1Da evitare a tutti i costi! (secondo me). Pessimo.
2Un libro che avrei potuto evitare di leggere; non necessariamente brutto ma che lascia il tempo che trova. Così così.
3Originale, piacevole e una trama ben articolata. Nella mia personale classifica 3 stelle non significano mediocrità ma giudizio molto positivo (anche se non eccezionale). Buono.
4Un gran bel libro, più che consigliato. Ottimo.
5Sui libri sono molto critico, non sarà facilissimo trovare 5 stelle su questa pagina, ma me lo auguro. Capolavoro.
Ulteriori informazioni sui voti (per i più pignoli)I giudizi non sono lineari. Significa che voti al di sotto del 5 si beccano tutti una stella. Quelli compresi tra il 5 e il 5,5 ottengono due stelle, tra il 6 e il 7,5 → tre stelle, tra l'8 e il 9 → quattro stelle e tutti quelli superiori a 9 si aggiudicano il punteggio massimo.
Sono anche valutazioni soggettive. Questo significa che un libro può anche essere un capolavoro assoluto ma, se a me non è piaciuto (mi ha annoiato, l'ho trovato banale, prevedibile, scontato, ecc.), non mi faccio problemi ad assegnargli una stella. Se non siete d’accordo l’universo continuerà a esistere lo stesso. ;)
Legenda iconcine:
Libro già letto in precedenza.
___BLOCKQUOTE___
___GIUDIZIO___
Il signore di Castel Granito entrò in sella al suo cavallo da guerra, percorse la sala in tutta la sua lunghezza e smontò di fronte al Trono di Spade. […] Le rondelle ai gomiti erano a forma di raggiera solare, il leone ruggente che sormontava l’elmo aveva occhi di rubino. Su ciascuna spalla, un fermaglio a forma di leonessa tratteneva una cappa di tessuto dorato così ampia da coprire tre quarti delle cosce del suo destriero. Perfino l’armatura del cavallo era placcata e i suoi finimenti di seta porpora luccicante, con il simbolo del leone di Lannister. Un vero peccato che, dopo un’entrata in scena così sfolgorante, il cavallo di lord Tywin decidesse di scaricare un bel mucchio di sterco proprio alla base del Trono di Spade. Per scendere ad abbracciare il nonno, proclamandolo salvatore della città, Joffrey dovette aggirare la pila di merda e lo fece con aria disgustata. Sansa si coprì la bocca con la mano, celando un sorriso nervoso.
Al di là della trama solida e coinvolgente, non sopporto più due cose di Martin: I capitoli con soltanto il nome dei personaggi, che quando devi andare indietro a cercare qualcosa di particolare è un calvario, e tutte le scene di sesso gratuito (e completamente inutili ai fini della storia) che non so bene cosa dovrebbero dimostrare… che è un maniaco sessuale? o_O
Il tuo argento è nostro. I vostri cavalli sono nostri. La tua cotta di maglia di ferro e la tua ascia e il coltello che hai alla cintura, tutto nostro. Non avete niente da darci al di fuori delle vostre vite. Dimmi, Tyrion figlio di Tywin, come vuoi morire?» «Nel mio letto, a ottant'anni, con la pancia piena di vino e le labbra di una fanciulla attorno al cazzo» ribatté Tyrion.
Mi sono finalmente deciso a leggere le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, da cui è stata tratta la serie TV "Games of Thrones". Devo dire che il primo libro mi è molto piaciuto, e segue fedelmente (a dirla tutta è il contrario) la prima stagione della controparte cinematografica.
Grazie alla super mappa che mi sono disegnato, sono riuscito a seguire agevolmente tutte le vicende.
Martin è bravissimo a descrivere i cibi, tanto che ogni volta mi fa venire una fame incredibile; però stellina in meno per le inutili scene erotiche – che non aggiungono una virgola alla trama – di cui è protagonista unica la povera Daenerys: si parla più della sua figa che di lei.
È successo qualcosa a Moria! I Generali sostengono che qualcuno ha aperto le porte — questo non avveniva da un numero innumerevole di anni — e si è introdotto nelle miniere dei Nani. I corvi riferiscono di una battaglia sulla sommità del Zirakzigil, ma Gragnak non sa altro.
Questo è un libro che ho scritto a mia insaputa. Nel senso che la storia del testo è narrata qui, ma sono venuto a conoscenza che Eterea Edizioni l'avrebbe trasformata in un libro solo a giochi fatti. Naturalmente la cosa non può che farmi piacere. :)
It’s a simple idea, but also stupid. Thing is, when stupid ideas work, they become genius ideas. We’ll see which way this one falls.
Dopo lo scivolone Artemis, Andy Weir is back on track.
The Martian rimane inarrivabile, per genialità ed esecuzione, ma questo nuovo romanzo incarna lo stesso spirito, la stessa ironia e il medesimo mix di scienza e originalità.
Mi sarebbe piaciuto leggerlo in italiano ma, dopo quasi due anni dalla sua pubblicazione, Mondadori continua a rimandarne la traduzione; è ormai localizzato in ogni lingua del mondo tranne la nostra.
Così mi sono rotto le palle e l’ho letto in inglese.
[…] e, a quel che mi dicono, puzzo peggio di una puzzola che ha cagato su un cumulo di calzini sudati.
E questo è il giorno più felice della mia vita.