FONOGRAMMA N° 1059

FONOGRAMMA N° 1059

DA MINISTERO ESTERNI - SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE AT COMANDO STAZIONE CARABINIERI ROCCA CANNUCCIA - Stop

URGONO NOTIZIE PRESUNTO SISMA, SOSPETTO EPICENTRO ZONA VOSTRA - Stop - CALCOLARE DANNI PROVOCATI MOVIMENTO TELLURICO ET CONTROLLARE SCALA MERCALLI - Stop - RISPONDERE IN FINE STESSO MEZZO, RIPORTANDO GRADI ESATTI - Stop - RACCOMANDASI MASSIMA URGENZA - Stop -
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La scala Beaufort delle birre

La Scala Beaufort è una misura empirica dell'intensità del vento basata sullo stato del mare (ci si riferisce al mare aperto, a grande distanza dalle coste) o le condizioni delle onde.

Nota: le misure sono da una pinta.

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Tecnici con la gonna

Quando si pensa 'tecnico' di solito l'associazione è 'maschio'. Automaticamente. Non sto qui ad indagare le ragioni storiche e sociologiche di questa sovrapposizione di concetti, un po' perché non ne ho voglia e un po' perché, se appena appena avete mantenuto una qualsiasi forma di contatto con la realtà, ci arrivate da soli.

Io rappresento una deroga a questa regola: ho la patata e faccio il tecnico informatico. Nel senso che lo faccio proprio, non che c'è scritto sul mio biglietto da visita, quello sappiamo tutti che non è una fonte attendibile. E non l'ho data a nessuno per ottenere il lavoro. E fin qui nessun problema: è un lavoro come un altro, mica mi vergogno, mia mamma mi ha sempre detto che tutti i lavori sono dignitosi, basta che siano onesti.

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Dopo-sbronza

Dopo-sbronza di primo livello

Niente dolore.
Nessuna vera sensazione di malessere.
Il sonno della notte precedente è stato un po' troppo breve, ma ci stai abbastanza dentro.
Ringrazi gli dei di funzionare ancora piuttosto bene.
Tuttavia, hai una sete fottuta, che ti rimane anche se ti bevi dieci Coca Cola(s).
Anche se sei vegetariano, senti il bisogno di mangiarti una bella bistecca al sangue.

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La Isla Grande

cuba

Atterriamo verso le 3 del pomeriggio.

Atteriamo stanchi ma contenti, impazienti di vedere con i nostri occhi se è vero quello che si dice in giro. Che qui i Cubani se la passano male. Che manca la luce anche 20 ore al giorno, che le macchine sono ancora quelle degli anni '50 e che il Regime non lo vedi ma lo senti nell'aria.
Ci hanno detto che a Cuba ci si deve andare almeno una volta nella vita, che devi viverla fino in fondo per capirla. Per conoscere la gente.
Ci hanno detto che Cuba la tua vacanza la devi fare da Cubano e non da turista, non importa anche se solo per 2 settimane.
Ci hanno detto che sarà indimenticabile e che sull'isola ci torneremo in un modo o nell'altro.

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Io, l'IKEA e la morte

Insomma andiamo all'IKEA a prendere l'ultimo Billy marrone per la nostra sala, il bello dell'IKEA è che non vendono veramente librerie, ma vendono cose, e quindi tu invece che comperarti un salotto puoi prenderlo un pezzo ogni tanto, alla fine un salotto IKEA è una raccolta di cose messe le une accanto alle altre, e noi in un anno abbiamo comperato cinque librerie Billy marroni e ora ci manca l'ultima, c'è proprio il buco nella parete si vede che manca qualche cosa, e allora andiamo all'IKEA a comperare anche l'ultima libreria Billy marrone e quando siamo nella parte finale del budello IKEA andiamo dove di solito ci sono le librerie billy marroni e vediamo che lo scaffale è vuoto.
«Si vede che vanno a ruba» dice Cecilia perplessa.
«Sono le migliori» dico io a bassa voce e mi gratto il mento, e mestamente mi dirigo alle informazioni dove c'è un ragazzo che sembra un altro me stesso, solo che lui ha la maglietta gialla con la scritta blu IKEA.
«Salve – dico – mi serviva una libreria Billy marrone»
Il ragazzo mi fissa, come se non mi vedesse e poi mi dice che non esistono le librerie IKEA marroni.
«Uh. Ne ho cinque in salotto»
«Più» aggiunge il tipo passandosi una mano sulla faccia.
«Più» ripeto io senza capire.
«Non esistono più le librerie Billy marroni» l'IKEA non le fa più, adesso fa il color faggio.
«Cioé? Faggio cioé?» dice Cecilia che nel frattempo mi si è messa a fianco e inizia la sua burrascosa esplosione adrenalinica, non dovrei mai andare con Cecilia in un negozio, e il tipo ripete che l'IKEA non fa più le librerie Billy marroni, adesso c'è il nuovo color faggio.
Cecilia sorride e dice voi non potete. «Voi non potete» ripete e sorride serafica guardandosi le scarpe, e poi – di colpo – alza un braccio e lo abbatte sul tavolo e inizia ad alzare la voce e dice che lei ha scelto IKEA proprio come ha scelto COCA-COLA, cioé, cose che sono uguali in tutto il mondo e fra dieci anni la Coca Cola avrà lo stesso gusto di Coca Cola di dieci anni fa, e l'IKEA fra dieci anni farà ancora la Billy marrone nel caso cambiassimo casa e volessimo comperare la seicesima libreria Billy marrone, che fa parte dell'alleanza non scritta tra IKEA e consumatore, che non si butta così alle ortiche un rapporto fondato sulla serialità, e alla parola serialità Cecilia si passa una mano (quella non sbattuta sul tavolo) all'angolo della bocca per nettare via la saliva, e resta immobile a fissare il commesso con occhi fiammeggianti.
Il commesso ha intanto attuato la tecnica, certo io la penso esattamente come voi, e dice che abbiamo perfettamente ragione e che l'IKEA sono una manica di stronzi, e questa parte gli riesce facile.
Comunque – aggiunge – possiamo prendere il nuovo color faggio che è davvero molto bello, ma questa uscita sfortunata del commesso spacca il vaso di Pandora gelosamente custodito in Cecilia, e che rivela essere pieno di oscenità irripetibili che cosa cazzo me ne faccio di un Billy faggio che vuol dire molto chiaro in mezzo a cinque librerie Billy marroni che vuol dire molto scuro, e mentre Cecilia spiega questa cosa, fa anche dei mimi con le mani a significare il molto chiaro e molto scuro, e il numero cinque e il numero uno che si infila in mezzo al numero cinque, e il senso del mimo è che il commesso è un idiota e il commesso abbassa il capo e si prende dell'idiota, è retribuito.
«Senta – dico io – non c'è proprio modo di avere ancora dei Billy marroni, a noi ne serve solo uno», e viene fuori che sì, possiamo ordinare – pagando in anticipo – uno dei Billy marroni ancora rimasti in magazzino nel mondo e loro lo faranno arrivare qua e noi ce lo andremo a prendere.
E ce lo siamo presi, ci hanno dato un foglietto, quando arriva vi telefoniamo e voi andate nel magazzino che sta da un altra parte
rispetto all'IKEA e ve lo andate a prendere.

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Chi mi partiziona l'anima

Prologo

Io mi chiamo Fabrizio, ho una compagna che si chiama Cecilia, un cane che si chiama Tobbia e un figlio, quadrimestrale, che si chiama Niccolò. Siamo abbastanza felici, benchè con cupi drammi economico/quotidiani, ma questo per capire le partizioni.
L'hard disk del mio iMac era partizionato in tre parti: Tobbia (dove c'è la cartella sistema e tutto il software), Fabrizio (dove ci sono le mie cose) e Cecilia (dove ci tiene le cose sue). Ora: qualche mese addietro ebbi la non fortunata idea di installare Linux sul mio computer, per vedere un po' come era. Utilizzai il programma datomi in dotazione da Applicando e cancellai la partizione Cecilia (che era di duegigaettrè), e ne feci due nuove, una chiamata sempre Cecilia di ungigaettrè e una sotto Linux di un giga e basta.
Installai tutto bene nessun problema. Guardai Linux, dissi «oh oh» richiusi non lo usai mai più.

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Davanti a un piatto di gamberi mancini

I gamberi mi piacciono molto perché sono uguali me.
Camminano all'indietro e sembra che non facciano mai un passo avanti. I gamberi sono come me, camminano all'indietro. Però per loro andare indietro è come andare avanti, e andare avanti è andare dove non si è mai stati.

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All'ombra delle antenne cosmiche in fiore

Milano, interno sera

Un capellone e la sua fidanzata, detta 'la bambina dalla testa rotonda', hanno appena finito di cenare e stanno chiacchierando tranquillamente seduti a tavola.
La stanza, più che una cucina, sembra il magazzino di un negozio che vende computer assemblati: su un tavolo tre monitor e due computer, altri quattro o cinque computer funzionanti sparsi sotto il tavolo e un numero imprecisato di computer spenti e aperti, più o meno completi, giacciono in giro per il pavimento.
Negli spazi pezzi di componenti e attrezzi: una scheda video, un banco di RAM, cacciaviti.
Quello che avanza è raccolto in casse di plastica distribuite in modo rigorosamente non predeterminato.

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Se Hitler se la fosse presa con le zanzare forse sarei di destra

Stanotte non ho dormito per il prurito delle punture di zanzare, ho avuto un sacco di tempo per pensare a loro.
E non erano pensieri amorevoli.
Sono arrivata alla conclusione che il comportamento e il carattere delle zanzare sia caratterizzato geograficamente, esattamente come quello delle persone.

Le zanzare pugliesi, per esempio, appaiono tardi, verso le 23.00/23.30, ronzano facendo un rumore infernale e scassando ampiamente la minchia, insomma, una gran scena, ma poi, quando pungono, dopo mezz'ora è passato tutto; inoltre il segno della puntura è piccolino e visibile subito, per cui sai dove non grattarti per non peggiorare la situazione.
Buffone.

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