

Non è stata un'idea campata in aria, tra le mie piccole passioni c'è l'astrologia, ovvero lo studio delle cart… Scherzo, l'astronomia, ovvero tutto ciò che — letteralmente — circonda noi e il nostro piccolo, meraviglioso pianeta. In particolare adoro quella scientifica pazzia che spinge l'uomo a superare i propri fragili limiti terreni e a progredire in direzioni e verso luoghi fino a pochi decenni fa ritenuti impossibili e inaccessibili.

A tal proposito c'è un libro che rileggo ogni anno perché ritengo sia una meraviglia assoluta: The Martian, Sopravvissuto, l'uomo di Marte (ha innumerevoli titoli), romanzo che mi ha stregato sin dalla prima volta e che ha dato origine a un film tutto sommato discreto (ma parecchio incompleto) con Matt Damon come interprete principale.

Senza voler rivelare spoiler scioccanti (in realtà si sa già tutto dalle prime pagine), il protagonista deve salvare la pelle e, per farlo, si ritrova a sperimentare e a inventarsi ogni giorno nuovi e sorprendenti modi per sconfiggere un pianeta desertico e letale a cui non sta molto simpatico. È anche costretto a effettuare svariati spostamenti per raggiungere posti specifici (più vago di così…).

Questa è la mappa che si trova all'interno del libro:

Trovavo molto scomodo dover sfogliare il volume fino all'inizio ogni volta che veniva nominata un'area geografica specifica, per cui ho deciso che avrei riprodotto l'intera zona, magari a dimensioni maggiori, su un cartoncino, in modo da averla sempre a portata di mano. Un po' come ho fatto con le altre mappe del Signore degli Anelli. Già che c'ero ho pensato valesse la pena aggiungere anche i principali percorsi, con le date degli avvenimenti e — perché no? — anche altre utili informazioni.

Ho perciò cominciato a scartabellare siti web, immagini, grafici e tutti i dettagli scientifici su distanze, dimensioni e missioni reali che sono riuscito a reperire online.

La mappa

Insomma, per non farla troppo lunga, il risultato finale è il seguente:

Non ci provo nemmeno a inserire una immagine ingrandita, per il semplice fatto che, è una mappa di 80 x 60 centimetri (ma, tanto per impiegarci ancora più tempo, l'ho disegnata grande il doppio — un metro e sessanta per uno e venti — per poter tracciare i minuscoli dettagli più agevolmente).

Alcuni dati

Ho impiegato sei mesi per disegnarla (dal 15 Marzo, al 13 Settembre 2021), lavorando da una a quattro ore al giorno, tutti i singoli giorni. C'è un livello di dettaglio davvero fuori di testa, e dopo un po' gli occhi cominciavano a incrociarsi. Tipo questo, che corrisponde al riquadrino viola della mappa sopra:

Dettaglio che è solo il 30% della dimensione reale. All'atto pratico, a seconda della complessità della zona, riuscivo a fare dai due a i quattro quadratini ogni giorno.1In questo dettaglio non si nota molto, ma è presente una griglia; si nota meglio nelle immagini successive. Ci tengo a precisare che ogni puntino, pallino, cerchiolino e lineetta non è lì per bellezza, ma corrisponde esattamente (nei limiti della mia rappresentazione artistica: in sostanza ho ricalcato lo schema altimetrico realizzato da un computer che analizzava le rilevazioni tridimensionali della superficie di Marte) alla vera superficie del Pianeta Rosso.

Considerando che un giorno marziano dura 24h 39m 35s terrestri, ho lavorato per 188 sol. :)

In linea di massima (non ho inserito le altitudini per non appesantire troppo la visualizzazione) i crateri principali e le zone con maggior dislivello sono indicati con una doppia linea di colore nero. Il terreno rialzato è in grigio scuro e quello rientrante, come valli o l'interno dei crateri, è riprodotto in grigio più chiaro.

La scala, che ho calcolato soltanto al termine dei lavori, è curiosamente risultata di 1:4.444.444. In pratica ogni cosa che vedi, nella realtà è quattromilioni-quattrocentoquarantaquattromila-quattrocentoquarantaquattro volte più grande.

La superficie riprodotta è riportata in bianco nello schemino semplificato a sinistra (che non è in scala), e copre un'area di circa 8 milioni di chilometri quadrati; rappresenta dunque il 5,6% dell'intera superficie di Marte (che è di 144,8 milioni di Km2).

Quindi, in circa 10 anni di lavoro, potrei mappare l'intero pianeta.

Volendo pignoleggiare ulteriormente, un centimetro sulla mappa stampata corrisponde a 44,4 Km, mentre un pixel sul progetto originale (18.898 x 14.173) rappresenta 188 metri.

Cronologia

Di seguito una breve animazione che illustra la creazione della mappa nell'arco dei sei mesi:

Insomma, è sicuramente la mia mappa più complessa, e ho rischiato più di una volta di finire ai matti. Quel che è certo è che in vita mia non farò mai più qualcosa di così fuori di testa. MAI PIÙ! :)

Se si osserva bene la zona evidenziata in azzurro, si può notare un microscopico cerchiolino rosso:

Quello è l'ultimo elemento disegnato, e l'ha tracciato Mian. Quindi, tecnicamente, io sono un inconcludente che ha cazzeggiato per sei mesi fino a quando è arrivata lei e ha terminato il lavoro. :)

I rover

Nell'angolo in alto a sinistra (riquadro arancione) c'è una piccola mappa in scala 1:100.000, che mostra la posizione di tutti i rover finora atterrati su Marte. La parte tratteggiata indica la mappa, che include il Pathfinder e Opportunity. Gli altri, tutti americani tranne il cinese Zhurong, si trovano alcune migliaia di chilometri sulla destra. Gli unici robottini ancora attivi sono il sorprendente Curiosity e la coppia Zhurong e Perseverance, atterrati entrambi a Febbraio di quest'anno (2021).

Le distanze corrette sono indicate lungo i bordi della mappa principale, con l'esatta direzione indicata da una freccia. Sono presenti anche altre informazioni, come la distanza media di Marte dalla Terra e il monte Olimpo, il più alto del sistema solare (circa tre volte l'Everest).

Hermes

Nella zona in alto a sinistra ho disegnato lo schema della traiettoria di Hermes che, nella finzione letteraria, è l'astronave che trasporta l'equipaggio delle missioni Ares dalla Terra al Pianeta Rosso e viceversa.

È uno schema piuttosto complesso che non spiegherò (e che vi consiglio di non guardare se non avete letto il libro o visto il film), perché illustra, tra le altre cose, la manovra di Rich Purnell che è una parte importante della storia.

Ho aggiunto anche le date, sia terrestri che marziane.

Luoghi caratteristici

Ho raffigurato alcune strutture ed elementi importanti in modo schematico e con colori brillanti: è il caso dello Hub coi suoi pannelli solari, del Pathfinder (di cui ho rappresentato il piccolo rover Sojourner), Opportunity e il razzo MAV di Ares 4.

Prima di giungere a uno stile grafico che ritengo chiaro e gradevole alla vista, ho ridisegnato gli oggetti svariate volte, senza mai esserne completamente soddisfatto. Sin quasi al termine della mappa, questi erano i segnaposti provvisori:

Tutto era più tridimensionale e, nel caso delle sonde e dei rover, più fedele alla realtà. Ma anche troppo anonimo, brutto e difficile da individuare all'interno di una mappa così estesa.


È stato un lavoro fuori di testa (altro che la matta della Contea!), ma ne sono molto orgoglioso. Amo le mappe e devo dire che questa, appesa alla parete, fa la sua porca figura (anche se la foto l'ho scattata sul pavimento, perché c'erano troppi riflessi).

Se vuoi osservarla più in dettaglio, ti consiglio di aprirla in un nuovo pannello del browser, anche se la qualità della fotocamera del mio telefono è pietosa.

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