No, non è vero. Però negli ultimi tre giorni ho fatto per davvero l’ora dei vampiri, aggiungendo piccole ed utili novità a questo sito.
Innanzitutto avevo bisogno di una funzione per salvare i codici delle mie mappe nella clipboard (la memoria del computer). Così, nel caso qualcuno sentisse la necessità di chiedermi qualche informazione su una versione specifica, non sarebbe più necessario perdere venti minuti di tempo per dirmi “la mappa della Terra di Mezzo… quella di dimensioni medie, monocromatica, con le onde concentriche, la nomenclatura Alliata / Principe e i percorsi della compagnia…“; basterà comunicarmi, per esempio, il codice M-TDM-M-O-AP e capirò al volo di cosa stiamo parlando.1Non perché sia spaventosamente intelligente, ma perché mi sono scritto una funzioncina che mi dice il modello della mappa incriminata. Però sono stato spaventosamente intelligente a scrivere la funzioncina. :)
La funzione, in realtà, esisteva ed era già implementata nel sito, ma non restituiva alcun feedback visivo dell’avvenuta copia (prova a incollare il testo della clipboard da qualche parte, dopo aver premuto i due bottoncini):
Premi me!
No, premi me!
Ho quindi programmato una semplice funzione per mostrare un messaggio in fondo allo schermo:
Premi di nuovo me!
No, premi sempre me!
Poi, naturalmente, mi sono lasciato prendere la mano. Il feedback visivo non doveva per forza mostrare il contenuto della clipboard, ma potevo metterci un testo differente.
Cliccami ancora!
Cliccami ancora!
A quel punto, alé, tanto valeva aggiungere la possibilità di posizionare la notifica anche da altre parti:
In alto a sinistra
In basso a destra
Ho previsto in tutto cinque posizioni. Cliccando il bottone qui sotto la notifica apparirà a caso in una di queste (clicca velocemente, perché la funzione random è imprevedibile e potrebbe mostrare il testo sempre nello stesso punto):
Posizione a caso
Potevo fermarmi qui? Sì.
Mi sono fermato qui? No.
Adesso posso gestire anche i colori, così da adattare le notifiche a seconda delle situazioni (magari un errore lo posso visualizzare in rosso):
Rossa
Azzurra
Verde
Random
… e la trasparenza. Solitamente è al 90%, ma potrebbe capitare che la notifica appaia sopra dell’altro testo, per cui è meglio poterla impostare al 100%:
100%
60%
40%
20%
Per finire c’è anche la durata. Inizialmente avevo pianificato di regolarla automaticamente a seconda della quantità di testo contenuto, ma poi avrebbe finito per diventare inconsistente e scatenare l’anarchia tra le notifiche. E nessuno di noi vorrebbe mai assistere alla rivolta delle notifiche. Così per default è di un secondo e mezzo, ma posso decidere se incrementarla o diminuirla:
5 secondi
1,5 secondi
½ secondo
Speedy!
Inoltre l’elemento che mostra la notifica non deve essere per forza un bottone, ma qualsiasi cosa. Eccone qualcuna a caso:
testo semplice
Bene, ieri sera ero qui che mi davo da solo pacche sulle spalle. Avevo questa funzione bellissima (due a dire il vero, una per copiare il testo nella clipboard e una per mostrare le notifiche), mi sarei potuto fermare oppure fare qualcos’altro di fico.
E quindi ho fatto qualcos’altro di fico.
Non sarebbe bello, benché del tutto inutile, mostrare l’ora corrente quando si passa il mouse sopra il loghetto del sito, non al click2Perché nella home page non succede niente (a parte far rallentare e fermare la rotazione) ma, all’interno di un articolo, consente di tornare velocemente alla pagina iniziale, e quindi non potevo cambiarlo. ma semplicemente sfiorandolo? E non sarebbe ancora più bello se non fosse una banale visualizzazione di numeri ma una frase letterale? Del tipo “È mezzanotte meno un quarto.“?
Ma sì, butto giù una funzioncina JavaScript in cinque minuti e ho fatto.
Sì, certo, come no… Ho fatto [cliccami]!!!
Perché la nostra lingua sarà anche meravigliosa, ma prevede tutta una serie di complicazioni grammaticali da mandarti ai matti. alle 12:00 non diciamo “sono le dodici”, diciamo “è mezzogiorno”. A mezzanotte idem. A tutte le altre ore diciamo “sono le…”, tranne all’una (del giorno e della notte) perché è singolare (“è l’una”). Poi, benché abbiamo adottato il sistema a ventiquattr’ore perché è più sensato, preferiamo dire “sono le due del pomeriggio”, non “le quattordici”. Vabbè, diciamo anche “quattordici” ma suona un po’ meno elegante. Poi c’è il discorso dei quarti d’ora: “sono le tre e un quarto”, non “le tre e quindici”, “è mezzanotte e mezza”, “è mezzogiorno meno un quarto”. A volte la parola “minuti” sta bene, a volte no: “Sono le sette e due minuti”, “sono le nove e cinquantaquattro”. Senza scordarci “le sei del mattino”, “le nove di sera”, “le quattro e cinquantasei del pomeriggio”, e così via.
Risultato?

130 righe di codice complicatissimo per gestire tutte queste eccezioni. Scriverlo non è stato difficile, ma intercettare tutti gli errori e i comportamenti inaspettati sì, ed è quello che mi ha fatto fare le ore piccole.
Come ciliegina sulla torta, allo scoccare di ogni ora, ho inserito anche una piccola frasetta motivazionale. Quindi, se vuoi scoprirle tutte, imposta qualche sveglia e torna qui a controllare, strofinando il loghetto come se fosse la lampada di Aladino. :)
Ne è valsa la pena? Ma certo che ne è valsa la pena! È tutto il giorno che continuo a visualizzare l’ora, e non mi sono ancora sono stancato (né mai succederà)!!
Beh, buonanotte!