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Mostro di calcolo

Chi segue gli sporadici articoletti sulle mie modeste imprese sportive sa che tendo a essere molto meticoloso con la raccolta dei dati e il relativo calcolo delle statistiche.

In alcuni post ti ho mostrato il foglio di calcolo che ho realizzato con Numbers (l’equivalente Apple di Excel) e utilizzato negli ultimi cinque anni.

Fino a qualche giorno fa era così:

Non era male, in un formato piuttosto compatto avevo a disposizione l’intero calendario, nel quale inserire i chilometri dei miei allenamenti quotidiani e ottenere interessanti informazioni: per esempio i totali, la media delle distanze mensili e annuali percorse e addirittura la durata delle attuali scarpe da corsa.

Grazie al colore dello sfondo di ogni singola cella potevo differenziare le informazioni. Il grigio chiaro indicava i weekend, il rosso le giornate in cui non avevo corso (ma anche i giorni del mese non disponibili come ad esempio il 31 Aprile… in effetti non era molto chiaro), il giallino il periodo in cui ho avuto dolore al ginocchio e quindi correvo con difficoltà, il verde boh… non mi ricordo più. Con l’aggiunta dei commenti – i triangolini verdi – ero in grado di inserire ulteriori informazioni e note.

Il rosso e il blu pieni indicavano rispettivamente le giornate con più e meno chilometri assoluti percorsi.

Quest’anno però, con l’arrivo dell’estate e del bel tempo, ho cominciato a nuotare nel lago di Bracciano e quindi mi serviva una modalità per gestire anche questo tipo di allenamenti. Inizialmente ho optato per lo sfondo azzurrino, ma mi sono reso subito conto che non poteva funzionare: in questo modo avrei dovuto separare in qualche modo i chilometri delle diverse attività e non volevo ricorrere ai commenti, che sono statici.

Ho inizialmente pensato a un sistema dinamico, che mi consentisse di codificare il tipo di attività in un’unica cella, per poi gestirne i contenuti in modo separato:

Funzionava così: se inserivo un valore positivo, appariva in rosso e rappresentava una giornata di corsa. Se il valore era negativo, veniva visualizzato in verde (ma senza il segno meno) mentre un valore pari a 1 indicava una nuotata di un chilometro (perché al momento sto coprendo soltanto quella distanza, e comunque è impossibile che possa correre o camminare soltanto per un chilometro in un giorno). Per quanto fosse un modo semplice ed elegante per tener conto delle differenti attività, era anche molto limitato: se avessi aumentato la distanza nel nuoto? Ho pensato allora di prevedere fino a tre valori fissi differenti, ma le formule hanno cominciato a diventare lunghe e complicate e ho capito che così non poteva andare. Anche perché ogni giorno svolgo anche altri esercizi che finora si sono avvalsi della loro personale tabellina, e questo rendeva l’inserimento dei dati complesso e dispersivo:

Mi sono quindi chiesto se, sfruttando un po’ meglio le potenzialità dei moderni fogli di calcolo, non fosse possibile tirar fuori qualcosa di maggiormente interattivo. C’ho lavorato sopra per l’intero weekend ed è saltato fuori questo mostro (clicca per vederlo un po’ più grande):

Funziona a grandi linee come l’altro, ma ogni mese può essere aperto come un cassettino e al suo interno appaiono numerose righe di dati. Analizziamole nel dettaglio:

Quando il cassettino è chiuso, i giorni indicano il totale dei chilometri giornalieri percorsi – sommando le corse, le camminate e le nuotate – e sono indicati in marroncino (le prime due righe nell’immagine in alto). La cifra in grassetto dopo il nome del mese rappresenta il totale mensile e il numero alla sua destra la media dei Km al giorno, ma relativa unicamente alle corse (qui non mi interessa vedere la media di camminate e nuoto).

All’interno della sezione la prima riga è quella dei giorni della settimana, calcolata dinamicamente una volta che ho inserito l’anno (puoi vederlo in basso a sinistra nella schermata complessiva, due immagini sopra). Nella vecchia tabella erano manuali e li dovevo aggiornare ogni anno.

La seconda riga, denominata C, contiene le corse del mese espresse in Km. Quella sotto, W, le camminate1Con “corsa” intendo tutto l’allenamento, che comprende anche il riscaldamento; le “camminate” sono semplicemente le volte in cui non corro ma ho al polso il Garmin (per esempio passeggiate in montagna, nel bosco, giro del lago a piedi, ecc.). Oppure quando nuoto ma percorro prima o dopo qualche chilometro a piedi., N il nuoto, P i piegamenti sulle braccia, A gli addominali e S la distanza percorsa con le attuali scarpe da corsa (per valutarne la durata).

Quest’ultima informazione è un pelino più complessa delle altre, e infatti le caselle contengono una X anziché un numero. Di norma, ogni volta che corro, la distanza coperta dalle scarpe equivale a quella della corsa, ma può accadere qualche volta che utilizzo un altro paio di calzature, per esempio nei giorni di forte pioggia, per non rovinare quelle buone. Pertanto solo quando la X è presente terrò conto dei Km percorsi dalle scarpe. Questo dato lo utilizzo per valutare se delle Sneakers sono sufficientemente buone o meno (siccome non sono economiche non vorrei che cominciassero a disfarsi già dopo poche centinaia di chilometri).

Nelle prime due colonne ci sono rispettivamente i totali e le medie giornaliere (come avviene quando il cassettino è chiuso, ma qui sono specifiche per ogni singola attività).

Per finire l’ultima riga contiene il totale dei chilometri percorsi in un anno, quello delle sole corse, delle camminate, delle nuotate, dei piegamenti, degli addominali e delle scarpe, con subito sotto la relativa media annuale per giorno. All’estrema destra la corsa più lunga e più breve dell’anno, informazione che viene evidenziata automaticamente all’interno della relativa cella dentro i cassettini (lo facevo anche prima, ma manualmente).

Per finire, che mondo sarebbe senza Nut… grafico, ehm, grafico? Laddove la precedente versione teneva conto unicamente dei chilometri mensili, questa aggiunge anche piegamenti sulle braccia, addominali e usura scarpe (i chilometri mensili sommano corsa, camminata e nuoto). Come puoi vedere ho anche dovuto imparare a creare un grafico a doppio asse, tanto le barre non sono relazionate tra loro, altrimenti sarebbero risultate troppo sproporzionate (la colonna dei piegamenti avrebbe schiacciato sotto tutte le altre).

Non è stato facile ottenere questo risultato. Perché per quanto Apple Number sia gratuito e relativamente semplice da utilizzare, ha infiniti limiti rispetto a quell’astronave che è Microsoft Excel. Qui mi è mancata la gestione avanzata di formule e celle e, in modo particolare, quella dell’evidenziazione condizionale (in breve il poter formattare i colori di una cella in base al valore di altre celle2Numbers consente di confrontare il valore con altre celle, ma per esempio non può prendere decisioni in base alle caratteristiche di altri elementi, e mi sarebbe servito per poter estendere le colonne del fine settimana all’interno di tutto il cassettino.). Per ottenere calcoli che con Excel sarebbero stati più semplici ho dovuto utilizzare righe e colonne d’appoggio, e addirittura una tabella aggiuntiva (nascosta) per organizzare i dati da mostrare nel grafico.

Tutto questo contribuirà a migliorare le mie prestazioni sportive? A farmi staccare un biglietto per le prossime olimpiadi di Los Angeles 2028? A conquistare belle ragazze sulla spiaggia?

No, probabilmente no. Però, dopo avermi complicato la vita nelle ultime 48 ore, da oggi in poi me la semplificherà. :)

2 pensieri su “Mostro di calcolo

  1. Probabilmente in molti ti avranno consigliato una scarpa o un’altra, ma, a meno che tu non sia pronatore, il top per correre sono le New Balance 1080, massimo ammortizzamento, le tue articolazioni ti ringrazieranno. Non sono economiche però…

    1. Yes, sono un pronatore. E, riallacciandomi al tuo discorso sulla pianificazione e sulla lunga ricerca necessaria a prendere decisioni sugli acquisti, ho impiegato qualche mese per scegliere le scarpe giuste.
      A tal proposito ti consiglio un sito che pubblica recensioni maniacali, arrivando addirittura a sezionarle e sottoporle a test di durata.

      Queste sono le scarpe che ho scelto. Costano circa la metà di quelle buone, che sono allineate con quelle che mi hai suggerito. Mi sono detto “se anche dureranno la metà, andranno bene lo stesso”. Per il momento c’ho percorso 732 Km e reggono bene, oltre a essere allo stesso livello delle precedenti.
      Prima avevo le Mizuno Wave Inspire 15 (il link punta alla versione 19, ma cambiano nome ogni anno) che hanno fatto il loro dovere, anche se non ho calcolato quanto sono durate prima di consumarsi come una candela. Immagino circa 2000+ Km.

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