Zelda, doodles e acquari spaziali

Cinque anni fa, ammaliato dalla bellezza di Zelda Breath of the Wild, ho acquistato un Wii U e l'ho giocato per mesi fino a platinarlo.1Cioè prendere tutte le armature, sconfiggere tutti i nemici, completare tutte le missioni, compresi i due DLC aggiuntivi.

Poi l'ho rivenduto.

Non sono mai stato un fan Nintendo. Intendiamoci, ne adoro la direzione artistica e l'innata originalità, ma sono cresciuto con Commodore 64, Amiga, PC e Mac (da quasi trent'anni); insomma, una strada parallela ma divergente.2Però ho avuto un Wii perché mi divertivo tantissimo ad agitare i nunchuck, e un DS ottenuto accumulando i bollini della benzina.

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Right on Commander

La schermata di caricamento su Commodore Amiga
La schermata di caricamento su Commodore Amiga
AVVISO SPOILER!

Attenzione, se non avete mai giocato a Elite negli ultimi 30+ anni e avete intenzione di farlo, evitate di leggere questo articolo perché contiene rivelazioni su tutte le missioni speciali.

Elite è un videogioco di simulazione spaziale, creato originariamente da David Braben e Ian Bell nel 1984, che si è diffuso su quasi tutte le piattaforme di home computer esistenti durante il corso degli anni '80. È stato il primo gioco ad avvalersi di grafica tridimensionale, sebbene la limitata potenza dei computer dell'epoca permettesse soltanto l'uso della modalità fil-di-ferro, ciononostante è considerato ancora oggi il capostipite di tutti i giochi spaziali e, di sicuro, uno dei più originali.

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Sono fuori dal tunnel-el-el-el…

Ammazzare draghi è divertente: una volta, due, tre, quattro… Cinquanta, cento… Eccheppalle, basta!

Dopo più di tre anni di gioco praticamente ininterrotto ho "chiuso" con WoW.

Non è una decisione sofferta, forzata, o altro, semplicemente ho perso interesse verso un meccanismo di gioco che, da un certo livello in poi, diventa ripetitivo, frustrante ed anche un po' noioso.

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bip bip bip bip bip…

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