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Lo Space Slug dalla bocca larga

Oggi vi presenterò una delle mie più brutte creazioni Lego, ma che avrà sempre un posto speciale nel mio spigoloso cuore.
In occasione dell’uscita del nuovo Lego Millennium Falcon, il famoso sito Eurobricks ha redatto una dettagliatissima e fenomenale recensione. A margine dell’articolo è stato indetto un piccolo concorso per assegnare un paio di set Escape from the Space Slug ad altrettanti intraprendenti lettori.
Se ben ricordate a suo tempo ne avevo già costruito uno, ma si trattava di una versione ufficiosa: per circa 25 euro ho acquistato i pezzi su Bricklink e li ho assemblati seguendo le istruzioni originali.
Quella ufficiale, invece, faceva parte di una limitatissima promozione (ne sono stati prodotti solo 3500 esemplari) andata immediatamente esaurita e attualmente ricercatissima. All’epoca si trovava su Ebay a un prezzo che oscillava tra i 200 e i 300 dollari. Ora, a seconda delle condizioni della scatola, ha raggiunto vette più o meno esagerate (anche 1000 dollari, per esemplari in condizioni perfette!) e, inevitabilmente, stanno cominciando ad comparire alcuni set farlocchi. Ma per un fan dei due mondi, Lego e Star Wars, è una sorta di (piccolo) Sacro Graal.
Continua a leggereMillennium Table (habemus Papam)

Sin dall’annuncio del nuovo mastodontico Lego Millennium Falcon, la mia più grande preoccupazione non è stata tanto il prezzo1L’ho aspettato per dieci anni, capirai cosa saranno ottocrrrgghhlll!! quanto il luogo in cui esporlo.
Parliamo di qualcosa lungo quasi un metro e largo mezzo, per cui una semplice mensola o una vetrinetta classica non sarebbero in grado di contenerlo. 
Questo articolo nasce con l’intenzione di tenere traccia delle estenuanti elucubrazioni mentali e le nottate insonni passate a sperimentare possibili soluzioni.
Continua a leggereBuon viaggio comandante Koenig
Questo è un articolo in due parti:
- Hey papà guarda, un pollo!
- Buon viaggio comandante Koenig

Alcune settimane fa è venuto a mancare Martin Landau, fantastico attore inglese che, tra le varie cose, ha impersonato il leggendario comandante John Koenig nelle fantascientifiche avventure di Spazio 1999. Curiosamente mi trovavo proprio a cavallo tra la (ri)visione della prima e la seconda stagione della serie, l’ho preso come un segno per decidermi finalmente a realizzare il progetto dell’Eagle (vedi: Hey papà…).
Che si trattasse del primo vero MOC1Acronimo di My Own Creation, ovvero mia creazione, qualcosa realizzato completamente da me. veramente impegnativo l’avevo capito subito e devo ammettere di aver sudato le proverbiali sette camicie, non solo per il caldo di questi giorni…
Continua a leggereLego AMM: il lavoro non ci spaventa, il conto non vi spaventa

Questa è una piccola recensione del set, in cui è possibile vedere più nel dettaglio, e in modo pratico, tutte le modifiche che ho apportato, e di cui parlerò nel resto dell’articolo.
Modifiche, modifiche & modifiche
Svariati mesi fa ho acquistato la splendida Ecto-1, l’auto dei due mitici film Ghostbusters (quelli anni ’80). Pur in una scala molto ridotta, gli architetti Lego sono riusciti a condensare splendidamente i tratti caratteristici della vettura.

Purtroppo però, come ormai accade sempre più spesso, alcuni dettagli non mi andavano molto a genio. Per esempio gli interni, oltre a essere poco curati, presentano uno spazio decisamente limitato:
Il che porta inevitabilmente a dover inserire i quattro personaggi in fila indiana, come nello Yellow Submarine. E, non solo, l’ultimo è addirittura costretto a sdraiarsi nel bagagliaio.
Continua a leggereMa un sistema rapido, infallibile e geniale fortunatamente io ce l’ho!

Alcuni anni fa, trovandomi nella necessità di rimediare un comodo contenitore per le pile ricaricabili (tastiere, mouse, joypad, telecomandi, luci notturne, ecc.) ho intagliato un grosso ramo di pino.
Diciamo subito che non è propriamente un’opera d’arte e che Geppetto (ma anche il mio falegname) avrebbe sicuramente fatto di meglio. Tuttavia lo trovavo originale e, soprattutto, pratico. Avevo le pile pronte a portata di mano, e non dovevo più andarle a cercare dentro un cassetto.
Col tempo però i dispositivi sono aumentati e, con loro, le batterie di riserva necessarie. Nello stesso periodo mi stavo riavvicinando al Lego e così, preso atto di avere uno scatolone pieno di pezzi inutilizzati, ho progettato un nuovo modello più capiente.
Continua a leggereStoria dell’Invincibile Esercito
Aggiornamento!
Circa sette anni dopo questo tentativo molto spartano ho ripubblicato tutto in un libro rilegato professionalmente. :)
Come già ho avuto modo di affermare in passato1Svariate volte, peraltro., c’è stato un tempo in cui mi divertivo a scrivere insulsi libruccoli senza senso, in cui narravo improbabili storie più o meno fantasy. Quelle porcherie ce le ho ancora ma, mettiti tranquillamente il cuore in pace, sono troppo stupide per essere ammesse nuovamente alla luce del sole.
Tuttavia, come da tradizione, tutte o quasi si aprivano con una citazione di qualche ipotetico e, naturalmente, inesistente libro antico. Che in genere serve a dare maggiore profondità alla storia, nel mio caso invece aveva l’unico scopo di mettere subito in chiaro la natura prettamente idiota dell’opera.
Frasi di questo tipo:
Continua a leggere“Ricapitoliamo: al passaggio del Viceré, e SOLO al passaggio del Viceré, date fuoco alla dinamite e fuggite come il vento.
Dal libro “Il misterioso cratere di Tung’Aman”, scritto dal Viceré Grancù, detto il centenario2Da “le sabbie del tempo” – 2008
È tutto chia…”
Hey papà guarda, un pollo!
Questo è un articolo in due parti:
- Hey papà guarda, un pollo!
- Buon viaggio comandante Koenig
O era un’Aquila? Eh, mi sa…
In questi giorni mi sto riguardando una mitica serie TV anni ’70: Spazio 1999. Potrei andare avanti per tre paragrafi, come faccio sempre in questi casi ma credo sia meglio passare al protagonista dell’articolo, e cioè l’Eagle Transporter (da noi Aquila) il veicolo multiuso della Base Lunare Alfa.
Ciò che rende straordinaria ancora oggi questa iconica navetta spaziale è l’idea della modularità. Di base l’Aquila è una struttura semplice che ricorda un rettile, in tale configurazione viene utilizzata prevalentemente per il combattimento (anche se non è una navicella propriamente studiata per e bla bla bla…).
Continua a leggereVenimmo, vedemmo e senza indugio…
 
		Nuovo mese, nuovo progetto.1Non è vero, siamo ancora a maggio, perlomeno mentre sto scrivendo l’articolo, ma questo è il mio blog e posso mentire quanto mi pare e piace!
Durante l’ennesimo slancio nostalgico ho acquistato la Ecto-1 dei Ghostbusters. Poi, qualche giorno più tardi, un amico mi ha segnalato il Marshmallow Man dei Playmobil2Ho sempre odiato i Playmobil, anche se ne ho avuti a decide da piccolo, ma questo era di dimensioni perfette e non potevo lasciarlo ad Amazon. ed è entrato anche lui ufficialmente in squadra.
A questo punto mi sono detto “e se creassi uno sfondo di Lego con la silhouette di New York?”. Pensa e ripensa sono tornato col cuore alla caserma dei pompieri, offerta al mondo qualche anno fa proprio da Lego:
Un autentico mostro da oltre 4000 pezzi, quasi quanti il Millennium Falcon UCS3Ultimate Collector’s Series..
Continua a leggereEra suo padre: un libro che non verrà mai scritto

Ho cominciato a lavorare a questo racconto qualche mese dopo aver concluso la Signora degli Uccelli. Nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuta essere l’ennesima parodia di una delle saghe spaziali più famose dell’universo: mi piaceva l’idea di usare un titolo-spoiler così disarmante da essere esso stesso la parte più stupida del libro.
Tuttavia, il progetto si è subito arenato. Passi pubblicare una storia fantasy inutile e irriverente che non leggerà mai nessuno, ma affiancargliene addirittura una seconda sarebbe stato troppo anche per me.
Pubblico quindi il primo e unico capitolo, perché in fondo mi sono divertito a scriverlo e sono certo che incorrerei nelle ire di Darth Lord Darthlord se mi limitassi a gettarlo nel vorace Cestino Spaziale delle opere incompiute. :)
Capitolo I – Vieni anche tu, con noi su Tatù
Il vento sferzava le desolate distese desertiche del pianeta Tatù, sbriciolando dune roventi di fini granelli di sabbia, componendo e dissolvendo evanescenti strutture immaginarie e bla bla bla.
Un mare di onde solide danzava benedetto dalla rossa sfera infuocata di Sole-di-Tatù-I, mentre Sole-di-Tatù-II stava giustappunto per sorgere.
Ma ciò che di significativo accadde in quel preciso frangente avvenne molto lontano dal deserto, migliaia di chilometri più su, oltre le rade nubi avare di piogge e di ombre.
Portfolio
Articolo antiquato
Articolo non vecchio, preistorico. È fermo al 2017 e non ho voglia di aggiornarlo.1Maggiori informazioni sugli articoli antiquati.
Questo post è un pochino più al passo sugli ultimi anni…
Mi piace muovere il mouse, premere bottoni e far scivolare la punta del pennino sulla tavoletta grafica. :)
Questa è una selezione di alcuni lavori2Vabbè, non proprio lavori… Quelli non posso per ovvi motivi o semplicemente perché sono troppo noiosi. :) che ho svolto negli ultimi anni.
Continua a leggereLego 79003 Mini-ME

Ci sono ricascato. :)
Mentre navigavo distrattamente su Google sono incappato in un interessante esperimento: qualcuno ha provato a creare una mini versione del set di casa Baggins:

Tutti a tavola!
Oggi ho cominciato l’ampliamento del Salone di casa Baggins
La prima cosa che ho fatto è stata montare la porta versione 2…1Maggiori informazioni sulle porte qui.
In tutta sincerità preferisco di gran lunga assi reali al posto di quelle disegnate. Ho anche invertito l’apertura del cancello, mi sembrava più naturale.
Una volta agganciata ai cardini la differenza con quella rotonda (versione 1) è minima. Gli spigoli si confondono col muro retrostante, pertanto il look finale non ne risente.
Continua a leggereUn tetto sopra la testa
Questo sarà un articolo brevissimo, perché in fondo non c’è poi molto da dire.
Le modifiche a casa Baggins sono ormai pressoché ultimate. Ho ordinato tutti i pezzi necessari e nelle prossime settimane dovrebbero arrivare.
Il problema è che stare con le mani in mano è difficile, ho quindi deciso di apportare qualche miglioria al tetto della casa. Che poi tecnicamente più che un tetto è proprio il terreno, perché i buchi hobbit vengono scavati dentro le colline.
L’evoluzione di un logo

Il logo di Lemonskin è nato in concomitanza col nome della nostra, omonima, software house.1… che si occupa di sviluppare applicazioni per piattaforma iOS.
Era necessario trovare un dominio WEB che fosse disponibile, impresa piuttosto impegnativa di questi tempi.
2011
Correva l’anno 2011, cominciavamo la nostra avventura nello sviluppo di applicazioni iOS e serviva un simbolo identificativo per distinguerci nell’oceano di altri sviluppatori.

L’idea iniziale, com’è prevedibile, è stata una fetta di limone2In realtà mezzo limone, visto frontalmente.. Dopo aver considerato varie forme e angolazioni — intero, a fette, a spicchi… — l’idea di averlo pronto da spremere ci piaceva.
Continua a leggereErbe aromatiche e coniglio al ragù
Ricapitoliamo: Scopro che cinque anni fa Lego rilascia un set dedicato a casa Baggins. Io adoro Tolkien e, in particolare, lo Hobbit per cui devo averlo. Per una botta di culo inaspettata lo pago più o meno il prezzo originario. Nel libro però i Nani sono tredici, qui ne vengono forniti soltanto quattro. Comincio una frenetica ricerca che mi porta a pagarli sostanzialmente il doppio della casa. Finalmente, dopo altre peripezie più o meno degne di nota, arrivano tutti.
Missione compiuta e via a inventarmi qualcos’altro di nuovo? Ma manco per il cavolo! Adesso è necessario riuscire a sistemarli tutti all’interno di quel minuscolo buco Hobbit.1Buco sì, ma “non brutto, sudicio e umido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, arido e secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit, vale a dire comodo…“
Hmmm… come procedere? Semplice, lancio il fedele Lego Digital Designer e mi metto al lavoro…
Continua a leggereUn’edizione inaspettata
Siccome sono sempre l’ultimo a sapere le cose, ho scoperto da pochi giorni che nel 2012, in concomitanza con l’uscita del pessimo film di PJ, Lego ha sfornato questo piccolo capolavoro: casa Baggins.

Nonostante abbia sviluppato un odio viscerale nei confronti della pellicola, che stravolge quasi tutte le vicende originali, trovo la scelta di luoghi e personaggi molto azzeccata, e Lego è riuscita a condensarla magicamente all’interno di questo gioiellino, che risponde al nome ufficiale di “79003 – Un incontro inaspettato” e mette allegria solo a guardarlo.
Continua a leggereSupporto SPACESHIP!
Fin dall’assemblaggio dei primi pezzi della Benny’s spaceship! SPACESHIP! SPACESHIP! mi sono reso conto che le sue esagerate dimensioni non mi avrebbero consentito di poterla esporre nella solita vetrinetta, e questo avrebbe rappresentato un grande problema.
Che fare allora? Trascinarmi fino all’Ikea a comprare un espositore Strömbsprûmptz più capiente e farmi di conseguenza cacciare di casa da Mian? No, direi di no.
E allora l’ingegno tipico di chi non ha di meglio da fare mi ha suggerito l’idea di esporla inclinata, in modo da ridurre la superficie e, al tempo stesso, rendere la posa più dinamica e affascinante.
Continua a leggereLego Cobra MK III AMM

Dopo essermi divertito a ricostruire il vecchio Galaxy Explorer AAM (e conseguente ripristino dello stesso alla versione originale) del 1979, mi è improvvisamente riesplosa la voglia di Lego.
Un progettino che avevo sempre tenuto in un cassetto, per mancanza di pezzi fisici per sperimentare, era la piccola navetta spaziale classica di Elite. Volevo realizzarla con un numero ridottissimo di pezzi, cercando però di inserire il maggior numero possibile di dettagli.
Qui di seguito una breve galleria fotografica del Cobra MK III AMM finale.

Produttore: Faulcon DeLacy
Dimensioni: 27.1 x 44 x 7.9 m
Costo: 379,718 CR
Equipaggio: 1-2
Velocità massima: 286 m/s
Massa dello scafo: 180 t
Capacità di carico: 18 t
Capacità serbatoio: 16 t
Distanza salto iperspaziale: 10.46 ly
 
             
             
        

















