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La mappa della Terra di Mezzo

Nota

Come avrai notato seguendo il mio blog, nel corso degli anni ho scritto numerosi articoli per ogni singola mappa che ho disegnato. Tutte le volte che apportavo modifiche importanti preferivo raccontarle in un nuovo post, anziché aggiornare il precedente. Così, col tempo, le mappe si sono evolute, arricchite di dettagli e di stile, mentre i vecchi contenuti sono rimasti sparsi e un po’ dimenticati, spesso forieri di confusione.

Nelle prossime settimane cercherò di raccogliere questi piccoli orfanelli e combinarli in un’unica versione completa e aggiornata, che possa finalmente sostituire tutto il materiale precedente. In questo modo resterà soltanto un unico articolo, chiaro e definitivo.

Mancava un’ultima mappa per completare il trittico della topografia della Terra di Mezzo, e dunque eccola qui. Anzi, siccome questa volta ho voluto fare lo sborone, ne sono arrivate addirittura trentasei (sì, 36!) in un colpo solo!

Ma andiamo con ordine (e con un necessario, piccolo riassunto).

Quando nel lontano 1954 è stato pubblicato in Inghilterra il Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien ha voluto corredarlo di tre mappe, disegnate dal figlio Christopher, con l’intenzione di aiutare il lettore a orientarsi meglio all’interno delle vicende narrate.

Queste erano:

Da noi è arrivata solo l’ultima, probabilmente perché Rusconi, e in seguito Bompiani, hanno ritenuto superfluo spendere tempo e risorse per tradurle tutte. Eppure è curioso perché nella prima versione italiana, il famoso Astrolabio, la prima mappa c’era ed era stata anche italianizzata.

La mappa di Quirino Principe

Invece delle mappe di Tolkien si è deciso di crearne una ex novo, disegnata su indicazioni di Quirino Principe (che ha anche curato la prima revisione del libro) da un autore che non sono riuscito a scoprire. È molto bella, e include le principali informazioni delle altre due. È l’unica mappa che noi italiani conosciamo1O, meglio, conoscevamo, dal momento che a fine 2020 Bompiani si è finalmente decisa a includere tutte le mappe nella sua ultima pubblicazione, anche se unicamente con la nomenclatura di Ottavio Fatica e di una qualità altamente discutibile., per cui ci è familiare e le siamo affezionati; ma purtroppo non è sufficientemente dettagliata da poter sostituirne tre complete.

La mia personale missione è stata dunque quella di ricreare queste mappe perdute, in modo che alla prossima rilettura del Signore degli Anelli – lo rileggo ogni anno – potessi seguire meglio personaggi e geografia.

Sapevo sarebbe stato un lavoro impegnativo, perché l’area interessata è gigantesca; tutte le altre cartografie che ho precedentemente disegnato ne coprivano solo parti circoscritte. Ma, siccome ormai mi ero imbarcato in una nuova crociata personale, avevo un’unica strada da percorrere.

La base di partenza è stata naturalmente la magnifica mappa di Christopher Tolkien:

Questa è la mia versione:

Vorrei subito chiarire un piccolo dettaglio: le mie mappe sono disegnate da zero; non sono scan o immagini prese da internet e ripulite dalle scritte, le realizzo a mano con tavoletta grafica (che è come disegnare su un foglio, ma mi dà la possibilità di stampare infinite copie finali). Ogni singola montagna, ogni singolo albero, fiume o lago. :)

Bozza di Isengard e Fangorn

Solitamente, quando una mappa viene tradotta, si tolgono le voci originali e si ricreano nella lingua desiderata. A volte si utilizza una bella scrittura a mano (che dà generalmente il risultato migliore); altre volte, quando ci si sente più pigri, si ricorre ai font (come nell’ultima edizione italiana del Signore degli Anelli di Ottavio Fatica).

Nella mia prima versione avevo fatto tutto a mano; mi sono messo lì con tanto impegno (e una spropositata quantità di tempo) scrivendo nome per nome. Ma ho una calligrafia orribile e il risultato non era di mio gradimento:

Calligrafia a mano (prima versione)

Sono quindi ricorso a un font. Ma l’ho prima modificato per prevedere almeno una variante di tutte le lettere (maiuscole e minuscole) e infinite legature (maggiori informazioni qui) in modo che il risultato non fosse del tutto omogeneo e risultasse più organico e imprevedibile. Trovo che in questo modo la mappa assuma un aspetto più verosimile e antico.

Ne ho realizzate tre versioni, una monocromatica, una a colori e una che ho denominato vintage, perché ricorda un po’ le vecchie mappe macchiate e ingiallite che si vedono spesso nei film fantasy:

Le tre varianti di colore

Per ognuna di queste mappe (vedrai come si moltiplicherà in fretta il numero totale!) ho previsto tre nomenclature: Alliata/Principe, cioè quella classica, Ottavio Fatica (l’ultima traduzione disponibile nelle librerie) e una doppia, per chi possiede entrambi i libri:

Versione A/P, Fatica e Universale

Osservando l’angolino in basso a destra della rosa dei venti possiamo facilmente distinguere la nomenclatura di ogni mappa:

Come se tutto questo non bastasse ho previsto anche due differenti rappresentazioni del mare. La prima con onde regolari, tipiche delle cartine nautiche antiche e una a onde concentriche, come amava rappresentarle Tolkien:

Onde regolari e concentriche

Naturalmente sono disponibili per tutti i colori e per tutte le nomenclature.

Aggiungiamo infine che ho previsto due misure standard2Nel senso che si possono acquistare cornici già pronte nei negozi più diffusi come Leroy Merlin, Ikea, Maury’s, ecc., ovvero 80 x 60 cm (misura grande) e 50 x 35 cm (misura media): raggiungiamo in questo modo il totale di ben 36 varianti (puoi vederle nella tabella a fine articolo)!!

Allo scopo di rendere le informazioni quanto più esaustive possibili, mi sono permesso di aggiungere alcuni nomi di luoghi che non appaiono nella mappa originale di Tolkien (né in quelle italiane), come la casa di Beorn, la rappresentazione dei ragni e delle ragnatele nel Bosco Atro3Sono comunque prese da un’altra mappa di Mirkwood, sempre a opera di Christopher., o luoghi non direttamente trattati nel Signore degli Anelli (ad esempio il bosco di Eryn Vorn, la catena montuosa di Ras Morthil, la città di Lond Daer Enedh, e così via).

Ho anche integrato, come faccio sempre, una scala in Km accanto a quella in miglia. Perché saranno anche molto evocative, ma occorre convertirle nel nostro sistema metrico decimale per avere una chiara idea delle distanze.

Con quest’ultima impresa personale posso ufficialmente dichiarare concluso il mio progetto relativo alle mappe del Signore degli Anelli. Non è escluso che in futuro non mi possa cimentare in altri esperimenti e voli pindarici topografici, ma per il momento credo proprio che mi prenderò una meritata vacanza.

Magari in un luogo che non richieda mappe… :)

Codici di riferimento Mappa della Terra di Mezzo

Se hai bisogno di maggiori informazioni su una specifica variante di questa mappa, comunicami il codice in verde che trovi qui sotto.

NomeDimensioniNomenclaturaCodice
Monocrom.
onde antiche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-M-AP
Ottavio FaticaB-TDM-M-F
UniversaleB-TDM-M
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-M-AP
Ottavio FaticaM-TDM-M-F
UniversaleM-TDM-M
Monocrom.
onde
concentriche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-M-O-AP
Ottavio FaticaB-TDM-M-O-F
UniversaleB-TDM-M-O
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-M-O-AP
Ottavio FaticaM-TDM-M-O-F
UniversaleM-TDM-M-O
A colori
onde antiche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-C-AP
Ottavio FaticaB-TDM-C-F
UniversaleB-TDM-C
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-C-AP
Ottavio FaticaM-TDM-C-F
UniversaleM-TDM-C
A colori
onde
concentriche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-C-O-AP
Ottavio FaticaB-TDM-C-O-F
UniversaleB-TDM-C-O
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-C-O-AP
Ottavio FaticaM-TDM-C-O-F
UniversaleM-TDM-C-O
Vintage
onde antiche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-V-AP
Ottavio FaticaB-TDM-V-F
UniversaleB-TDM-V
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-V-AP
Ottavio FaticaM-TDM-V-F
UniversaleM-TDM-V
Vintage
onde
concentriche
80 x 60 cmAlliata / PrincipeB-TDM-V-O-AP
Ottavio FaticaB-TDM-V-O-F
UniversaleB-TDM-V-O
50 x 35 cmAlliata / PrincipeM-TDM-V-O-AP
Ottavio FaticaM-TDM-V-O-F
UniversaleM-TDM-V-O

Se vuoi saperne di più su questa mappa, puoi contattarmi qui.

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