Paradise AMM

Introduzione

Paradise è Laguna Blu con i cammelli. È anche, senza alcun dubbio, il miglior film sui cammelli mai realizzato fino a oggi; anche se molto probabilmente, nelle intenzioni dei produttori, avrebbe dovuto essere una pellicola romantica. E i cammelli non sono affatto romantici.

Vincent Canby – New York Times

Ok, ci sto prendendo gusto a editare video. È un po' come, quando compri uno smartphone e non ti piacciono i wallpaper forniti dal produttore; così corri subito cercarne di nuovi per personalizzare l'esperienza secondo i tuoi gusti personali.

Non è nemmeno detto sia necessario mettere mano soltanto ai filmoni. A volte un ottimo B-Movie d'annata può regalarti soddisfazioni più che appaganti.

Intendiamoci… Paradise del 1982 non verrà ricordato nell’Olimpo della cinematografia. È stato girato con l'obiettivo di cavalcare la spropositata onda di successo di Laguna Blu con Brooke Shields, nella quale due ragazzini si perdono in un piccolo paradiso terrestre e crescono scoprendo i piaceri della natura (in sostanza erano i teenage movie degli anni '80), e ne è uscita una storia un po' figlia del proprio tempo. Non bruttissima, ma tutt’altro che memorabile.

Tuttavia, come gran parte delle pellicole che ho conosciuto da bambino, ci sono affezionato. Amavo l'omonima canzone di Phoebe Cates, amavo Phoebe Cates1Nella misura in cui si può amare qualcuno a dieci anni o giù di lì. e amavo in maniera particolare le grazie di Phoebe Cates, sulle quali questo film non lesina affatto.

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Aliens AMM 0.99 (le comiche)

Indice

Introduzione

Alien è un capolavoro immortale della storia cinema. Il suo seguito, a opera di James Cameron, gli rimane parecchi gradini sotto, ma è pur sempre un gran bel film che riguardo volentieri.1I tristi film successivi, invece, meritano soltanto l'oblìo; per cui non li nominerò nemmeno.

Anche in questo caso, dopo oltre 36 anni dal debutto ai botteghini, ci ritroviamo con due edizioni: quella teatrale, uscita nel 1986, e una Director's Cut del 1991 che aggiunge circa 17 minuti di scene inedite. Contrariamente a Ridley Scott, per Cameron è quest'ultima l'edizione definitiva del film, e io più o meno concordo con lui.

Quel più o meno mi ha spinto a editare anche questa pellicola A Modo Mio.

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S******** c** s*** p*******

Questo è un articolo che ho scritto oggi, ma sarà ufficialmente visibile soltanto a fine anno. Riguarda il regalo di Natale che ho realizzato per alcuni amici, e vorrei evitare ogni sorta di spoiler (dubito frequentino questo sito, ma meglio non correre rischi), pertanto si tratterà al momento di un post un po' sfocato.1Non potrei pubblicarlo direttamente a Natale? Beh sì, potrei… Però poi mi scorderei di farlo, e sicuramente anche tutti dettagli di questa avventura (non ricordo quello che ho mangiato a pranzo, figuriamoci a colazione!). :)

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Alien AMM

Introduzione al mondo di AMM

Alien è uno dei miei film preferiti e bla bla bla… ok, lo sappiamo, vai avanti. Bene, a oggi esistono sostanzialmente due edizioni di questo film: la Versione Teatrale, ovvero quella che è uscita al cinema nel 1979, e la Director's Cut del 2003.1Ci sono anche sotto-versioni minori, ma differiscono tra loro per dettagli infinitesimali, come qualche stella non presente in un'inquadratura dello spazio e inserita in seguito; rientrano comunque tutte nelle due varianti di cui sopra.

Ci sono un po' di differenze, che puoi trovare qui così non mi dilungo troppo. In linea di massima Ridley Scott si è sempre dichiarato soddisfatto della prima incarnazione di Alien, e così tutti noi; tuttavia, una ventina di anni fa, in concomitanza di una riedizione in cofanetto della saga, gli è stato chiesto di rielaborare la pellicola in modo da generare maggior interesse sulle vendite.

A suo dire non è mai stato contento del risultato, e in ogni intervista continua a ribadire che il vero Alien è il primo. Ma, se lo ha realizzato – penso io – è perché l'idea (o il compenso economico) tanto schifo non doveva fargli.2Va bene, lo dico subito, Ridley Scott è un vero talento della regia, ma a me sta un po' sulle palle: principalmente per come ha gestito la brutta vicenda riguardante Kevin Spacey (prima che venisse completamente scagionato), cacciandolo dal set del suo più recente film e rigirando con un altro attore tutte le scene che lo riguardavano, per timore di ricadute economiche. Film che poi è comunque finito nel dimenticatoio.

La stragrande maggioranza dei cultori di Alien ha bocciato la nuova riedizione, ritenendola inferiore all'originale, perché ha un ritmo più frenetico che lo avvicina alle atmosfere del seguito di James Cameron. Alcune sequenze sono state accorciate, alcune (malamente) tagliate e nuove, totalmente inedite, sono state introdotte. Il bello del primo erano proprio i tempi lunghi, che preannunciavano la tempesta in arrivo, ma anche il nuovo ha qualche freccia al proprio arco.

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Oggi creiamo un font

Non mi è mai piaciuto realizzare font, perché è un processo lungo e noioso. Ma negli ultimi anni mi sono ritrovato a doverne creare un bel po' per necessità personali.

I primi sono stati quelli delle rune dei Nani 1Nello specifico si tratta di Futhorc, ovvero di un adattamento da parte di Tolkien, che all'epoca dello Hobbit non aveva ancora elaborato un linguaggio complesso, delle antiche rune anglosassoni. e della mappa di Thrór. Poi, un po' per scherzo, è arrivato il font della prima edizione italiana del Signore degli Anelli. In seguito ho realizzato le rune del Signore degli Anelli, che sono differenti da quelle nello Hobbit.2In questo caso si tratta di Angerthas, una forma di linguaggio completa realizzata da Tolkien per il suo romanzo più celebre. A seguire è arrivato quello del nuovo Contrattone. L'ultimo in ordine di apparizione mi è servito per la mia mappa più recente, quella di Christopher. Negli ultimi due casi, il progetto finale l'ho realizzato con calligrafia a mano, ma i font mi sono stati molto utili per esercitarmi.

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La copertina di Zelda

Sono un po' di settimane che non posto più niente qui sul blog. La verità è che mi sono stancato di disegnare mappe, per cui penso di prendermi una piccola pausa. Non che me ne sia stato con le mani in mano, alcune idee mi sono venute, però mancava la voglia di portarle avanti.

Contemporaneamente, e probabilmente anche la principale causa di cui sopra, mi sono comprato uno Switch, perché l'imminente arrivo del nuovo capitolo di Zelda mi ha fatto tornare la voglia di rigiocare il precedente, Breath of the Wild (che anni fa avevo terminato su Wii U).

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La mappa di Westeros

… e di un pezzetto di Essos.

Finalmente, dopo tanti anni durante i quali le ho rimandate a oltranza, mi sono deciso a intraprendere la lettura delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin. La scintilla scatenante è stata la recente serie TV House of the Dragon, che ho cominciato a guardare svogliatamente ma che mi ha immediatamente conquistato.

Avevo visionato Game of Thrones alcuni anni fa; però l'estrema complessità della trama, l'elevato numero dei personaggi e, soprattutto, la carenza da parte mia di una minima conoscenza della geografia di Westeros (e anche le ultime stagioni chiaramente sotto tono) non me l'hanno fatta godere appieno, lasciandomi con un giudizio un po' meh

Al contrario il nuovo prequel l'ho trovato spettacolare. Trama decisamente più lineare ma personaggi, recitazione e fotografia veramente al top, tanto che l'ho giudicata una delle migliori serie degli ultimi (miei) dieci anni.

Ma veniamo al dunque…

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Cliccami! :)

Il Configuratore

Istruzioni

Questo articolo non ha uno scopo sociale vero e proprio. Serve a me per tenere traccia di tutte le varianti delle mappe che ho realizzato; altrimenti perdo il conto e vado ai matti, perché le combinazioni sono così tante (e contorte) che non potrei mai ricordarle, nemmeno mangiando pesce tutti i giorni.

Per dire, la mappa della Terra di Mezzo ha quattro differenti stili grafici: Monocromatica, Colori, Vintage e Watercolor. Però solo le prime tre hanno una versione con nomenclatura universale, o la possibilità di scegliere tra la visualizzazione del mare a onde concentriche o antiche. Di contro la Watercolor può avere il testo in inglese e i percorsi dei personaggi dello Hobbit e del Signore degli Anelli. Tanto per capirci, questa singola mappa è disponibile in ben 45 varianti!!

Altre mappe possono essere disponibili soltanto con determinate dimensioni e, a seconda di queste, avere più o meno dettagli. Insomma, un casino.

Col configuratore riesco a tenere tutto sotto controllo. Aprendo la sezione dei dettagli è possibile combinare tutti i differenti parametri e ottenere il codice e le caratteristiche di ogni specifica cartina geografica. Anche l'immagine di anteprima cambierà quando necessario, in modo da riflettere le peculiarità della selezione.1Sui dispositivi portatili potrebbe non funzionare.

Ma potrebbe essere un'esperienza divertente e istruttiva anche per te: poter giocherellare con i numerosi settaggi ti consentirà di comprendere quanto la mia mente sia tortuosa e incasinata.

Se clicchi su un codice verde, questo verrà copiato nella clipboard, così poi lo puoi incollare dove preferisci (non ci saranno feedback visivi ma, fidati, funzionerà… perlomeno dovrebbe). Può essere utile se vuoi chiedermi informazioni su una specifica mappa senza dovermela descrivere con un wall of text ("eh, quella a colori, ma con il mare a ondine, e la traduzione dell'Alliata, ma senza i percorsi e con scappellamento a destra…"). :)

Se sei interessato ad acquistare le mie mappe, qualcuna posso riprodurla, qualcun'altra no perché potrei infrangere i diritti d'autore dell'opera originale. Nel dubbio contattami che ne parliamo.

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Rompicapo nella Terra di Mezzo

Adesso che penso di aver praticamente terminato tutte le mappe che volevo realizzare, ogni tanto mi spremo il poco cervello che ho su come renderle più stimolanti e creative. Un pensiero che da qualche tempo mi ronzava in testa era l'idea di farci un puzzle.

Ho scoperto che Ravensburger, azienda leader per questo genere di passatempi, ha da qualche tempo un apposito sito web per creare puzzle personalizzati utilizzando le proprie foto. I prezzi non sono popolari – proprio per niente – ma, a pensarci bene, non è che se ne ordina uno al giorno; si tratta di qualcosa di speciale, come la foto di un momento felice coi propri cari, che verrà appeso alla parete come un quadro prezioso. Quindi il prezzo un po’ salato ci sta.

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