
Quando sono sola, amo dormire con un mucchio di roba sul letto, nella parte libera, dico. I vestiti che mi tolgo di dosso sono d'obbligo, poi di tutto: cd, giornali, videocassette, la mia agenda, un paio di pelouches, le briciole del mio panino e – quando ho finito di usarlo – ci piazzo pure il portatile. Sarà che è meno triste, sarà un modo per riempire gli spazi vuoti. E devo stare attenta a non muovermi troppo, la notte, in modo da non buttar giù nulla sul pavimento.
Faccio un sacco tardi, quando sono sola. Tanto, chi se ne frega, non c'è nessuno che la mattina ha l'abitudine di alzarsi presto (io, mai) quindi posso stare a menarmelo – in senso figurativo, s'intende – davanti a Mtv, o al computer, o con le cuffie in testa a palla, che poi tengo il volume talmente alto che ho paura che i vicini sentano la musica lo stesso, nel silenzio notturno, specie quella di sotto che è una gran rompicoglioni.