Ci sono giorni, come questo, che fuori piove e piove da tre giorni ininterrottamente, e tutto quello che vorresti è stare sotto un piumone ad ascoltare la pioggia che accarezza i vetri, mentre di sottofondo c'è una canzone dolcemente malinconica.
Magari facciamo anche che sotto quel piumone ci sei già stata e che ad un certo punto, invece che la pioggia ti ha svegliato il sole che filtra tra le persiane e ti scalda una guancia.
Poi, siccome sognare non costa nulla, facciamo le cose in grande e immaginiamo che fuori da quel piumone, se ti immergi nel sole che invade la stanza, scopri che ti aspetta una colazione di quelle da film: spremuta, latte, caffè, brioche, marmellata, pane tostato.
Siccome è un sogno e abbiamo deciso di strafare, poi queste cose non ti faranno neanche ingrassare nè venire brufoli e sono state preparate da qualcuno, in silenzio, per non svegliarti. Un qualcuno speciale.
Riassumendo: ti sei appena svegliata, baciata dal sole e cullata dal profumo del caffè, arrivi in cucina e ci trovi tutto ciò che potresti desiderare per appagare palato e sentimenti.
Fai colazione ridendo e scherzando con questa persona e poi vi sedete sul divano a sfogliare libri di cucina, decidete cosa preparare per cena, alla quale inviterete degli amici, quindi stilate la lista degli ingredienti necessari e vi preparate per uscire a fare la spesa.
Insieme.
Fuori il sole continua a scaldare e a rendere l'aria allegra, voi passeggiate tra le bancarelle del mercato e scegliete l'occorrente per la cena, lasciandovi tentare di tanto in tanto da cose inutili ma divertenti, o piccoli vizi culinari.
Tornate a casa e, dopo aver fatto uno spuntino per pranzo e aver guardato una vecchia commedia rosa americana, ridendo e commuovendovi per le stesse cose, vi accingete a preparare la cena.
Mettete su un disco della vostra adolescenza, per ricordare e cantare e sbagliare le parole e ridere raccontandovi gli aneddoti legati alle varie canzoni, mentre tagliuzzate, pesate, mescolate, vi rincorrete per la cucina con gli strofinacci, vi schizzate mentre lavate le stoviglie e vi trasformate in muratori spruzzandovi a tradimento con la farina.
La cena è quasi pronta, voi andate a lavarvi e a prepararvi, con cura, scegliendo i vestiti e gli accessori.
Mentre vi preparate il profumo di pulito si mescola con gli odori che vengono dalla cucina, magari vi fate un bel bagno caldo, rilassante, che vi lava via la stanchezza della giornata e vi mette di buonumore, mentre pregustate già la cena e l'ottima compagnia.
La cena sarà, ovviamente, un successo. Un successo sul quale non mi dilungherò perchè ognuno di noi sa esattamente com'è fatta una cena da sogno.
Poi gli invitati se ne vanno, la tavola viene sparecchiata, gli avanzi messi via, il vestito bello riposto nell'armadio, ma il sonno non arriva.
Nonostante la giornata, nonostante il respiro rassicurante di questa persona vicino.
Invece del sonno arrivano i fantasmi.
E tu ti senti un po' stupida e fuori luogo e pure in colpa, ma vorresti semplicemente poter dire «sto male» e ricevere come risposta «ti ascolto».
E' un sogno, ricordate?
Quindi è proprio così che succederà e, dopo aver parlato ed esserti sentita completamente stupida e aver ricevuto consolazione senza che fossero richiesti particolari motivi, ti addormenterai sorridendo lasciando a quel respiro sicuro il compito di farti da ninna nanna.
Non è successo niente di speciale, in questo nostro sogno, eppure rimane un sogno.
O forse no.
Forse è proprio a questo che servono le amiche.