Articoli antiquati

Una delle più grandi problematiche di Internet, un luogo magico in cui trovare velocemente informazioni su qualsiasi argomento, sono proprio tutte le informazioni su qualsiasi argomento.

Mi spiego meglio…

Stai cercando quanto è alta Monica Bellucci (ti risparmio la fatica: un metro e settanta) e trovi subito la risposta, perché è univoca e non cambia nel tempo. Prova invece a cercare quali sono i documenti necessari per rinnovare il permesso di soggiorno di tua moglie (un esempio a caso, eh). Ti ritrovi con decine di risultati, uno in contrasto con l'altro e l'unica possibilità di ottenere informazioni corrette è telefonare all'ufficio immigrazione (ammesso e non concesso ti rispondano). Questo perché il Web è sì una fonte inesauribile di articoli su tutto, ma contiene articoli scritti quest'anno, l'anno scorso, dieci anni fa, venticinque anni fa. Le leggi cambiano, e così i requisiti per rinnovare i documenti, e ciò contribuisce a rendere la nostra ricerca del sapere frustrante e insoddisfacente.

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Le nuovissime mappe (medie) della Terra di Mezzo

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Questo articolo è superato. Le mappe qui rappresentate si sono evolute in versioni più grandi e più belle. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo comunque interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

In questo articolo puoi trovare le più recenti.

Premetto subito che le immagini contenute in questo articolo sono una schifezza. In queste uggiose giornate di novembre ho atteso invano più di una settimana per avere una bella giornata di sole ma niente; alla fine sono stato costretto a capitolare e scattare le foto con luce artificiale.

Mi sono finalmente deciso a uniformare tutte le mappe che rappresentano la Terra di Mezzo, contenute all'interno del set (ovvero la bustina con le tre cartine da inserire all'interno dei libri).

In precedenza erano molto differenti, perché realizzate in tempi diversi. Quella dedicata alla traduzione Alliata/Principe, cioè quella classica, era sostanzialmente monocromatica, mentre ne avevo già disegnata una colorata per la localizzazione di Ottavio Fatica, cioè l'edizione più moderna che si trova al momento nelle librerie.

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L'ultima (mappa della) Contea

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Questo articolo è superato. La mappa è stata sostituita da una più recente. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo comunque interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Qui trovi la nuova mappa.

Tutte le volte che finisco un progetto, non lo archivio veramente. Ogni tanto ci torno sopra e cambio qualcosa. Magari un piccolo dettaglio, magari una parte o, capita più raramente ma capita, lo rifaccio completamente.

Questo 2020, avaro di buone notizie ma prodigo di mappe, mi ha regalato la possibilità di fare molta pratica; e, seppur limitatamente alle mie modeste qualità artistiche, di migliorare la tecnica. Le più recenti evoluzioni cartografiche mi hanno spinto a guardare indietro e osservare con maggior spirito critico i miei passati lavori. In particolare la prima mappa che ho disegnato, ormai nove mesi or sono, e che ha dato il la a tutto quanto.

Questo articolo andrà ad integrare il vecchio, ma non lo sostituirà. Per affetto più che altro, perché continuo a voler bene anche alle prime incarnazioni dei miei disegni.

Farò solo un breve riassunto…

Delle tre mappe previste da Tolkien per il Signore degli Anelli non ne esiste una italiana ufficiale della Contea.

Alt, aspetta, che nel frattempo le cose sono cambiate!

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I nuovi Viaggi di Frodo

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Ho recentemente realizzato una versione più maneggiabile di questo libro. Ma lascio il presente articolo perché contiene informazioni molto interessanti sulla sua creazione.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Chi frequenta in modo più o meno assiduo la Terra di Mezzo sa che esistono due fantastici libri, spesso definiti companion perché di fatto accompagnano e completano la lettura dell'opera magna di J.R.R. Tolkien (ma anche gli altri racconti). Il primo è l'Atlante della Terra di Mezzo di Karen Wynn Fonstad; l'altro, I Viaggi di Frodo di Barbara Strachey, sarà il protagonista di questo veloce articolo.

Due meravigliose donne (alle quali sarò eternamente grato), la prima americana, la seconda inglese, che hanno dato un contributo fondamentale alla comprensione della geografia di Arda.

Non vorrei però tirarla per le lunghe come faccio sempre e passo subito al nocciolo della questione. I Viaggi di Frodo (Journeys of Frodo, nella versione originale) è una raccolta di cinquanta tavole2In realtà sono 51, ma una è principalmente una vista generale del mondo. che, seguendo gli spostamenti dei principali protagonisti del Signore degli Anelli, aiutano ad orientarsi tra foreste, montagne, pianure, città (e via dicendo) man mano che si procede con le vicende del libro.

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Le tre mappe di Fatica (che fatica!)

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Alcune mappe mostrate nel presente articolo sono un po' datate. Ti consiglio di leggere questo post (e anche questo), per vedere le versioni più recenti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Attendevo con una certa trepidazione questa nuova edizione del Signore degli Anelli illustrata da Alan Lee, con traduzione di Ottavio Fatica. Certo, avrei di gran lunga preferito che Bompiani si accordasse con la prima traduttrice, Vittoria Alliata di Villafranca, per rilasciare una versione aggiornata e definitiva, che non stravolgesse gran parte della nomenclatura.2È evidente l'abbiano fatto, anche quando non necessario (Entalluvio → Entorrente, Acquaneve → Pollanivea, ecc.) per fornire meno appigli possibili a una eventuale azione legale da parte della Alliata.

Così non è stato, ce ne faremo una ragione.

Detto questo, e avendo letto — apprezzandola — la prima parte in formato digitale (quei tre volumi con la copertina di Marte in casa mia non ci entrano), non vedevo l'ora di avere questa edizione tra le mani.

Benché molto simile (seppur qualitativamente inferiore) all'edizione inglese HarperCollins del 60° anniversario3… della pubblicazione originaria., c'era l'incognita delle tre mappe. Da noi, in oltre 50 anni di edizioni italiane, non sono mai state incluse tutte, pertanto questo volume segna un piccolo evento storico.

Sì, ma come sono? Avevo avuto modo di visionarle all'interno dell'estratto digitale del terzo volume, il Ritorno del Re, ed erano oscene.

Vabbè, mi sono detto, le avranno buttate dentro al volo visto che sono due anni che Bompiani rilascia frettolosamente edizioni scarsamente curate, per cercare di colmare quanto prima il buco editoriale che si è creato col ritiro dalle librerie della traduzione dell'Alliata (è una storia lunga, trovi qui maggiori informazioni a riguardo); ma, con l'edizione deluxe, tireranno sicuramente fuori qualcosa di straordinario.

Sì, come no! :(

Ma andiamo con ordine…

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L'ultima mappa (della Terra di Mezzo)

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Questo articolo è un po' datato. Contiene informazioni interessanti sul come e perché ho deciso di realizzare le mappe, ma ti consiglio di leggere anche qui, per vedere le versioni più recenti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Mancava un'ultima mappa per completare il trittico della topografia della Terra di Mezzo, e dunque eccola qui. Anzi, siccome questa volta ho voluto fare lo sborone, ne sono arrivate addirittura tre in un colpo solo!

Ma andiamo con ordine; e con un dovuto, piccolo riassunto.

Quando nel lontano 1954 è stato pubblicato in Inghilterra il Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien ha voluto corredarlo di tre mappe, disegnate dal figlio Christopher, con l'intenzione di aiutare il lettore a orientarsi meglio all'interno delle vicende narrate.

Queste erano:

Da noi è arrivata solo l'ultima, probabilmente perché Rusconi, e in seguito Bompiani, hanno ritenuto superfluo spendere tempo e risorse per tradurle tutte. Eppure è curioso perché nella prima versione italiana, il famoso Astrolabio, la prima mappa c'era ed era stata anche italianizzata.

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Diario di un Contratto da Scassinatore (il making of)

Nota

Il presente articolo si riferisce alla prima versione del Contratto da Scassinatore. In seguito ne ho realizzato uno più elaborato, ma come al solito sono troppo pigro per riscattare tutte le immagini. In ogni caso il concetto di fondo vale per entrambi.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Quando ho realizzato il Contratto da Scassinatore (per via di varie vicissitudini e inesperienza ci ho impiegato circa una settimana), ho giurato a me stesso che mai più mi sarei imbarcato nell'impresa di crearne un altro.

E infatti, siccome sono un uomo di parola, negli ultimi due giorni è proprio quello che ho fatto: sono stato contattato da un ragazzo, come me grande amante di Tolkien, a cui sarebbe piaciuto averne una copia (mi auguro lo utilizzerà in modo legale, e solo con Hobbit di comprovata moralità) e ne ho apprezzato l'entusiasmo. Che poi è la stessa passione che ha spinto me a intraprendere questo simpatico progetto.

Ho deciso così di tenere un piccolo diario di costruzione, per mostrare il lavoro che c'è dietro e fornire un aiuto visivo a chi volesse cimentarsi nella stessa impresa.

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La matta della Contea

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Esiste una versione più recente di questa mappa, puoi trovarla qui, ma ho deciso di tenere anche l'articolo sulla vecchia, perché contiene informazioni più dettagliate su come è nato il progetto. È quindi consigliabile leggere prima il presente articolo e poi passare all'altro.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Quando stavo cominciando a pensare di aver terminato la riproduzione di tutte le mappe della Terra di Mezzo che mi interessavano, come un fulmine a ciel sereno ne è comparsa una dallo stile molto cartoonesco (o, oserei dire, hobbitesco), di cui non ero a conoscenza.

Si tratta di un disegno, a opera del bravissimo Francesco Bisaro, che appare solamente nella versione italiana DeLuxe del Signore degli Anelli, quella illustrata da Alan Lee, e al momento introvabile come il Gronchi rosa (infatti non ce l'ho ora sì):

A mia disposizione avevo soltanto questa foto a bassa risoluzione presa da un'asta Ebay (è così che l'ho scoperta) ma, grazie alla cortesia di alcuni amici del gruppo Collezionisti Tolkieniani Italiani di Facebook (in particolare Giovanna Licata e Matteo Callegari), sono riuscito a ottenere alcune foto più dettagliate; e da quelle ho cominciato il lavoro.

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La mappa del Beleriand

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Questo articolo è superato perché c'è una mappa più recente, la trovi qui. Ho deciso di tenerlo perché contiene informazioni che ritengo ancora interessanti.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Sono passati parecchi anni da quando ho letto il Silmarillion e, avendo recentemente acquistato una splendida versione rilegata con illustrazioni di Ted Nasmith, ho deciso che è giunta l'ora di un nuovo viaggio nelle prime due Ere di Arda.2A dire il vero i territori coperti dal libro sono più vasti ma, hey, un passo alla volta!

La mappa allegata al libro (anche quella della versione DeLuxe) l'ho sempre trovata molto povera: è piccola, monocromatica e piuttosto pasticciata, così ho deciso di rifarmela da solo, tenendo da una parte la versione inglese e dall'altra quella italiana (e il sempre immancabile Atlante della Terra di Mezzo per ulteriori aggiunte).

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Le mini mappe!

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I segnalibri del presente post sono un po' datati, ne ho creati di nuovi (e, a mio avviso, più belli) in questo articolo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.

Non sono impazzito. Non comincerò a creare centrotavola, sottobicchieri, magliette o tazze con le mappe, ho solo fatto di necessità virtù: ho realizzato sei segnalibri. :)

È semplicemente accaduto che, in questo periodo di tensione generale e reclusione forzata ai domiciliari2A causa della diffusione del virus, lo specifico perché magari, fra tre anni, non ce ne ricorderemo più (speriamo!)., mi sono ritrovato a leggere ben sei libri contemporaneamente e sono rimasto a corto di cartoncini segnapagina.

Così, invece di utilizzare post-it, fogliacci, scatole della pizza o la coda del gatto, ho deciso di ridurre e modificare alcune delle mie mappe e stamparle su cartoncino ondulato, in modo che potessero rendersi utili in altri modi che non fossero il semplice orientarsi all'interno della Terra di Mezzo.

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