Lego Tallneck

Fin dai primi minuti di gioco di Horizon Zero Dawn, che ho giocato nel 2017, mi sono innamorato sia della protagonista, Aloy, che del meraviglioso aspetto artistico dei vari animali meccanici che popolano il gioco.

Quello che forse più mi ha colpito è il Tallneck (letteralmente "collolungo"), una sorta di giraffa con la cupola dell'Enterprise di Star Trek al posto della testa. È una tipologia di robot non ostile, che è necessario scalare per ottenere porzioni della mappa dei vari territori. Non ricordo quanti ce ne siano, credo più o meno una decina, ma per ognuno è necessario adottare un approccio differente perché c'è sempre qualche variante (alcuni elementi sono rotti, oppure deformati, o del tutto mancanti) che spinge ad essere creativi.

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Nintendo Switch (prima e dopo)

Sono un videogiocatore dai tempi dei primi Atari. Non uno di quelli estremisti, che passano metà della propria esistenza davanti a un display con un joystick in mano; ma devo dire di aver affrontato, nel corso di più di quattro decadi, tutti i principali classici.

Da una quindicina d'anni a questa parte sto anche tenendo il conto; così, per statistica e divertimento.

Negli ultimi tempi la voglia di videogiocare è andata calando. Non so, sarà il periodo storico in cui abbondano remake e remaster1Sono entrambe riproposizioni di vecchi videogame, la differenza è che le remaster si basano fedelmente sul gioco originale, riproponendolo con una grafica più moderna, mentre i remake si spingono spesso a modificare alcune meccaniche con la speranza di migliorare un gameplay ritenuto troppo datato., e io stesso mi ritrovo il più delle volte a rigiocare titoli che ho amato (vedi Zelda: Breath of the Wild, che ho terminato proprio alcuni giorni fa).

Sarà anche che stanno tornando le belle giornate e ho più voglia di passarle all'aperto che seduto sul divano.

Sarà che di giochi davvero stimolanti (almeno per i miei gusti) non ne vedo molti all'orizzonte.

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Zelda 100%

Ho terminato Zelda: Breath of the Wild. Al 100%. Ho fatto tutto, ma proprio tutto quello che si poteva fare, e mi sono goduto ogni singolo istante.

Mi sono anche incazzato, e mica poco, perché chi ci ha giocato sa bene quanto possa essere frustrante ed esasperante a tratti.

Ma è anche una storia bellissima e appassionante.

Ecco come è andata…

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La copertina di Zelda

Sono un po' di settimane che non posto più niente qui sul blog. La verità è che mi sono stancato di disegnare mappe, per cui penso di prendermi una piccola pausa. Non che me ne sia stato con le mani in mano, alcune idee mi sono venute, però mancava la voglia di portarle avanti.

Contemporaneamente, e probabilmente anche la principale causa di cui sopra, mi sono comprato uno Switch, perché l'imminente arrivo del nuovo capitolo di Zelda mi ha fatto tornare la voglia di rigiocare il precedente, Breath of the Wild (che anni fa avevo terminato su Wii U).

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Zelda, doodles e acquari spaziali

Cinque anni fa, ammaliato dalla bellezza di Zelda: Breath of the Wild, ho acquistato un Wii U e l'ho giocato per mesi fino a platinarlo.1Cioè prendere tutte le armature, sconfiggere tutti i nemici, completare tutte le missioni, compresi i due DLC aggiuntivi.

Poi l'ho rivenduto.

Non sono mai stato un fan Nintendo. Intendiamoci, ne adoro la direzione artistica e l'innata originalità, ma sono cresciuto con Commodore 64, Amiga, PC e Mac (da quasi trent'anni); insomma, una strada parallela ma divergente.2Però ho avuto un Wii perché mi divertivo tantissimo ad agitare i nunchuck, e un DS ottenuto accumulando i bollini della benzina.

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La mappa di Westeros

… e di un pezzetto di Essos.

Finalmente, dopo tanti anni durante i quali le ho rimandate a oltranza, mi sono deciso a intraprendere la lettura delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin. La scintilla scatenante è stata la recente serie TV House of the Dragon, che ho cominciato a guardare svogliatamente ma che mi ha immediatamente conquistato.

Avevo visionato Game of Thrones alcuni anni fa; però l'estrema complessità della trama, l'elevato numero dei personaggi e, soprattutto, la carenza da parte mia di una minima conoscenza della geografia di Westeros (e anche le ultime stagioni chiaramente sotto tono) non me l'hanno fatta godere appieno, lasciandomi con un giudizio un po' controverso.

Al contrario il nuovo prequel l'ho trovato spettacolare. Trama decisamente più lineare ma personaggi, recitazione e fotografia veramente al top, tanto che l'ho giudicata una delle migliori serie degli ultimi tempi.

Ma veniamo al dunque…

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Cliccami! :)

Benvenuta Rosie!

Ci siamo lasciati qualche giorno fa con la (relativamente) avvilente notizia della dipartita della mia fedele Jenny, pace ai circuiti integrati suoi.

Dopo una frenetica ricerca, durata un'intera giornata (per i miei standard si è trattato di una cerca velocissima, perché non potevo stare senza), ho individuato quella che spero sarà una degna succeditrice.

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In praise of Jenny

Un paio di giorni fa la mia fedele tavoletta grafica ha deciso che era arrivato il momento giusto per andarsene in pensione. In realtà non è andata proprio in questo modo, si è spenta inesorabilmente come una candela.

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Il Configuratore

Istruzioni

Questo articolo non ha uno scopo sociale vero e proprio. Serve a me per tenere traccia di tutte le varianti delle mappe che ho realizzato; altrimenti perdo il conto e vado ai matti, perché le combinazioni sono così tante (e contorte) che non potrei mai ricordarle, nemmeno mangiando pesce tutti i giorni.

Per dire, la mappa della Terra di Mezzo ha quattro differenti stili grafici: Monocromatica, Colori, Vintage e Watercolor. Però solo le prime tre hanno una versione con nomenclatura universale, o la possibilità di scegliere tra la visualizzazione del mare a onde concentriche o antiche. Di contro la Watercolor può avere il testo in inglese e i percorsi dei personaggi dello Hobbit e del Signore degli Anelli. Tanto per capirci, questa singola mappa è disponibile in ben 45 varianti!!

Altre mappe possono essere disponibili soltanto con determinate dimensioni e, a seconda di queste, avere più o meno dettagli. Insomma, un casino.

Col configuratore riesco a tenere tutto sotto controllo. Aprendo la sezione dei dettagli è possibile combinare tutti i differenti parametri e ottenere il codice e le caratteristiche di ogni specifica cartina geografica. Anche l'immagine di anteprima cambierà quando necessario, in modo da riflettere le peculiarità della selezione.1Sui dispositivi portatili potrebbe non funzionare.

Ma potrebbe essere un'esperienza divertente e istruttiva anche per te: poter giocherellare con i numerosi settaggi ti consentirà di comprendere quanto la mia mente sia tortuosa e incasinata.

Se clicchi su un codice verde, questo verrà copiato nella clipboard, così poi lo puoi incollare dove preferisci (non ci saranno feedback visivi ma, fidati, funzionerà… perlomeno dovrebbe). Può essere utile se vuoi chiedermi informazioni su una specifica mappa senza dovermela descrivere con un wall of text ("eh, quella a colori, ma con il mare a ondine, e la traduzione dell'Alliata, ma senza i percorsi e con scappellamento a destra…"). :)

Se sei interessato ad acquistare le mie mappe, qualcuna posso riprodurla, qualcun'altra no perché potrei infrangere i diritti d'autore dell'opera originale. Nel dubbio contattami che ne parliamo.

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