Inky 1 Inky 2 Inky 3

007 – Dalla Lego con amore

Pochissime settimane fa, con una mossa a sorpresa (almeno per me che non ne sapevo nulla), Lego ha presentato un paio di nuove vetture della linea Speed Champions. Si tratta di riproduzioni di vetture celebri in una scala molto piccola, specifica per gli utenti più giovani. Pur mantenendo una buona somiglianza con i modelli originali, non sono dotate di molti dettagli, e sono votate al gioco più che all’esposizione; per cui la robustezza è la loro caratteristica più importante.

Uno dei nuovi set è dedicato alla mitica Aston Martin DB5 di James Bond. Circa tre anni fa, deluso dall’incarnazione del grande modello Creator (che a mio avviso assomiglia a tutto, tranne che a una DB5), ho realizzato una mia personale versione dell’auto.

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La cassaforte dello Sceriffo

Introduzione

Come ho avuto modo di affermare già svariate volte su questo blog, il programma Lego Ideas è una fucina infinita di concetti meravigliosi. Chiunque può proporre un’idea per un progetto Lego e, se tale idea supera tutte le fasi di selezione, diventa un set ufficiale.1E il creatore si becca pure una piccola percentuale degli incassi

A casa ne ho parecchi: dalla Delorean del 2013 (che però ho ampiamente rimaneggiato per realizzare un modello a mio avviso migliore), alla Ecto-1 del 2014 (anche lei pesantemente modificata), alla Exo Suit dello stesso anno2Vabbè, sto imbrogliando; di quel set ho solo l’astronauta verde. :), al Wall•E del 2015, allo Yellow Submarine l’anno successivo, al mastodontico Saturn V del 2017, a Women of Nasa (stesso anno). Insomma, avevo preso l’abitudine di acquistare un set all’anno, poi per fortuna mi sono dato una regolata perché ho finito lo spazio in casa (anche se ne avrei comprati altri mille mila).

Capita però, purtroppo sempre più spesso, che molte proposte non ce la facciano e vengano scartate. Proposte che avrei pagato col sangue, come ad esempio l’astronave di Futurama o altre bellissime cose che preferisco dimenticare.

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Lego 10300: Quadrimensionando…

Eccoci arrivati alla costruzione della nuovissima (e bellissima) Lego DeLorean di Ritorno al Futuro.

Non scriverò una recensione sul set perché su Youtube se ne possono trovare a milioni. La casa di mattoncini danese questa volta si è davvero superata, realizzando un modello eccezionale (veramente), con pochissimi difetti1Che proverò a correggere in qualche modo nel corso dell’assemblaggio. per cui non necessita nemmeno di certosine disamine o profonde considerazioni personali.

Quindi a cosa cavolo serve questo post? Ma a illustrare le modifiche che intendo apportare, che altro? :)

Vorrei provare un nuovo esperimento “in tempo reale”. In pratica, invece di montare tutto il modello per poi doverlo smembrare per applicare i cambiamenti, cercherò di inserirli di volta in volta, parallelamente alle istruzioni originali. Così sarà molto più semplice anche per chi, magari, li vorrà replicare.

Oh, magari sarà un fallimento totale ma, se non provo, non lo potrò mai sapere. :)

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Aiuto, è successo un casino!

Stamattina ho rovesciato il caffellatte sul letto.

Ora questo…

Oopsie Zippo

Ci sono oggetti, nella nostra vita quotidiana, che sembrano fatti per essere maneggiati. Indipendentemente dalla loro funzione, o dal bisogno che ne abbiamo in un determinato momento, il solo toccarli ci provoca piacere. O, perlomeno, lo provoca a me.

Non riesco a guardare un film, una serie TV o un filmato Youtube senza avere qualcosa tra le mani da spippolare (battute su quando guardo PornHub in 3… 2… 1…). Può essere una moneta, un dado, la fighissima medaglia a forma di ingranaggio della limited edition di Gears of War, il cubo di Rubik, un fidget spinner in bronzo… o un accendino.

Ho sempre amato gli Zippo.

Pur non fumando.

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Il mio ammiratore segreto

Tutto è cominciato i primi giorni di ottobre 2020, quando il postino ha citofonato per consegnarmi una misteriosa busta che non stavo aspettando.

L’ho aperta, piuttosto titubante, ed ecco cosa ho trovato dentro:

Un Anello.

Proprio in quel periodo stavo rileggendo per l’ennesima volta il Signore degli Anelli; ma, a essere sinceri, è tutto l’anno che mi interessavo a Tolkien, pertanto l’accostamento tematico è stato piuttosto telefonato.

Il piccolo pacco proveniva — presumo — dalle remote terre orientali. Probabilmente, ma è soltanto una mia supposizione, da quel posto là, che non intendo pronunziare qui.

Durante quel lungo viaggio […] Barbo si imbatté in una strana creatura chiamata Gossip, alla quale sottrasse involontariamente e fortuitamente un vecchio Anello. Non possedeva apparenti capacità magiche, non era d’oro, non era bello, non rendeva invisibili né tantomeno minava la volontà del portatore […]
Quindi, in poche parole, tale Anello rappresentava semplicemente un malriuscito lavoro di bigiotteria elfica a basso costo. […] se lo infilò in tasca e se ne dimenticò.

da La Signora degli Uccelli

Mi sono arrovellato un bel po’ per capire come mai l’avessero recapitato qui nella Contea, chi lo avesse spedito ma soprattutto perché; sfortunatamente la busta non rivelava alcuna informazione utile.

Il monile è molto piccolo, mi entra a malapena nel mignolo della mano. Ho segretamente sperato che, come l’Unico Anello, prima o poi avrebbe cambiato dimensione per adattarsi magicamente a qualche altro dito, ma non è mai accaduto. Ho anche scoperto che mia moglie continua a vedermi, quindi l’invisibilità non fa parte delle sue proprietà magiche. Immagino possieda altre qualità o poteri che non ho ancora scoperto.

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Ma ti pare?

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Escalabar… Escansala… Eschi…

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ESCAVATORE, IMBECILLE!
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Mago del Lago
Set 856 – Bulldozer

Il mitico Buldozer del 1979 è stato il mio secondo set Lego Technics.1Il primo che ho ricevuto è il fantastico Go-Kart 854 del ’78; prima o poi ricostruirò anche lui. Ricordo che l’ho montato, smontato, rimontato infinite volte, anche perché le istruzioni permettevano l’assemblaggio di altri due macchinari (era una sorta di 3 in 1 anni ’70).

Ha terminato la sua onorevole carriera nel sacchettone Lego, e lì c’è rimasto per 40 anni. Finché non mi è venuta l’idea di rimontarlo, o perlomeno provarci, visto che come al solito alcuni pezzi si sono persi nelle pieghe del tempo. In particolare i cingoli che, essendo fighissimi, li utilizzavo ovunque e, da 100 che erano, mi sono ritrovato soltanto 20 superstiti.

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Tantive auguri legostarwars!

“Non c’è scampo questa volta per la principessa.”

Quest’anno si festeggia il 20° anniversario di Lego Star Wars, ovvero gli anni trascorsi da quando la società danese ha cominciato a produrre set dedicati al tema spaziale più famoso della galassia.

Per l’occasione ha presentato, all’esorbitante costo di 700 euro, il remake UCS di una delle astronavi più iconiche della saga, l’Imperial Star Destroyer:

Set 75252 – Imperial Star Destroyer

D’accordo, io dovrei essere l’ultimo a giudicare, visto che due anni fa ho speso 800 euro per il MILFone più altri 400 per il tavolino espositivo. Però trovo che quel costo fosse comprensibile; questo molto meno.

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Il momento è giunto

Il primo giugno 2017 Lego ha messo in vendita la sua versione del Saturn V, uno dei razzi più straordinari creati dall’uomo. Frutto di un fortunatissimo progetto Ideas, in meno di trenta giorni (cosa, credo, mai accaduta prima) ha raccolto i 10.000 voti necessari per accedere alla fase di approvazione, raggiungendo in pochi mesi gli scaffali.

Lego Saturn V

Sono quindi oltre due anni che aspetto impaziente la giornata di oggi (5 luglio 2019) per aprire la scatola e cominciarne la costruzione.

Perché proprio oggi?

Semplicemente perché, con la mia abitudine di costruire i set Lego un sacchettino al giorno, terminerò l’assemblaggio il 16 luglio 2019, ovvero nel cinquantesimo anniversario del decollo dalla piattaforma di lancio del Kennedy Space Center.1Maggiori informazioni qui.

Il 20 luglio (giorno dell’allunaggio) costruirò il LEM e il 24 il modulo di comando nella versione di rientro sul nostro pianeta.

Senza tirarla lunga sulle varie fasi, mi limiterò a postare un veloce commento ogni giorno, con le mie considerazioni sulle tecniche utilizzate e/o altri pensieri che dovessero venirmi in mente durante la realizzazione.

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LEM AMM

Siamo a poco più di un mese dal cinquantesimo anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla Luna e naturalmente è già partita la corsa ai gadget celebrativi. Questa è la proposta di Lego:

Il set del nuovo Lunar Lander

Il mitico LEM, del quale ho parecchio parlato qui. Nel 2003 ne era uscito un’altro che non era affatto male per l’epoca, ma questo è parecchie spanne sopra: colori più fedeli, forme più accurate, proporzioni migliori e una bellissima basetta espositiva.

Ma non è del set che voglio parlare. O, meglio, non dell’intero set ma di una parte ben precisa:

Il modulo di ascesa
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Che ti prende, bello? Il cibo non è poi così malvagio!

Oggi continuo il discorso iniziato alcune settimane fa sui Lego non originali. Riassumendo brevemente, ci sono società asiatiche che copiano spudoratamente (e illegalmente) i set esistenti, e società che creano opere originali con il benestare degli autori.

“Ciao bella gioia!”

Ci eravamo lasciati con la promessa da parte mia di recensire un paio di questi particolari set. Eccoci dunque al primo:1Il secondo è lo Starbucks che ho già mostrato: carino, ma forse non sufficientemente importante da meritarsi un apposito articolo.

L’Alien Chestburster dei fratelli Arvo
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50 di questi razzi!

Con l’approssimarsi del cinquantesimo anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla Luna ho preparato un articolo prevalentemente scientifico1A dirla tutta, in anticipo di svariati mesi, ma mi piace portarmi avanti con le cose; e poi, quando ho un’idea, sono come i gatti, non riesco ad aspettare., cercando di riassumere il più brevemente possibile2Sono andato molto lungo, lo so, ma è un argomento talmente vasto che servirebbero intere enciclopedie. la storia del più straordinario razzo vettore mai concepito dalla mente umana.

Ho scritto “prevalentemente” perché in corrispondenza della missione Apollo 11 ci butterò dentro un po’ di Lego. Come ho affermato svariate volte nei miei precedenti post, sto aspettando impazientemente questa ricorrenza per costruire il set ufficiale.3Devo avere una sorta di abbonamento speciale per le commemorazioni dei cinquant’anni. Alcuni mesi fa, senza farci caso, ho montato il set dello Yellow Submarine esattamente mezzo secolo dopo la sua uscita nelle sale.

Vorrei pertanto cercare di far coincidere le varie operazioni di assemblaggio con le principali date della missione.

Il Saturn V (conosciuto anche come Razzo Lunare o Saturno V) è il modello fisicamente più grande mai prodotto della famiglia di razzi Saturn, sviluppata sotto la direzione di Wernher von Braun e di Arthur Rudolph al Marshall Space Flight Center.

Un totale di 13 Saturn V furono impiegati tra il 1967 e il 1973 e tutti i lanci si conclusero con successo, portando 12 astronauti sulla superficie della Luna.

Ad oggi è stato l’unico mezzo in grado di portare l’uomo su un altro corpo celeste.

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LEGO non LEGO

Mi rendo conto che in tanti anni di blog, molti dei quali dedicati all’argomento Lego, non ho mai speso qualche parola sui cloni cinesi.

Lo faccio ora.

Prendiamola un po’ alla larga. Intorno al duemilaequalcosa è scaduta la licenza Lego sulla forma dei propri mattoncini. Questo significa che, passati 50 anni dall’approvazione di un brevetto, un’invenzione diventa di pubblico dominio e tutti possono utilizzarla senza vincoli legali.1In realtà il discorso è molto più complesso: ogni anno Lego inventa nuovi pezzi, molto probabilmente brevettati anch’essi, per cui ci troviamo in una situazione limite in cui alcuni sono protetti da copyright, altri no. Ma non complichiamoci troppo la vita…

Così, da circa una decina di anni (in realtà già da molto prima, perché nel mondo ci sono tanti furbetti) abbiamo assistito a un proliferare senza limiti di mattoncini molto simili — spesso perfettamente compatibili — benché di qualità mediamente inferiore.

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Billy V

Oggi ho modificato il porta CD che si trova a sandwich tra le due librerie Billy di Ikea (la sinistra è mia, la destra è di Mian).

In sostanza mi sono fatto tagliare un vetro di circa 194 per circa 20 cm (per 5 millimetri di spessore) dal mio vetraio di fiducia e, grazie a una generosa selezione di bestemmie, sono riuscito a imperniarlo tra due cerniere senza fare alcun danno.

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Penitenziagite!

Oggi mi sono ritrovato questo volantino nella casella delle lettere.
Vista l’assoluta gravità delle intimidazioni ivi contenute, ho ritenuto saggio rendervi partecipi di tale imminente pericolo:

Ammetto di essere molto preoccupato, in primis per la caduta di Babilonia con tutte le sue distillerie e cantine di vino, e poi perché non sono certo di non aver mai adorato la bestia anche di domenica. Solitamente sto bene attento, ma qualche volta — magari per ingiustificabile distrazione — potrebbe essere capitato.

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Sventrax: il meglio del peggio di Internet

Sui miei Mac ho sempre avuto cartelle, sparse qua e là, in cui salvare quelle immagini idiote che vengono postate sui social network o che arrivano tramite WhatsApp, Telegram e tutte le infinite applicazioni di messaggistica che affollano il nostro presente. Meme che non si sa mai dove mettere dopo averli condivisi con gli amici, ma che è un peccato buttare.

Il problema è che non c’è modo di catalogarli, se non — per l’appunto — mettendoli in directory chiamate “cazzate” che poi finiscono in giro per gli hard disk.

Allora mi sono detto “perché non farci un sito web“? Solo per le cose più belle, quelle che mi fanno sghignazzare tutte le volte che le rivedo. Almeno ho un posto dove trovarle quando le cerco e molta meno spazzatura sul computer.

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Zanzare galattiche 2

Galaxy Explorer e Galaxy Commander (dal vivo)

Questo articolo si collega a quest’altro, dove ho mostrato i rendering di queste mie nuove micro opere. Avrei potuto aggiungere le foto anche là, ma non volevo appesantirlo troppo.

Tra l’altro, a dire il vero, le due navicelle erano pronte fin da dicembre ma, a causa di un disguido tecnico, gli ultimi pezzi mi sono arrivati soltanto oggi.

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Per il potere di Grayskull!

Grayskull blueprints

Il mondo dei Masters of the Universe non mi ha mai fatto particolarmente impazzire. Da bambino osservavo il mio He-Man superpompato e mi chiedevo perché diavolo Mattel avesse deciso di non rendere gomiti e ginocchia snodati; in fondo Big Jim lo faceva già dieci anni prima.1E il meccanismo dei bicipiti è tutt’oggi ineguagliato.

Ciononostante, i MOTU2Masters Of The Universe. avevano il loro fascino, anche perché era il periodo in cui al cinema spopolavano Stallone e Schwarzenegger, quindi i muscoli da culturista erano un must

Ricordo che mio cugino Alessio li aveva tutti. E con tutti intendo tutti: millemila personaggi, uno più bello (o brutto, a seconda dei punti di vista) dell’altro, cavalcature ed edifici compresi.

Uno di questi è il leggendario castello di Grayskull, appartenuto all’omonimo re del quale non so un’emerita cippa.

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micro Goldrake

Lego micro Goldrake

29 pezzi, direi che non c’è altro da aggiungere. :)

Qui il progetto LDD (14 KB).

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