Sono un videogiocatore dai tempi dei primi Atari. Non uno di quelli estremisti, che passano metà della propria esistenza davanti a un display con un joystick in mano; ma devo dire di aver affrontato, nel corso di più di quattro decadi, tutti i principali classici.
Da una quindicina d'anni a questa parte sto anche tenendo il conto; così, per statistica e divertimento.
Negli ultimi tempi la voglia di videogiocare è andata calando. Non so, sarà il periodo storico in cui abbondano remake e remaster1Sono entrambe riproposizioni di vecchi videogame, la differenza è che le remaster si basano fedelmente sul gioco originale, riproponendolo con una grafica più moderna, mentre i remake si spingono spesso a modificare alcune meccaniche con la speranza di migliorare un gameplay ritenuto troppo datato., e io stesso mi ritrovo il più delle volte a rigiocare titoli che ho amato (vedi Zelda: Breath of the Wild, che ho terminato proprio alcuni giorni fa).
Sarà anche che stanno tornando le belle giornate e ho più voglia di passarle all'aperto che seduto sul divano.
Sarà che di giochi davvero stimolanti (almeno per i miei gusti) non ne vedo molti all'orizzonte.
La prima volta che ho giocato a Zelda: Breath of the Wild, da questo momento BOTW per semplicità, mi sono trovato di fronte a una scelta tecnica: acquistare quello che all'epoca era l'apice tecnologico di casa Nintendo, ovvero lo Switch, oppure risparmiare un po' di soldi e ripiegare su un vecchio Wii U usato, che rappresentava la generazione precedente.
Il punto era che a me non interessava minimamente la portabilità della console. Sono nato con quelle che si collegavano al televisore, e da quel momento non sono più tornato indietro. Anche il PC non ha mai rappresentato per me motivo di grande attrazione. Negli anni '90 ne ho avuto uno (beh, più di uno) e mi sono spolpato infiniti titoli ma, perdere ore a configurare tutte le opzioni, per guadagnare un po' di fluidità in più a discapito magari di una resa grafica meno piacevole, non faceva per me.
Mi piace accendere una console e giocarci immediatamente, sapendo che qualcun altro è già impazzito per ottimizzare al meglio quel gioco per me.
E poi dai, diciamolo, la sedia della scrivania, per quanto tecnologica, imbottita ed ergonomica possa essere, non sarà mai comoda quanto una poltrona.
Le recensioni di BOTW su entrambe le console erano sostanzialmente concordanti: gioco meraviglioso ma più o meno equivalente su entrambi i sistemi. La risoluzione era piuttosto limitata: se non erro (non sono uno da dati grezzi, potrei sbagliarmi) 900p sullo Switch e 720p su Wii U. Già si cominciava a parlare di 4K, e le mie Xbox One e Ps4 Pro stavano sperimentando abbondantemente con la grafica avanzata, per cui mi faceva ben poca differenza: si trattava di una risoluzione infima in ogni caso.2Poi, a dirla tutta, cinque minuti dopo aver cominciato a giocare, tutti i dati tecnici diventavamo solo un ricordo, e la magia della Natura di Hyrule prendeva il sopravvento. :)
Inoltre anche le prestazioni erano un po' ballerine su entrambe, ho quindi optato per il Wii U.
Da allora sono passati cinque anni e, nonostante il desiderio di provare qualche gioco per Switch mi spingeva a tenere d'occhio anche la console nipponica, mi hanno sempre frenato le risoluzioni limitate.
Per carità, capisco la filosofia Nintendo, un bel gioco su un hardware limitato è dieci volte meglio di un brutto gioco su una console spaziale, e infatti non ho mai sperato nei 4k. Però almeno in un 1080p a 60 frame per secondo ci speravo vivamente.3Ok, questi due dati non vogliono dire niente, perché dipende tutto dalla complessità del gioco; però, in linea di massima, rende un'idea delle mie aspettative.
Però niente, per Nintendo lo Switch è sempre a metà del proprio ciclo vitale. I mesi e gli anni passavano e, come se ne sono usciti con una edizione Lite, che non poteva essere collegata al televisore, ho tanto sperato venisse lanciata una variante solo televisore, con magari una maggiore potenza. Oppure una speciale basetta dotata di una scheda video più performante, nella quale infilare la console e godersi una migliore esperienza dal divano.
Tanto, dicevo, non userò mai e poi mai lo Switch lontano dalla TV.
E infatti…
Quando la data di uscita del seguito di BOTW, Tears of the Kingdom, è stata annunciata, la voglia di tornare a esplorare i territori di Hyrule ha avuto il sopravvento.
A quel punto che fare? Switch usato? Switch nuovo? nuovo Switch OLED, che è l'ultima incarnazione con uno schermo meraviglioso?
Forte di tutte le mie precedenti convinzioni ho preso uno Switch OLED.
Eh? Cosa? Perché hai preso il modello più costoso visto che tanto lo avresti sempre tenuto collegato al televisore??
Beh, ehm…
Non mi piace comprare cose usate, specialmente se sono elettroniche; non lo faccio mai. Il Wii U l'ho preso unicamente perché veniva dato via su Ebay a un costo ridicolo e comprensivo di due giochi originali: proprio Zelda: Breath of the Wild e un'altro Zelda che non ricordo (forse Wind Waker, che non mi ha preso e non ho terminato). Inoltre, una volta finito BOTW l'ho subito rivenduto, perché non ero interessato ad altro.
Lo Switch, invece, l'ho preso per tenerlo. Negli ultimi anni sono tantissime le software house di terze parti che hanno deciso di convertire i propri giochi e, trattandosi per forza di cose di remake (è cioè necessario riscrivere il codice da zero), il risultato è spesso e volentieri più che eccellente.
Alcuni esempi: la versione Switch di Alien Isolation, un gioco che adoro (e rigioco) alla follia, è la migliore versione per console mai uscita. Ha un antialiasing di ultima generazione e distrugge visivamente qualsiasi altra edizione.4Per console, eh, stiano buoni tutti gli calpitanti PC Master Race! :D
Stesso discorso per i due Portal, che ormai girano in retrocompatibilità un po' ovunque. Su Switch, oltre ad avere risoluzione e texture migliori, vanno a 60 frame per secondo.5Naturalmente non ho resistito, e ho ricomprato sia questi che Alien Isolation, per la millesima volta. :)
Ammetto di aver avuto qualche dubbio sul display: prendere quello vecchio o il nuovo OLED? La differenza di prezzo era intorno ai 100 euro, una fetta considerevole del valore della console.
Alla fine mi sono detto: "sto già comprando una console molto vicina alla fine del proprio ciclo vitale, tanto vale prendere il meglio del meglio che Nintendo può offrire". E, inoltre, "metti che poi scopro che invece mi piace usarla in mobilità?"
Così OLED fu.
Adesso è poco più di un mese che ho anch'io lo Switch. E, di fatto ho solo giocato con lo Switch (tutte le altre console di casa avranno tre dita di polvere virtuale sopra). Vuoi sapere quante volte l'ho usato collegato alla TV?
Due.
Sì, soltanto due volte. La prima perché ovviamente, pensando sarebbe stata la configurazione standard, ho configurato basetta, cavetti, uscita audio surround e via dicendo. La seconda perché ero curioso di vedere la differenza di resa tra BOTW in modalità mobile e fissa (così, a occhio, nessuna).
Per tutto il resto del tempo ho giocato spaparanzato sul letto, che è molto più comodo del divano. Mi sono comprato un cavetto USB da due metri, da usare nel caso in cui il livello della batteria dovesse pericolosamente scendere verso lo zero (ma devo ammettere che questo cosetto ha un'autonomia sorprendente) e sono a posto.
Qualche volta mi è successo di accompagnare Mian a fare commissioni (leggi: giornate intere nei vari supermercati) e devo dire che lo Switch è molto più divertente del telefonino.
Non sogno nemmeno più risoluzioni maggiori: quella del display è di 720p, e a mio avviso è perfetta. Mi piacerebbe che, al limite, con qualche aggiornamento software Nintendo implementasse una modalità per aumentare le prestazioni quando la console è collegata all'alimentazione (un po' come avviene con la basetta), in modo da poter spingere tutti i giochi almeno a 720p (quelli della casa di Kyoto lo fanno più o meno tutti, quelli di terze parti a volte sono piuttosto scarsini in merito).
Insomma, eccomi qui. A ventidue giorni dall'uscita di un nuovo Zelda, che si preannuncia davvero scoppiettante, sono diventato anch'io un fan dello Switch. Ho cambiato il mio punto di vista sull'argomento, e messo da parte preconcetti che mi portavo dietro da quasi mezzo secolo. D'ora in avanti mi sento pronto ad accogliere a braccia aperte tutte le nuove idee e innovazioni che il futuro mi dovesse presentare. :)