Quest'anno così travagliato è ormai giunto agli sgoccioli. È tempo di alberi, presepi, auguri e regali; come tradizione, quindi, mi sono messo all'opera per realizzare qualche pensierino per amici e parenti.1Tranne quelli serpenti, che i regali non li vedranno nemmeno in foto. O forse sì, se leggeranno questo articolo. :)
Il bigliettino che accompagna le strenne è per me ancora più importante dei doni stessi, perché è qualcosa di personale: è una dichiarazione scritta dei sentimenti che proviamo, e deve giungere a segno toccando le corde del cuore. Per questo motivo preferisco crearlo a mano ogni Natale. Questa operazione mi porta via alcuni giorni ma, siccome i regali li acquisto nel corso dell'anno (quando trovo qualcosa che è perfetto per qualcuno), è l'unica incombenza che mi rimane prima di stappare lo spumante e tagliare il panettone.
Adoro i libri popup; quelli che, quando li apri, ti spunta un vero castello davanti agli occhi. O un drago, o un paesaggio montano, oppure una battaglia. Ecco, in questo 2020 volevo qualcosa di treddì.
Mi sono messo quindi a sperimentare, come sempre con righello, taglierino e un sacco di carta…
L'idea di base era di creare una sorta di montagna su vari piani, e contornarli tutti con oggetti in rilievo. Ho guardato alcuni video su Youtube ma la tecnica che va per la maggiore è quella di realizzare degli scalini e poi incollarci sopra gli elementi.
Io volevo invece ricavare tutto dalla stessa pagina. Ok, ignora la qualità del foglio perché per questi test utilizzo sempre elementi di scarto. Anche se dalla foto non si capisce molto, dovrebbero essere alberelli.
Ok, la cosa funziona, procediamo…
Il secondo passaggio era organizzare la pagina. Ho deciso che i cartoncini dovevano avere le dimensioni finali di un A5. Siccome l'albero che vedi al contrario sarà la parte frontale, lo stampo sullo stesso lato e poi piegherò il foglio in due (più avanti si capirà meglio).
Ho disegnato i gradoni, facendo ben attenzione a capire quali costituiranno il "pavimento" del popup e quali le pareti. Ho aggiunto un po' di neve e un cielo con tanti fiocchi che scendono magicamente dalle stelle (che non si vedono). Prima che qualcuno me lo faccia notare: sì, ho dimenticato la stella cadente. Ma questo è un prototipo, la aggiungerò nei cartoncini finali.
In seguito ho cominciato ad aggiungere i vari elementi (rubacchiandoli qui e là da Google Immagini), e li ho posizionati cercando di fare attenzione a quali saranno tridimensionali, ossia "usciranno" dal foglio, e quali saranno semplicemente appoggiati alle pareti della montagna.
Tutto pronto, stampo su cartoncino…
… e comincio a ritagliare, facendo bene attenzione a incidere solo nei posti giusti per non sbagliare (ma ho sbagliato). I più attenti si saranno accorti che le sagome non corrispondono a quelle del disegno sopra. È vero, quando l'ho ritagliato non ho pensato a scattare una foto e questi sono i tagli del bigliettino seguente. Ma il concetto è lo stesso: si taglia sul lato dritto e, siccome il cartoncino è bello spesso, si rifinisce il lavoro sull'altro lato.
Notare che quando si comprano taglierini scadenti su Amazon, a un euro e spiccioli, poi le punte si spaccano male. ;)
A questo punto tanto olio di gomito per piegare il tutto (e giuro che la prima volta è stata come cercare di risolvere il cubo di Rubik bendati e immersi un una pozzanghera piena di sanguisughe).
Ma il risultato è carino, mi piace. :)
Chiudendolo come un computer portatile, appare l'alberello.
In linea di massima, se ignoriamo il fatto che ho taglierinato qualche punto di troppo e piegato qualche sagoma quando non avrei dovuto, va tutto bene. Però, trovando grandi difficoltà nel piegare gli elementi, ho pensato bene a tagliare a metà la metà posteriore (quella con l'alberello). È un'operazione che mi ha indubbiamente agevolato la procedura, ma sono stato poi costretto a usare la colla per inserire un inserto posteriore:
No, così non andava bene. Ho preso nota e ho cominciato a lavorare alla versione definitiva.
Però, mi sono detto, se realizzassi un bigliettino a tema Tolkien? Ci sono tanti personaggi, luoghi affascinanti, creature meravigliose e infinite possibilità. Solo che non avevo tempo e voglia (sono fondamentalmente pigro, tienilo sempre presente) di mettermi a disegnare, così mi sono chiesto a quale fontana sarei potuto andare ad attingere.
Primo pensiero: Alan Lee. Hmmm… però è un po' troppo serioso. Le lettere di Babbo Natale? SÌ, CAVOLO!
Ho scartabellato le mie edizioni cartacee ma ho subito realizzato che non ci sono molti soggetti. Ok, c'è Babbo Natale, l'Orso Polare, qualche parente dell'Orso Polare, alcune renne e i Goblin. Che poi sono omini piccoli e completamente neri. A meno di non inserirli infinite volte in posture differenti, non avevo grandi chances di creare un diorama interessante.
E improvvisamente si è accesa la lampadina: JEMIMA CATLIN!!
Lei sì che ha fatto una marea di disegni nella sua meravigliosa edizione dello Hobbit. E poi… lo Hobbit! Meglio di così cosa potrei chiedere? E allora giù di scanner, ritaglio di immagini, ripulitura, contrasto, saturazione, luminosità, vividezza e tanti altri filtri che ti risparmio perché sono di una noia mortale (e vanno applicati a ogni singola figura). Tagliando corto ecco la stampa:
È tutto molto piccolo, molto scuro e molto piatto, lo so. Ma datemi due minuti che lo monto. Al secondo giro di giostra ho scoperto alcuni trucchetti per piegare in fretta senza provocare (troppi) danni.
Eccoli i ritagli di prima!! ;)
Pronta. La apriamo? Confermiamo? È la nostra risposta definitiva?
Ok, la apriamo. :)
Questa volta sono riuscito a fare tutto con un unico foglio. Niente scotch, niente colla (anche se alla fine ce la metterò lo stesso, per far aderire bene i due lati del bigliettino.
Toh, un ragnetto…
Eccola qui la storia dello Hobbit, condensata fondamentalmente su tre livelli.
Alla base della piramide c'è l'arrivo a casa Baggins di Gandalf e della Compagnia di Thorin Scudodiquercia. Al centro, dietro il padrone di casa, la grande tavolata che svuoterà la dispensa di Bilbo e darà il via all'Avventura.
Salendo un po' più su facciamo la conoscenza con Guglielmo, Berto e Maso nel bosco dei Troll, prima di affrontare le Montagne Nebbiose e fare i conti con i Goblin. Un po' più sotto, nelle profondità del loro regno, Gollum già trama oscuri stratagemmi per riprendersi il Tesssoro.
Troviamo poi i Mannari (le Aquile purtroppo non ho potuto metterle perché non c'era un singolo disegno in cui apparivano intere) e l'imponente figura di Beorn.
Giungendo col fiatone in vetta alla nostra metaforica Montagna troviamo la maestosità di Erebor, che svetta minacciosa sopra le nuvole.
Bilbo sta ancora fuggendo dagli elfi Silvani, dopo essersi assicurato che le botti in cui ha sigillato i propri amici fossero sicure. Un ragno di Mirkwood si dispera per essersi fatto sfuggire una succulenta preda mentre, poco sopra, l'Arkengemma spunta luminosa tra i tesori del Drago.
E, parlando del drago, ecco Smaug il Magnifico svettare sopra i cieli di Dale — la Città del Lago — mentre Bard, ascoltando i saggi consigli del tordo, si prepara a scoccare la Freccia Nera.
Mi sono lasciato andare e, come sempre, l'ho tirata per le lunghe.
Ora torno al lavoro perché ho ancora tanti di questi gioiellini da costruire.
So di essere un po' in anticipo ma ne approfitto per fare a tutti voi i migliori auguri di Buone Feste, con la speranza che il prossimo anno possa essere davvero migliore.2Non che ci voglia tanto, eh… :)
Che dire…… stupendo!
Tanti auguri.