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Articoli antiquati

Una delle più grandi problematiche di Internet, un luogo magico in cui trovare velocemente informazioni su qualsiasi argomento, sono proprio tutte le informazioni su qualsiasi argomento.

Mi spiego meglio…

Stai cercando quanto è alta Monica Bellucci (ti risparmio la fatica: un metro e settanta) e trovi subito la risposta, perché è univoca e non cambia nel tempo. Prova invece a cercare quali sono i documenti necessari per rinnovare il permesso di soggiorno di tua moglie (un esempio a caso, eh). Ti ritrovi con decine di risultati, uno in contrasto con l’altro e l’unica possibilità di ottenere informazioni corrette è telefonare all’ufficio immigrazione (ammesso e non concesso ti rispondano). Questo perché il Web è sì una fonte inesauribile di articoli su tutto, ma contiene articoli scritti quest’anno, l’anno scorso, dieci anni fa, venticinque anni fa. Le leggi cambiano, e così i requisiti per rinnovare i documenti, e ciò contribuisce a rendere la nostra ricerca del sapere frustrante e insoddisfacente.

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La mappa della Terra di Mezzo (di Christopher Tolkien)

Aggiornamento!

C’è un aggiornamento più recente di questa mappa. Il presente articolo rimane comunque interessante da leggere, perché contiene interessanti informazioni sulla sua origine. :)

Giuro, questa è la mia ultima mappa della Terra di Mezzo! Ho perso il conto di quante ne ho realizzate, eliminate, modificate, aggiornate e localizzate negli ultimi anni.

Allora… l’articolo che hai sotto gli occhi sancisce quella definitiva, per una ragione molto semplice: non l’ho fatta io, ma Christopher Tolkien. È la sua. Solo che è in italiano.

Per capirci, questa è la mia ultima cartina della Terra di Mezzo “ufficiale”:

L’ho rifatta a modo mio, se vogliamo i dettagli sono un po’ più precisi perché ho disegnato gli elementi intorno alle scritte in modo che non ci fossero sovrapposizioni. La mappa di Christopher, al contrario, essendo stata fatta a mano ha molte scritte che in parte coprono il paesaggio.

Non è un difetto, eh, soltanto uno stile differente. Quello che non mi ha mai convinto fino in fondo della mia versione è il testo. Benché l’abbia modificato aggiungendo svariate legature, per rendere le scritte più naturali, rimane comunque un font e, in quanto tale, risulta molto freddo e impersonale. In una prima versione avevo anche scritto i nomi a mano libera ma, non essendo il mio campo, il risultato non mi soddisfaceva.

Dopo aver elaborato le mappe dello Hobbit, mi sono detto “ok, e se facessi lo stesso lavoro anche con il Signore degli Anelli?”. Detto, fatto.

Beh, “detto, fatto” un par de ciufoli!

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La Terra di Mezzo Minimal

Articolo antiquato

Esiste una versione più aggiornata di questo articolo1Ma lo lascio perché qui ci sono maggiori informazioni riguardo all’origine di questa mappa., per cui ti consiglio di leggere prima questo e poi passare all’altro.

Mi trovo nel mezzo di un nuovo lavoro che, spero, vedrà la luce tra qualche settimana. Durante l’applicazione delle etichette relative ai nomi dei vari luoghi, ho notato quanto armoniche risultassero anche da sole; ho così deciso di realizzare al volo una nuova mappa minimale e totalmente improvvisata.

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I nuovi Viaggi di Frodo

Aggiornamento!

Ho recentemente realizzato una versione più “maneggevole di questo libro. Ma lascio il presente articolo perché contiene informazioni molto interessanti sulla sua creazione.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Chi frequenta in modo più o meno assiduo la Terra di Mezzo sa che esistono due fantastici libri, spesso definiti companion perché di fatto accompagnano e completano la lettura dell’opera magna di J.R.R. Tolkien (ma anche gli altri racconti). Il primo è l’Atlante della Terra di Mezzo di Karen Wynn Fonstad; l’altro, I Viaggi di Frodo di Barbara Strachey, sarà il protagonista di questo veloce articolo.

Due meravigliose donne (alle quali sarò eternamente grato), la prima americana, la seconda inglese, che hanno dato un contributo fondamentale alla comprensione della geografia di Arda.

Non vorrei però tirarla per le lunghe come faccio sempre e passo subito al nocciolo della questione. I Viaggi di Frodo (Journeys of Frodo, nella versione originale) è una raccolta di cinquanta tavole2In realtà sono 51, ma una è principalmente una vista generale del mondo. che, seguendo gli spostamenti dei principali protagonisti del Signore degli Anelli, aiutano ad orientarsi tra foreste, montagne, pianure, città (e via dicendo) man mano che si procede con le vicende del libro.

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Diario di un Contratto da Scassinatore (il making of)

Nota

Il presente articolo si riferisce alla prima versione del Contratto da Scassinatore. In seguito ne ho realizzato uno più elaborato, ma come al solito sono troppo pigro per riscattare tutte le immagini. In ogni caso il concetto di fondo vale per entrambi.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Quando ho realizzato il Contratto da Scassinatore (per via di varie vicissitudini e inesperienza ci ho impiegato circa una settimana), ho giurato a me stesso che mai più mi sarei imbarcato nell’impresa di crearne un altro.

E infatti, siccome sono un uomo di parola, negli ultimi due giorni è proprio quello che ho fatto: sono stato contattato da un ragazzo, come me grande amante di Tolkien, a cui sarebbe piaciuto averne una copia (mi auguro lo utilizzerà in modo legale, e solo con Hobbit di comprovata moralità) e ne ho apprezzato l’entusiasmo. Che poi è la stessa passione che ha spinto me a intraprendere questo simpatico progetto.

Ho deciso così di tenere un piccolo diario di costruzione, per mostrare il lavoro che c’è dietro e fornire un aiuto visivo a chi volesse cimentarsi nella stessa impresa.

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La matta della Contea

Articolo antiquato

Esiste una versione più recente di questa mappa, puoi trovarla qui, ma ho deciso di tenere anche l’articolo sulla vecchia, perché contiene informazioni più dettagliate su come è nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima il presente articolo e poi passare all’altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Quando stavo cominciando a pensare di aver terminato la riproduzione di tutte le mappe della Terra di Mezzo che mi interessavano, come un fulmine a ciel sereno ne è comparsa una dallo stile molto cartoonesco (o, oserei dire, hobbitesco), di cui non ero a conoscenza.

Si tratta di un disegno, a opera del bravissimo Francesco Bisaro, che appare solamente nella versione italiana DeLuxe del Signore degli Anelli, quella illustrata da Alan Lee, e al momento introvabile come il Gronchi rosa (infatti non ce l’ho ora sì):

A mia disposizione avevo soltanto questa foto a bassa risoluzione presa da un’asta Ebay (è così che l’ho scoperta) ma, grazie alla cortesia di alcuni amici del gruppo Collezionisti Tolkieniani Italiani di Facebook (in particolare Giovanna Licata e Matteo Callegari), sono riuscito a ottenere alcune foto più dettagliate; e da quelle ho cominciato il lavoro.

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La mappa del Beleriand

Articolo antiquato

Questo articolo è superato perché c’è una mappa più recente, la trovi qui. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo ancora interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Sono passati parecchi anni da quando ho letto il Silmarillion e, avendo recentemente acquistato una splendida versione rilegata con illustrazioni di Ted Nasmith, ho deciso che è giunta l’ora di un nuovo viaggio nelle prime due Ere di Arda.2A dire il vero i territori coperti dal libro sono più vasti ma, hey, un passo alla volta!

La mappa allegata al libro (anche quella della versione DeLuxe) l’ho sempre trovata molto povera: è piccola, monocromatica e piuttosto pasticciata, così ho deciso di rifarmela da solo, tenendo da una parte la versione inglese e dall’altra quella italiana (e il sempre immancabile Atlante della Terra di Mezzo per ulteriori aggiunte).

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Le mini mappe!

Articolo antiquato

I segnalibri del presente post sono un po’ datati, ne ho creati di nuovi (e, a mio avviso, più belli) in questo articolo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Non sono impazzito. Non comincerò a creare centrotavola, sottobicchieri, magliette o tazze con le mappe, ho solo fatto di necessità virtù: ho realizzato sei segnalibri. :)

È semplicemente accaduto che, in questo periodo di tensione generale e reclusione forzata ai domiciliari2A causa della diffusione del virus, lo specifico perché magari, fra tre anni, non ce ne ricorderemo più (speriamo!)., mi sono ritrovato a leggere ben sei libri contemporaneamente e sono rimasto a corto di cartoncini segnapagina.

Così, invece di utilizzare post-it, fogliacci, scatole della pizza o la coda del gatto, ho deciso di ridurre e modificare alcune delle mie mappe e stamparle su cartoncino ondulato, in modo che potessero rendersi utili in altri modi che non fossero il semplice orientarsi all’interno della Terra di Mezzo.

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Telecomandare (in salotto) con Google Home

Articolo antiquato

questo articolo è molto vecchio. Anche se molto probabilmente sarà ancora valido, ci tengo a precisare che la nuova applicazione di Broadlink è adesso in grado di creare autonomamente le macro, per cui si può fare tranquillamente a meno (anzi, è altamente consigliabile) dell’applicazione e-control.

Nel frattempo io sono passato ad Alexa, che mi sembra migliore nella gestione della domotica, ma il concetto di fondo rimane lo stesso.Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Sono finalmente riuscito a sostituire tutti i telecomandi di casa con la mia bellissima voce, grazie a un piccolo dispositivo da pochi euro e quel cazzone di Google Home, al quale ho finalmente trovato un’impiego che possa giustificarne la spesa.

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Lo Hobbit AMM 1.0

Aggiornamento!

Esiste una versione più recente di questo film, e il relativo articolo lo trovi qui. Ho deciso di non rimuovere questa pagina perché contiene maggiori dettagli sul perché sia nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima qui e poi passare all’altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

In un buco nella terra viveva uno Hobbit…

… e in quello stesso buco dovrebbe rintanarsi, per la vergogna, Peter Jackson.

Ma andiamo con ordine.

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Amazon Fire TV Stick

Articolo antiquato

Attenzione, questo articolo potrebbe essere superato. Sono almeno cinque anni che non utilizzo più la Fire TV Stick perché il mio televisore ha tutte le applicazioni che mi servono. Parte o tutto il contenuto del post potrebbero ancora essere validi, ma procedi a tuo rischio e pericolo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Introduzione

Alcuni giorni fa amazon.it è arrivato primo nella classifica dei siti commerciali di vattelapesca e, per festeggiare la vittoria, ha regalato ai propri utenti 10 euro (a fronte di una spesa di almeno 50). L’unico vincolo era che i prodotti acquistati fossero venduti e spediti da loro.

Dopo essermi sforzato di trovare qualcosa che mi servisse, l’occhio mi è caduto sulla nuova Amazon Fire TV Stick, appena approdata sul mercato Italiano. Si tratta di una sorta di Apple TV molto più economica. Siccome non sono mai stato soddisfatto del mio attuale mediaplayer2Minix U1, un dispositivo dalle specifiche tecniche cazzutissime ma purtroppo poco supportato dalla propria casa madre. e, dal momento che veniva offerta ai clienti Prime a un prezzo molto allettante (39 euro invece di 59), mi sono detto che sarebbe valsa la pena darle una possibilità. Sfruttando il buono da 10 euro mi è venuta a costare meno di trenta.

Diciamo subito che non è dotata di hardware avanzatissimo, può riprodurre al massimo video a 1080p e 60 fps ma, visto che il mio televisore al plasma è ancora un 720p, per me la cosa non rappresentava assolutamente un problema. Nel caso dovesse dimostrarsi all’altezza delle aspettative, a tempo debito passerò più che volentieri a modelli più avanzati che Amazon porterà sicuramente sul nostro mercato.

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OS X: audio HDMI regolabile da tastiera

Articolo antiquato

Questo articolo è obsoleto. C’è una nuova applicazione, chiamata Better Display specifica per questa funzione, e non va in conflitto con il risparmio energetico. Puoi scaricarla qui.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Una delle più grandi comodità di OS X è la possibilità di poter regolare il volume di sistema tramite tre appositi bottoni presenti sulla tastiera.
Una delle più grandi (e gravi) mancanze di OS X è l’impossibilità di gestire il segnale audio nel caso di un collegamento HDMI.

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Drobo 5N/FS e NFS

Articolo antiquato

Questo articolo potrebbe essere ancora valido, come potrebbe non esserlo. Non utilizzo più il Drobo con il protocollo NFS, per cui ignoro se la procedura descritta funzioni ancora. Molto probabilmente sì, ma non sono (più) in grado di verificarlo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Aggiornamento: 5 agosto 2015

L’articolo si riferisce a una vecchia versione dell’utility NFS, la 1.2.8.
Recentemente ho installato una nuova versione, denominata NFSv3 (1.3.2). Ora non so se sia opera dello stesso autore e quindi se sia o meno un aggiornamento della precedente. C’ho litigato un bel po’ per farla funzionare e in questo momento non ho voglia di indagare. In ogni caso la procedura di installazione è la stessa, con le seguenti differenze:

– Il file si scarica da qui.

– Le stringhe di connessione, da mettere nel file export (vedi) sotto sono le seguenti:

/mnt/DroboFS/Shares/Nadine 0.0.0.0/0(rw,insecure,no_subtree_check,all_squash,anonuid=99,anongid=99)

/mnt/DroboFS/Shares/Nadine ::/128(rw,insecure,no_subtree_check,all_squash,anonuid=99,anongid=99)

Probabilmente non cambia nulla ai fini pratici rispetto all’altra stringa, forse qualche trascurabile dettaglio nei privilegi, ma così l’ho trovata (modificando naturalmente il path alla mia partizione Drobo) e così funziona, per cui non indago oltre.

Una delle più interessanti e meno conosciute caratteristiche del Drobo è che è una scatoletta basata su sistema operativo Linux. Questo significa che è in grado di fare ben più che tenere i nostri dati importanti al sicuro; può all’occorrenza svolgere i lavori di un piccolo computer grazie alle DroboApps, una serie di utili addons che possono essere installati in pochi minuti.
Alcuni esempi possono essere un client torrent, un media server, un programma che tiene sincronizzate le informazioni importanti con siti come Dropbox o Copy, senza il bisogno di tenere il nostro computer costantemente acceso.

Oggi vi spiegherò come abilitare il protocollo NFS.

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