Attendere prego…

Ogni volta che creo un nuovo sito Web, e la cosa avviene più o meno ogni cinque anni, cerco sempre di introdurre qualcosa di innovativo.

Tutti i miei siti Web. :)

Nella tarda metà degli anni '90, gli albori di Internet in Italia, la mia prima homepage utilizzava delle immagini dinamiche al posto dei noiosi bottoni grigi del menu. Oggi lo fanno tutti ma all'epoca era una cosa da OOOH!

Il sito successivo, LockSoft hp, sfruttava i nuovi fogli di stile evoluti in modo da racchiudere l'intera struttura in una cornice pseudo-tridimensionale, e le sezioni interne potevano essere aperte e chiuse come un cassetto.

Quello dopo ricordava vagamente il foglio uscito da una macchina da scrivere e si avvaleva dell'allora innovativo tag <div> per fare in modo che il menu principale scorresse verticalmente insieme alla pagina, e fosse sempre a portata di click. Era anche multilingue: italiano nella colonna di sinistra (prego ignorare gli errori di ortografia, ero giovane), inglese su quella di destra.

C'è stato poi il passaggio dalle pagine statiche (HTML) a quelle dinamiche (ASP). Finalmente, non ero più costretto a scrivere un articolo in locale, collegarmi al server, caricarlo e modificare l'indice a mano prima di poterlo rendere pubblico. Il primo sito ad avvalersi di una sorta di backoffice rudimentale si apriva in una finestra grande come un telefonino, a dimostrazione che la fantasia prevalica tranquillamente ogni limite fisico.1Detto più terra terra, l'idea era di andare in controtendenza a tutti quei siti che facevano di Flash il nuovo messia; ho voluto estremizzare il concetto di luna contro dito (quando il dito indica la luna, ecc. ecc.) visto che il leitmotiv del periodo era grafica, grafica, grafica.

Il più avanzato grado di evoluzione personale l'ho raggiunto con Only Words. Era dotato di un completo editor Web, un database Access2Lo so, fa ridere, eppure quell'antiquato formato mi ha permesso ancora oggi di preservarne, in 6 miseri MegaByte, tutti i contenuti, che prima o poi riporterò qui. e una serie di funzioni dinamiche che al tempo mi hanno semplificato molto la vita.

A seguire è stato il turno di Lemonskin, il primo ad adottare WordPress, segnando al contempo il mio abbandono al mondo della programmazione. Ha anche introdotto la localizzazione negli articoli.

Infine c'è questo qui, che stai leggendo, che ancora non ha un nome e nemmeno so se mai lo avrà.

Anche lui si appoggia a WordPress e non presenta alcuna tecnologia particolarmente originale.3A parte un generoso apporto di CSS3 che simula più dinamicità di quanta non ce ne sia, ma è una naturale evoluzione di Internet per cui non fa testo.

Quindi dov'è l'innovazione? Beh, non c'è. O meglio, è nella cura che ho messo intorno al sito, ma andate avanti a leggere perché detto così non si capisce niente.

Nel precedente post ci eravamo lasciati con la mesta decisione di rifare tutto ciò che stava dietro all'estetica del sito. Bene, probabilmente non vi siete accorti di nulla ma, dopo qualche giorno e qualche notte di lavoro, credo di aver terminato.

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Da capo

Mi concentro sempre sui dettagli. Non importa cosa stia facendo, se lavando i piatti o progettando un nuovo Shuttle (entrambe le ipotesi hanno la stessa probabilità di accadere), tutto deve sempre essere perfetto. Non esiste che un particolare sia lasciato allo stato grezzo, non è da me.

Questa cosa mi fa star male. Sì perché passo le ore a lavorarci sopra, mi incazzo come una bestia, invoco gli dèi del cielo e degli inferi, auguro loro (rispettivamente) di bruciare tra fiamme eterne o dissolversi in nuvolette di arcobaleni e poi mi avvilisco. Perché mi rendo conto che nessuno al mondo perde il proprio tempo in questo modo.

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'Sto sito pe' cecati!

Nonostante tutti i buoni propositi di focalizzarmi sui contenuti e non sulla forma, sono già due giorni che lavoro ininterrottamente per tirar fuori un tema grafico che possa placare la mia irrefrenabile ansia da perfezionismo.

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Il dono della sintesi

Sto scrivendo un racconto, e il lato ironico della cosa è che non è mai stata mia intenzione farlo.

Tutto è cominciato qualche mese fa quando la costante frequentazione di un caro amico ha fatto riemergere passioni comuni, tra cui i giochi di ruolo, la lettura di libri (non solo) fantasy e, per l'appunto, il piacere di scrivere brevi racconti. Abitudine che avevo personalmente perso da diverso tempo.
Ci siamo scambiati vecchi manoscritti e, la lettura di uno in particolare, ha risvegliato in me il desiderio, quasi l'impulso di crearne una mia personale versione. E, forse inconsciamente, anche di aprire questo blog.

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Chi ben comincia…

… di venerdì 17…

Uno degli errori più comuni che si commettono, quando si apre un nuovo blog, è dare per scontata la presenza di un vasto pubblico di lettori. Sto parlando di noi gente mortale eh, non tirate subito fuori1Non avevo nemmeno finito di dirlo… cose del tipo «eh ma il blog di Flavia Vento (ammesso ne abbia mai avuto uno) aveva già un milione di lettori al primo post!».2Chissà quali perle di saggezza ci sarebbero potute essere per attirare un numero così elevato di estimatori, penso. Ma sto divagando.

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Anno Zero

Anno zero rappresenta uno spartiacque tra i post che sono nati su questo blog e quelli che provengono da altri luoghi e da epoche più remote.1E, già che ci sono, ne approfitto per spiegarti il funzionamento del sito, e pure come navigarlo al meglio, alé!

Eh? Che cavolo hai appena detto?

Nel corso degli ultimi quindici anni ho avuto numerosi altri blog più o meno longevi, e alcuni post mi stanno particolarmente a cuore per cui me li sono portati dietro. Però, siccome ho mantenuto la data di pubblicazione originale, invece di apparire come nuovi articoli sono finiti dietro. Sarà quindi necessario muoversi a ritroso per leggerli e la pagina che stai leggendo è il punto di partenza ideale.

Ok, ora è più chiaro. Ma come navigo in modo efficiente?

In fondo a ogni articolo (al di sotto degli articoli correlati), ai lati della pagina, sono presenti due grandi bottoni quadrati:

Quello a sinistra ti porterà nel passato, ovvero agli articoli cronologicamente precedenti alla nascita di questo blog, il bottone a destra ti consentirà di viaggiare nel futuro.2 Normalmente i due bottoni mostrano l'articolo precedente e, se presente, il successivo.

Parlami della navigazione e dell'accessibilità

Alcune funzionalità del sito possono essere attivate tramite scorciatoie da tastiera.

Bla bla tecnico

Ho implementato due sistemi differenti ma in qualche modo integrati tra loro: accesskey e scorciatoie dirette tramite codice Javascript.

In sostanza, premendo una determinata combinazione di tasti più una lettera, è possibile saltare direttamente a una precisa sezione o articolo del sito.

Le accesskey sarebbero un sistema eccezionale, se non avessero due grandi difetti:

  1. Prevedono spesso la pressione di tasti scomodi da raggiungere, rendendo l'operazione difficoltosa.
  2. Variano da browser a browser, non c'è uno standard chiaro: ogni singolo browser esistente al mondo prevede una propria combinazione di tasti per richiamarle, rendendo il tutto confusionario e davvero poco attendibile.

Per dire, con Chrome e Safari su MacOS (che è la combinazione che uso io) è necessario premere i tasti ⌃ (Control) e ⌥ (Option) più la lettera richiesta. Con lo stesso browser e Windows si usa ALT; ma, in alcuni casi, è necessario premere anche ⇧ (Shift). Capisci bene che la coerenza va a farsi benedire. Inoltre WordPress sembra avere grossi (ma davvero grossi) problemi con le accesskey, tanto che spesso non vengono nemmeno inserite nella pagina HTML.

Così ho deciso di sovrapporre alle normali accesskey un nuovo layer che mi consenta, inoltre, di poter utilizzare tasti non consentiti, come le frecce, che per me sono di importanza fondamentale.

Ciò significa che, se come me usi MacOS e Chrome, ti basterà premere ⌃ + ⌥ + lettera e infischiartene se partirà una accesskey o una scorciatoia Javascript. Se invece utilizzi una combinazione di sistema operativo e browser differenti, sarai costretto a utilizzare il link sopra per scoprire qual è la pressione di tasti necessaria.

Di fatto, comunque, ⌃ + ⌥ + lettera funzionerà anche col tuo browser, ma sarà limitata alle combinazioni "valide ovunque" indicate qui sotto. Le accesskey non funzioneranno.

Tasti validi ovunque

++H Home page


++ Articolo/Pagina precedenti
++ Articolo/Pagina successivi
++ Vai all’inizio della pagina3Occorre tenere i tasti premuti. Non so il perché, ma è molto probabile che la combinazione di ⌃ e ⌥ vada in conflitto con la funzione di "pagina su" e "pagina giù".
++ Vai alla fine della pagina4Idem come sopra.


++barra spaziatrice

Ricerca


++Z Pagina Anno Zero


Per vedere quali accesskey sono attive sul sito, è sufficiente osservare le voci del menu. Se all'interno è presente una lettera sottolineata, significa che tale lettera ti porterà direttamente all'articolo o alla sezione.

Eccone alcune (ma ce ne sono molte di più):

T Tutti gli articoli su J.R.R. Tolkien.
L I libri che ho letto.
V I videogiochi a cui ho giocato (vale anche G).
S La scienza spiegata semplice.
E Tutti gli articoli Lego.
O Tutti gli articoli sullo Spazio e la fantascienza.
W Tutti gli articoli su Star Wars.
R Tutti i racconti del sito.
I Citazioni.
D Digressioni.
A La pagina degli autori.

Tasti validi in un elenco di articoli

++P Vai a pagina…

Questa scorciatoia funziona soltanto su una pagina con una lista di articoli, come la Home Page oppure quando vengono mostrati i risultati di una ricerca; o, ancora, quando si visualizzano tutti gli articoli di una determinata categoria.

In tutti gli altri casi si limiterà a richiamare eventuali accesskey assegnate alla lettera P.5Chiaramente solo se la combinazione dei tasti corrisponderà al tuo browser / sistema operativo (vedi sezione "Bla bla tecnico", poco sopra).

Perché la colonna di destra si vede a malapena?

Perché così, mentre si sta leggendo un articolo, non ci saranno elementi di distrazione. Per visualizzarla normalmente è sufficiente spostarci sopra il mouse. A quel punto tornerà perfettamente visibile.

Sui dispositivi touch (cellulari, tablet, ecc…) la dissolvenza è disabilitata.

Come torno velocemente alla home page?

Il link in alto a destra, denominato "Home" ti porterà velocemente alla pagina principale del sito, che poi è una lunga lista di articoli pubblicati in ordine cronologico inverso (il più recente è in alto).

Tuttavia esiste un metodo molto più veloce quando ci si trova all'interno di un articolo (o di una ricerca): è sufficiente cliccare sul titolo dell'articolo (o sui risultati della ricerca, in grigio), in questo caso "Anno Zero"; vedrai che il puntatore del mouse si trasformerà in una manina.

Hai qualche altra perla di saggezza?

Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con i vari sistemi di navigazione delle pagine comuni a molti siti, perché li trovo davvero poco pratici: se si sta cercando un articolo preciso, l’unico metodo efficace è quello di muoversi di una pagina alla volta (oppure di due alla volta, come nell'esempio dell'immagine qui sotto) controllando tutta la lista (anche se a quel punto farebbe prima a usare la ricerca).
Vedere qualcosa del genere, per quanto carino esteticamente, è ai fini pratici una infinita perdita di tempo:

Mettiamo che il sito abbia 100 pagine, ognuna con all'interno 10 articoli6Al momento ce ne sono una quarantina, quindi più o meno 400 articoli., e io voglia andare alla sessantesima. Prova a immaginare quanti click dovrei fare!7Ok, i più svegli ci andrebbero modificando l’URL, ma si tratta di un compromesso e questo significa che il designer del sito andrebbe preso a scudisciate sulle chiappe.

L’unico dato davvero importante è il numero totale delle pagine, e un sistema per andare velocemente dove si vuole.

Premendo l’accesskey P (vedi il punto "Parlami della navigazione e dell'accessibilità") dalla home page, oppure dai risultati di una ricerca, o una pagina di tag o categorie, si aprirà questa finestrella (è molto spartana lo ammetto, del resto è puro e semplice JavaScript, ma svolge perfettamente il proprio dovere):

Inserisci il numero della pagina di destinazione e ci arriverai al volo. Di default verrà automaticamente suggerita l’ultima.

Infine, inserendo ‘0’, ‘z’ o ‘zero’ indovina un po’ quale pagina si aprirà?

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