Pallini colorati

Contrariamente a quel che possa sembrare osservando i ricorrenti articoli di questo blog, non seguo con particolare attenzione il mondo Lego. Certo, ci sono determinate categorie per le quali vado pazzo, ma mi perdo regolarmente l'uscita di tutti i nuovi set più interessanti; e poi mi ritrovo anni dopo a inseguirli sui canali non ufficiali per procurarmeli.

È il caso del 21226, uscito (e già ritirato da Lego, probabilmente a causa di scarso successo commerciale) un paio di anni fa sull'onda del successo dei quadretti artistici dedicati a Marilyn, Elvis, i Beatles e compagnia bella. Ritratti per inciso carinissimi, sui quali farei un serio pensierino se avessi ancora qualche parete di casa libera e se non venissero venduti a prezzi a mio parere un po' troppo speziati.

Questo set, inizialmente proposto alla modica cifra di 120 euro, conteneva poco meno di 4.000 pallini – tecnicamente "tile rotondi" – di colori piuttosto marcati (rosa, rosso, arancione, giallo, verde…), con i quali realizzare opere artistiche molto vicine allo stile della pixel art.

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Lego Tallneck

Fin dai primi minuti di gioco di Horizon Zero Dawn, che ho giocato nel 2017, mi sono innamorato sia della protagonista, Aloy, che del meraviglioso aspetto artistico dei vari animali meccanici che popolano il gioco.

Quello che forse più mi ha colpito è il Tallneck (letteralmente "collolungo"), una sorta di giraffa con la cupola dell'Enterprise di Star Trek al posto della testa. È una tipologia di robot non ostile, che è necessario scalare per ottenere porzioni della mappa dei vari territori. Non ricordo quanti ce ne siano, credo più o meno una decina, ma per ognuno è necessario adottare un approccio differente perché c'è sempre qualche variante (alcuni elementi sono rotti, oppure deformati, o del tutto mancanti) che spinge ad essere creativi.

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Cliccami! :)

007 – Missione Goldhead

Terzo, velocissimo capitolo sulla mia piccola saga Lego James Bond (e, di conseguenza, terzo titolo ufficiale storpiato malamente). Nei precedenti articoli costruivo inizialmente una custom DB5, per poi acquistare e modificare un po' il bellissimo e nuovissimo modello ufficiale Lego Champions.

In quell'occasione mi sono accorto con struggenti sensi di colpa che Roger Moore, che a mio avviso ha meglio rappresentato la figura dell'agente segreto al servizio di Sua Maestà, non ha mai toccato una Aston Martin in alcuna delle sette le pellicole che ha interpretato (qui quelle ufficiali, compresa la leggendaria Lotus Esprit S1 subacquea).

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Fly me to the Moon

Frank Sinatra – Fly me to the Moon

Con i Lego minifigures ci sono letteralmente cresciuto, per cui è più che naturale occupino un posticino privilegiato tra le mie passioni. In particolare i Classic Space, ovvero gli astronauti, dei quali possiedo tutte le varianti cromatiche finora uscite. Per molti anni ho cercato un modo originale per esporli, ma ho finito col ripiegare su un tristissimo stand che permette di mostrarli tutti in fila.

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Galaxy Explorer 2.0

Amo alla follia il Galaxy Explorer. È stato uno dei primi set Lego che ho ricevuto in regalo da piccolo e ha immediatamente sancito l’inizio del mio rapporto idilliaco con l’azienda danese. Troneggia tutt’oggi nella vetrinetta principale di casa mia, a fianco della spaceship! SPACESHIP! SPACESHIP!

Dopo aver tentato di ricostruirlo sommariamente, averlo in seguito riassemblato come Billund comanda e, infine, aver realizzato una versione micro (parte 1 e parte 2), mi accingo adesso a montare la versione più maestosa che sia mai stata creata.1Non per niente l’autore è Mike Psiaki, che ha realizzato tra le altre cose il Saturn V, l’Ecto-1 e la Ferrari F-40. È il mio Lego-designer-eroe, anche se ha completamente toppato l’Aston Martin di James Bond.

Tutta ufficiale.

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007 – Dalla Lego con amore

Pochissime settimane fa, con una mossa a sorpresa (almeno per me che non ne sapevo nulla), Lego ha presentato un paio di nuove vetture della linea Speed Champions. Si tratta di riproduzioni di vetture celebri in una scala molto piccola, specifica per gli utenti più giovani. Pur mantenendo una buona somiglianza con i modelli originali, non sono dotate di molti dettagli, e sono votate al gioco più che all'esposizione; per cui la robustezza è la loro caratteristica più importante.

Uno dei nuovi set è dedicato alla mitica Aston Martin DB5 di James Bond. Circa tre anni fa, deluso dall'incarnazione del grande modello Creator (che a mio avviso assomiglia a tutto, tranne che a una DB5), ho realizzato una mia personale versione dell'auto.

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La cassaforte dello Sceriffo

Introduzione

Come ho avuto modo di affermare già svariate volte su questo blog, il programma Lego Ideas è una fucina infinita di concetti meravigliosi. Chiunque può proporre un'idea per un progetto Lego e, se tale idea supera tutte le fasi di selezione, diventa un set ufficiale.1E il creatore si becca pure una piccola percentuale degli incassi

A casa ne ho parecchi: dalla Delorean del 2013 (che però ho ampiamente rimaneggiato per realizzare un modello a mio avviso migliore), alla Ecto-1 del 2014 (anche lei pesantemente modificata), alla Exo Suit dello stesso anno2Vabbè, sto imbrogliando; di quel set ho solo l'astronauta verde. :), al Wall•E del 2015, allo Yellow Submarine l'anno successivo, al mastodontico Saturn V del 2017, a Women of Nasa (stesso anno). Insomma, avevo preso l'abitudine di acquistare un set all'anno, poi per fortuna mi sono dato una regolata perché ho finito lo spazio in casa (anche se ne avrei comprati altri mille mila).

Capita però, purtroppo sempre più spesso, che molte proposte non ce la facciano e vengano scartate. Proposte che avrei pagato col sangue, come ad esempio l'astronave di Futurama o altre bellissime cose che preferisco dimenticare.

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Lego 10300: Quadrimensionando…

Eccoci arrivati alla costruzione della nuovissima (e bellissima) Lego DeLorean di Ritorno al Futuro.

Non scriverò una recensione sul set perché su Youtube se ne possono trovare a milioni. La casa di mattoncini danese questa volta si è davvero superata, realizzando un modello eccezionale (veramente), con pochissimi difetti1Che proverò a correggere in qualche modo nel corso dell'assemblaggio. per cui non necessita nemmeno di certosine disamine o profonde considerazioni personali.

Quindi a cosa cavolo serve questo post? Ma a illustrare le modifiche che intendo apportare, che altro? :)

Vorrei provare un nuovo esperimento "in tempo reale". In pratica, invece di montare tutto il modello per poi doverlo smembrare per applicare i cambiamenti, cercherò di inserirli di volta in volta, parallelamente alle istruzioni originali. Così sarà molto più semplice anche per chi, magari, li vorrà replicare.

Oh, magari sarà un fallimento totale ma, se non provo, non lo potrò mai sapere. :)

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Escalabar… Escansala… Eschi…

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ESCAVATORE, IMBECILLE!
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Mago del Lago
Set 856 – Bulldozer

Il mitico Buldozer del 1979 è stato il mio secondo set Lego Technics.1Il primo che ho ricevuto è il fantastico Go-Kart 854 del '78; prima o poi ricostruirò anche lui. Ricordo che l'ho montato, smontato, rimontato infinite volte, anche perché le istruzioni permettevano l'assemblaggio di altri due macchinari (era una sorta di 3 in 1 anni '70).

Ha terminato la sua onorevole carriera nel sacchettone Lego, e lì c'è rimasto per 40 anni. Finché non mi è venuta l'idea di rimontarlo, o perlomeno provarci, visto che come al solito alcuni pezzi si sono persi nelle pieghe del tempo. In particolare i cingoli che, essendo fighissimi, li utilizzavo ovunque e, da 100 che erano, mi sono ritrovato soltanto 20 superstiti.

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