Sony di merda

Questo articolo è un po' colorito. Un po' tanto colorito. Diciamo che è un articolo arcobaleneggiante di colori, ma trovo sia il modo migliore per esprimere al meglio le emozioni del momento. In realtà, vista la paradossalità dell'intera vicenda, non sono più nemmeno incazzato; col passare delle ore è sopraggiunto una sorta di distaccamento emotivo, accompagnato da una svogliata delusione per un marchio che un tempo era tra i migliori al mondo. Vabbè, c'est la vie, come dicono i tedeschi…

La tocco piano così non ho bisogno di essere diplomatico. Nel corso della mia più che quarantennale carriera videoludica, tra i numerosi sistemi che ho posseduto, hanno ricoperto un ruolo di grande rilievo la Playstation 1, la Playstation 2, la Playstation 3 e la Playstation 4 (che conservo tutte da qualche parte in giro per casa).

Non ce ne saranno altre. La 5 non mi ha mai tentato, probabilmente per via della mancanza di titoli realmente interessanti per me. Meglio così.

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Rimuovere le estensioni di MacOS

Non andrò molto sul tecnico, perché non ne so molto nemmeno io e non è importante ai fini di questo articolo. Per farla breve ci sono applicazioni che, una volta installate, possono aggiungere delle cosiddette "estensioni di sistema" a MacOS: si tratta di "applicazioni" speciali che partono all'avvio del computer e svolgono determinati compiti senza che l'utente ne sia a conoscenza (non è una cosa negativa, un antivirus per esempio può verificare i file in tempo reale senza che qualcuno possa interferire).

Non possono essere chiuse né eliminate, perché operano con privilegi di root, ovvero una sorta di super amministratore del sistema operativo, superiore a quello dell'utente. È una sorta di dio del sistema operativo, le cui decisioni sono definitive e incontestabili. Ma, e questo è il vero problema, sono protette dal SIP (che vedremo più avanti), per cui non è possibile in alcun modo cambiarne il proprietario.

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Don't let me down down down down down

Alcuni giorni fa ho notato che lemonskin.net non era più raggiungibile via browser. Ho verificato con la rete 4G del mio cellulare e funzionava tutto, per cui ho archiviato l'argomento come "qualche problema passeggero legato ai nodi di Internet".

Oggi, invece, non funzionava più nemmeno da smartphone, per cui ho pensato bene di contattare il mio sito di hosting.

“Qui risulta tutto a posto”, mi hanno detto, “però, curiosamente, i DNS (i puntamenti, diciamo) del dominio sono errati, ecco perché non riesci a caricare il sito”.

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La truffa di Genialloyd

Oggi vi racconto un metodo semplice ed efficace per arrotondare lo stipendio:

Andate in un centro commerciale, prendete la targa di un'auto a caso. Magari sceglietela con cura se vedete che il guidatore ha un po' la faccia da pirla. Comunicate un sinistro alla vostra assicurazione dicendo che siete stati urtati e l'auto è fuggita.

Attendete circa quattro mesi e, se vi capita la fortuna che il tizio abbia un'assicurazione disonesta come quella del titolo, incassate il risarcimento.

Non ripetete l'operazione troppo spesso altrimenti potrebbero insospettirsi.

È più o meno quello che è accaduto a me. Ai primi di Gennaio di quest'anno ricevo una email da parte della mia futura ex assicurazione che mi comunica l'intenzione da parte di un tizio di aprire la segnalazione di un sinistro nei miei confronti:

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Mi raccomando

Adesso che, a quanto pare, l'abbiamo sfangata1Slang romanesco: uscire dai problemi, dalle difficoltà. posso raccontare una storia.

Dal 2000 a oggi, da quando cioé Mian vive con me in Italia, abbiamo sempre dovuto combattere con la burocrazia (tipicamente) italiana. Nel caso specifico parlo del permesso di soggiorno. Interminabili file ai vari sportelli dell'Ufficio Immigrazione, Comune, Questura e chi più ne ha più ne metta. Nel frattempo cambiavano leggi, procedure, certificati.

Penso che negli ultimi sei anni abbiamo testato tutte le tipologie di permesso, dal soggiorno per vacanza, passando per quello di studio (con relativa iscrizione a istituti scolastici) fino ad approdare a quello per lavoro. Il tutto condito da voli pindarici e circhi a tre piste a ogni cambio, senza escludere spedizioni di documentazione cartacea da e verso l'altra parte del mondo.

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Io, Cecilia, il Majong, il Comune di Genova e l'amore infinito

Adesso tutti hanno questa palla del Majong o come si chiama, anche Koch che è una figura di intellettuale di tutto rispetto perde tempo con le tesserine colorate per OS X l'hanno fatto quelli di Omniweb è carino io detesto quei giochi l'ho preso per Cecilia ho fatto male, ieri notte Cecilia mi ha svegliato dicendo che vedeva le tessere quando chiudeva gli occhi, non fa altro a stento mangia, una volta l'ho beccata che faceva giocare da solo il computer e lei guardava e basta, come dire che lei e il computer ormai sono la stessa cosa, ma lei non è d'accordo mi manda un email stamattina che recita:

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«Non sa chi sono io» funziona ancora

Mi ricordo di quando s'isolava a ripetizione il telefono della mia abitazione. Passavo intere giornate al bar sottocasa a conversare nervosamente con la segreteria preregistrata del 182. Dopo 24 ore la linea tornava attiva, ma la cosa durava poco e il dì successivo daccapo a digitare e protestare e così via per un mesetto. Fin quando non mi convinco a bussare all'ufficio competente dove un usciere mi spiega che l'utente non può entrare ma se c'ha qualcosa da reclamare deve consultare il 182. E' lì, di fronte al fatidico e granitico 'comma 22' (quello del paradosso tipo: non puoi avere diritto all'accesso se prima non hai il permesso ma il permesso ti viene concesso solo oltre la porta d'ingresso), è lì che ho avuto l'illuminazione e ho detto «Sono un giornalista!». Mi si sono spalancati i reticolati di protezione, mi hanno presentato un funzionario il quale si mise a mia totale disposizione per ogni possibile disfunzione telefonica vita natural durante. Ora purtroppo egli è beatamente in pensione.

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