
Fin da quando ho iniziato a utilizzare i primi computer dotati di un minimo di capacità multimediali – più o meno dai tempi dell’Amiga, quindi – mi sono sempre prodigato per trovare soluzioni che mi consentissero di gestire la musica in modo semplice e pratico.
Bla bla bla… arriviamo a un paio di giorni fa: quando lavoro al computer non riesco a farlo senza un sottofondo musicale, e quel sottofondo musicale è sempre stato iTunes (che adesso, da qualche anno, si chiama Music). All’interno ho qualcosa come trent’anni di brani che nonostante la mia natura precisina e perfezionista non ho ancora perfettamente classificato come dico io. Parlo proprio di voti: brani bellissimi, belli, carini, così così. Quelli brutti no, perché li cancello. Mi è sempre servita una utility che mi permettesse di assegnare velocemente un voto (o cambiarlo, perché negli anni si modificano anche i gusti personali) durante l’ascolto; passare tutte le volte dall’applicazione è una rottura e una seccante fonte di distrazione.
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