Non ho mai fatto mistero della mia adorazione per le micro-costruzioni Lego. Sono simpatiche, facilmente identificabili e solitamente costituite da un numero molto ridotto di mattoncini (ma non è questo il caso), caratteristica che tende a renderle anche deliziosamente economiche (ma non è questo il caso).
Ho deciso di pubblicare alcuni vecchi lavori a cui mi sono dedicato negli ultimi anni, e che col tempo sono un po' ingiustamente finiti nel dimenticatoio. Comincio con la riproduzione in scala lillipuziana di due storiche astronavi della serie Classic Space, delle quali ho già ampiamente parlato nei post passati: il leggendario Galaxy Explorer e il meno celebrato (e, diciamocelo, piuttosto sgraziato) Galaxy Commander.
Come è accaduto per la maggior parte delle idee su cui ho lavorato, la base è sempre attribuibile a qualche anonimo Lego builder o, più propriamente, svariati builders. Infatti solitamente studio tre o quattro diverse opere e cerco di fondere insieme le soluzioni che mi piacciono di più.
Purtroppo non sono in grado di ricordare le fonti perché è passato davvero troppo tempo.
Galaxy Explorer
Direi che l'Explorer non ha bisogno di presentazioni. Ho già detto tutto nei precedenti articoli, per cui mi limiterò a mostrare una veloce carrellata di immagini.
Ho fatto del mio meglio per riprodurre tutti i dettagli caratteristici. Non mi sono concentrato tanto sulle proporzioni quanto sulla riconoscibilità. L'intenzione è quella di una via di mezzo tra un deformed e un modello abbastanza fedele.
È composto da 222 pezzi che, ironicamente, sono soltanto 23 in meno di quelli che costituiscono il Galaxy Explorer originale.
Naturalmente, come nel fratello maggiore, il retro si apre e la rampa si abbassa.
Si intravvedono i piloti all'interno dell'abitacolo? :)
Confronto all'americana:
Galaxy Commander
Anche del Galaxy Commander ho già parlato, almeno in parte1Ho ricostruito soltanto il modulo del laboratorio, il resto dell'astronave mi interessava meno., per cui eviterò ulteriori fiumi di parole (tra noi, prima o poi ci portano via…).
Si sono resi necessari ben 324 pezzi Lego, soltanto 46 in meno del Galaxy Commander ufficiale! Ora vediamo il perché…
Indovina un po' qual era la caratteristica principale del Commander? Già, si separava in tre moduli distinti, perfettamente agganciabili.
Il contenitore tra i due cockpit si apre realmente.
Il laboratorio può essere scoperchiato e l'antenna si solleva.
Confronto alla russa:2Che non esiste ma stasera, dopo la citazione dei Jalisse, mi sento particolarmente spiritoso.
Mi piacerebbe costruire entrambe queste astronavi, anche se il numero di pezzi non è propriamente minimo. Tanto per dire quello del mini-Commander (324) è superiore all'Explorer reale, comprensivo di basi di atterraggio, edificio esterno e veicolo lunare (318)!
Vedremo. :)
Aggiornamento: 6 Marzo 2019
Le ho costruite! Eccole qui! :)