First reaction: G-Shock!

La prima foto

Questa è una storia d'amore che, pur con alti e bassi, dura da una vita intera.

Anni '80, l'era dell'avvento del digitale. Tutto ciò che era analogico si andava pian piano trasformando in elettronico, i display a cristalli liquidi imperavano e, con loro, anche gli orologi subivano una repentina e radicale trasformazione.

Intendiamoci, esistevano già fin dal 1972, ma è un decennio dopo che si sono affermati prepotentemente, mettendo in seria crisi per molto tempo l'intera industria orologiera mondiale.

La mia solita, lunghissima prefazione

Erano, per l'appunto, i primi anni '80 e io ricevevo il mio primo Casio. Un evento importante nella storia di un uomo, tanto che ricordo ancora il negozio dove mi fu regalato per una promozione (si usa ancora?).

Erano tempi in cui le cose non si cambiavano ogni anno, e questo fedele W-26 del 1983 mi ha servito fedelmente, nonostante piccoli e grandi incidenti di percorso. Una caduta, probabilmente dalla bicicletta, lo ha segnato profondamente, privandolo della resistenza all'acqua, ma ha continuato a funzionare senza problemi fino a oggi. Gli manca soltanto la batteria, ma ho già parecchi orologi da indossare a rotazione e per il momento rimane tranquillo in panchina (qui puoi vederlo in funzione).

Passano almeno due lustri, durante i quali sono tornato a indossare anche orologi analogici (era scoppiata la moda degli Swatch) quando ho una nuova folgorazione.

Frequentavo il corso A.U.C. per espletare il servizio di leva e un compagno di corso possedeva un fantasmagorico BM-100WJ del 1989:

Questo orologio era pura fantascienza: misurava la pressione barometrica, ed era quindi in grado di prevedere se nelle prossime ore avrebbe piovuto o ci sarebbe stata una bella giornata.1Perlomeno è quello che credevamo all'epoca. In realtà, benché il principio sia corretto, non prevede proprio un bel niente. Ci dice semplicemente se la pressione è salita o scesa nelle ultime diciotto ore. Non solo, calcolava l'altitudine e la profondità. Ricordo infinite immersioni nel lago di Bracciano per cercare di stabilire record sempre più ragguardevoli.

A questo orologio sono particolarmente legato perché a un certo punto, la mia prozia Matilde (che è stata l'artefice anche del mio amore per Lego) l'ha visto e se ne è innamorata, così gliel'ho regalato. Alcuni anni dopo è ritornato indietro e da allora è per me molto speciale.

Qualche settimana fa, mentre scartabellavo tra i miei vecchi orologi, è spuntato fuori e l'ho rimesso in funzione. Sono impazzito per trovare le batterie (eh, ne utilizza ben due). Sono passati così tanti anni che anche le sigle sono cambiate, per cui sono dovuto andare un po' per tentativi. Le prime, codice 395, pur essendo della misura corretta lo facevano impazzire: usciva la scritta ERROR, lampeggiavano le scritte e non funzionava niente. Leggendo un po' in giro è saltato fuori che, dopo decine di anni chiuso in un cassetto, questo modello può dare problemi, specialmente col delicato sensore. Così, altamente titubante, ho voluto fare un nuovo tentativo, ordinando batterie 399 (molti siti dicono che sono identiche e interscambiabili con le 395, ma evidentemente non è così), e l’orologio ha ripreso a funzionare al primo colpo.

Non solo, proprio questo orologio ha spezzato un incantesimo, ovvero la mia dipendenza da smartwatch (ne ho parlato qui). La continua necessità di controllare i passi percorsi, le distanze, la frequenza del sonno e tutte queste cretinate hanno contribuito a creare col tempo una sorta di assuefazione. Avere un target da raggiungere entro sera, per esempio due, cinque, dieci Km percorsi, mi ha costretto col tempo a parcheggiare tutti i meravigliosi orologi analogici in mio possesso.

Ho deciso quindi che no, non avrei permesso al mio esteticamente insignificante Amazfit di togliermi il gusto di indossare begli orologi; così l'ho spostato sull'altro braccio (ma, prima o poi, lo lascerò appiedato) e ho iniziato a fare una rotazione tra i Citizen, Zenith, Seiko e, naturalmente, Casio della mia collezione.

Ho però commesso un errore, un meraviglioso errore. Ero così rapito dalla bellezza così definita delle cifre a cristalli liquidi (altro che pixel!) che mi sono detto "vediamo un po' cos'ha combinato Casio in tutto questo tempo!".

Apro il primo risultato su Youtube – il primo eh, nemmeno il secondo o il terzo! – intitolato "l'orologio digitale migliore al mondo" (resisti alla terribile intro!) ed è stato amore a prima vista, un autentico shock!

Una settimana più tardi l'avevo al polso.

Un po' di storia (ma veloce veloce)

Nel 1983 esce sul mercato il primo orologio Casio super corazzato, progettato dall'ingegnere Kikuo Ibe, che è il simpatico signore qui a fianco. Dopo aver ridotto in pezzi, facendolo inavvertitamente cadere per terra, un delicato orologio da tasca – prezioso dono di suo padre – si è messo all'opera per creare un dispositivo super resistente.

La filosofia di base era incentrata sul triplice numero 10: avrebbe dovuto resistere a cadute da 10 metri, sopportare una pressione fino a 10 atmosfere (100 metri) e avere una batteria che durasse almeno 10 anni.

Sono così nati i G-Shock, orologi carro-armato che hanno imperversato per decenni sui mercati di tutto il mondo. Col tempo hanno aumentato (resistenza) o ridotto (autonomia) alcune di queste caratteristiche, ma sono rimasti piuttosto fedeli all'idea originaria.

A me, in tutta sincerità, non sono mai piaciuti. Ne apprezzavo naturalmente l'estrema resistenza, visto che in quegli anni spaccavo tutto quello che toccavo, ma li giudicavo troppo grossi e ingombranti, per cui li ho del tutto ignorati e sono passato oltre.

Il primo G-Shock della storia

Le vendite dei primi G-Shock non andarono particolarmente bene, nonostante una aggressiva pubblicità nella quale, all'interno di un palazzetto del ghiaccio, l'orologio veniva scagliato verso il portiere con una mazza da hockey, per sottolinearne la solidità. A dirla proprio tutta, nello spot non si vedeva il colpo vero e proprio, che era di fatto solo suggerito, tanto che Casio venne accusata di pubblicità ingannevole.

Fu soltanto dopo che una trasmissione effettuò la stessa prova in diretta TV, con il G-Shock che superava indenne la prova, che il marchio ottenne grande visibilità e successo.

Carro armato I

Col passare degli anni i G-Shock divennero sempre più robusti, tanto che è sufficiente fare un giretto su Youtube per trovare gente che li congela, li getta dentro pentole con acqua che bolle (chiaramente senza prima scongelarli), li lancia da altezze vertiginose (300 metri e più), li prende a martellate, ci passa sopra con la macchina, li inserisce in camere a pressione e così via. Tanto per avere un'idea, un G-Shock (con uno schermo molto generoso, tra l'altro), garantito per resistere fino a 200 metri, ha continuato a mostrare l'orario senza problemi fino a 600. A quel punto il display ha smesso di aggiornarsi, ma ha retto fino quasi a 1.000 metri prima di cedere completamente e implodere.

Il 30 Ottobre 2017 un G-Shock DW-5600, diretto discendente del DW-5000, ha stabilito il record mondiale di resistenza sopravvivendo senza alcun problema al passaggio di tre ruote di un camion dal peso di ben 24,97 tonnellate:

D'accordo, il mezzo è dotato di sei ruote, quindi al massimo il peso che ha gravato sull'orologio può essere stato più o meno (dipende dalla posizione del suo baricentro) di 4 tonnellate. inoltre la gomma non è di cemento, per cui anche lei avrà avuto qualche grado di flessione.

Rimane il fatto che nessun altro orologio aveva superato tale prova prima di allora, e il record risulta imbattuto ancora oggi.

Insomma, i G-Shock non la mandano a dire.

Anniversario

Nel 2018, per celebrare il 35° anniversario dall'uscita del primo G-Shock, Casio ha pensato bene di creare qualcosa di folle: prendere il modulo da uno dei suoi orologi e inserirlo in una cassa (e un bracciale) di alta qualità. La struttura non era più di semplice plastica, ma interamente in acciaio. Un blocco di acciaio inossidabile (due in realtà, perché c'è la cassa e la protezione superiore) lavorato fino a raggiungere la forma desiderata.

Questo lo rende estremamente pesante, ben 155 grammi. Supera di 13g il mio Seiko Bullhead (che io chiamo amichevolmente "pentola a pressione" viste le spaventose dimensioni) nella foto in alto. È di fatto l'orologio più pesante che possiedo. Ma non è un problema, mi piace sentire al polso la consistenza di questi mostri.

Caratteristiche

Contrariamente ai Casio commerciali (realizzati in Cina e Thailandia), il GMW-B5000D – nome ufficiale — viene prodotto nella prestigiosa fabbrica giapponese di Yamagata, dalla quale escono tutti gli orologi Casio di prestigio (come gli Oceanus). Questo significa supervisione e controlli di qualità umani e, naturalmente, prezzi più elevati.

Infatti il costo ufficiale del B5000 è di 550 euro. Una cifra folle per un orologio digitale, soprattutto perché allo stesso prezzo è possibile acquistare dignitosi dispositivi analogici, anche automatici, di note aziende svizzere.

Però, oltre a materiali costosamente lavorati, include molta tecnologia: il modulo ha un display LCD TN, che garantisce un ottimo contrasto e un angolo di visione superiore agli altri digitali. Poi si ricarica con la luce solare, per cui non sarà mai necessario sostituire la batteria. Infine ha la capacità di sincronizzarsi con i sei principali orologi atomici mondiali (due in Giappone, uno in America, uno in Germania, uno in Inghilterra e uno in Cina).

È poi dotato di Bluetooth, opzione che consente di configurarlo più comodamente tramite un'applicazione sullo smartphone (smartphone dal quale può ottenere anche l'orario corretto, in modo più parsimonioso che attivare le antenne atomiche). Non si tratta di una connessione continua, come avviene con gli smartwatch tradizionali. Telefono e cellulare sono sempre disconnessi ma, all'occorrenza, il G-Shock è in grado di collegarsi per prendere l'ora corretta, o per sfruttare la comodissima funzione "trova orologio"; che, contrariamente al mio Amazfit, qui funziona sempre.

L'illuminazione è un'evoluzione del famoso sistema illuminator. Diffonde una luce uniforme color ghiaccio con dissolvenza in entrata e in uscita. Starei tutto il giorno ad osservarla. :)

Si attiva col movimento del polso e solo quando l'illuminazione esterna non è sufficiente (un orologio a carica solare lo saprà bene, no?).

Casio è così precisa che sul fondello (a vite, contrariamente ai G-Shock normali che hanno la chiusura con quattro viti), oltre a infinite sigle e numeri seriali, riporta anche la data di realizzazione. Il mio è nato il 4 Aprile di quest'anno. :)

L'essere completamente in metallo ha richiesto una riprogettazione della struttura, per poter rispettare i parametri di resistenza della serie G-Shock. Per questo, tra i due strati di acciaio è stata posizionato un sistema di ammortizzazione in una speciale resina che si occupa di smaltire gli urti.

Carro armato II

Così è stato riproposto il vecchio spot pubblicitario del 1988. E questa volta il colpo è reale:

Da notare l’enorme balzo in avanti della fotografia in trent’anni di evoluzione video.
A questo punto era solo questione di tempo prima che un coraggioso recensore si spingesse a effettuare nuovamente la prova con il camion. Con una piccola differenza: questa volta le tonnellate non sono più 24 ma 34, ben dieci in più!

Il test inizia al minuto 5:23.

Anche in questo caso, volendo fare l'avvocato del diavolo, il camion poggia su 10 ruote (ne ha 12, ma due sono sollevate), per cui il peso che grava su ognuna è di circa 3,5 tonnellate. Però viene calpestato cinque volte ed è confortante sapere che, a essere investiti da un autotreno del genere, non ci si dovrà preoccupare delle condizioni dell'orologio. :)

Segreti

Gli orologi Casio sono celebri per avere dei menu nascosti, che consentono di visualizzare informazioni diagnostiche. Ci si accede premendo contemporaneamente tre dei quattro bottoni:

Test display (A + C + D)

La pressione contemporanea di questi tre pulsanti consente di accedere alla modalità diagnostica più corposa:

Tutte le scritte

Utilizzando il bottone D, è possibile scorrere fra tre diverse schermate che accendono i cristalli liquidi secondo schemi apparentemente senza senso. Proseguendo con la pressione si passa attraverso altre informazioni, tra le quali il codice del modulo dell'orologio. Sfortunatamente non esistono documentazioni pubbliche ufficiali di questi dati, per cui nessuno ha mai scoperto a cosa si riferiscano tutti gli altri valori.

Test celle solari e sensore di inclinazione (A + B + C)

Luce insufficiente

In questo modo si accede alla verifica delle celle solari e del sensore di inclinazione, quello che consente di accendere automaticamente l'illuminazione quando si è in condizioni di poca luce (e anche di non far suonare il segnale orario se l'orologio si accorge che stiamo dormendo).

Quando sullo schermo appare la scritta "SLR" significa che stiamo verificando le celle solari, quella sorta di superficie a mattoncini disposta tutto intorno al display. Se nessun'altra informazione è visibile, significa che l'orologio si sta ricaricando. Se lo copriamo per qualche secondo con la mano, come ho fatto prima di scattare la foto, apparirà il numero 8888, a indicare che la luce ricevuta dal B5000 è troppo debole.

Schiacciando il bottone C, possiamo passare al test del sensore di inclinazione. comparirà la dicitura 8888 se verrà rilevato un movimento. Premendo nuovamente il tasto C, torneremo al test delle celle solari, con qualsiasi altro bottone usciremo dalla diagnostica.

Test orologi atomici (B + C + D)

Orologio atomico del Giappone

Il pulsante C ci consentirà di scorrere tra le sei schermate che mostrano la frequenza, espressa in kHz, dei sei orologi mondiali atomici. Toccando il bottone A, comparirà una stanghetta sulla sinistra del display. Non ho la più pallida idea a cosa serva (forse a disattivare la connessione al relativo orologio?). Altri bottoni ho notato che consentono di visualizzare ulteriori informazioni ma, nel timore di fare danni, ho evitato di smanettare troppo.

Orologi mondiali e scritte personalizzate

Per concludere lascio qui sotto un video molto utile, che ci dà la possibilità di divertirci un po' con i cinque orologi mondiali extra che è possibile assegnare all'orologio. Di default, dall'orologio si possono impostare, mi pare, 39 città. Tramite l'applicazione su smartphone, invece, ce ne sono circa 300 selezionabili. Ma, tramite una apposita opzione avanzata, abbiamo la libertà di selezionare posizioni specifiche sulla mappa mondiale e assegnare loro un nome. Ho così inserito Muar, la città natale di Mian ma, volendo (e conoscendo il suo fuso orario), non avrei problemi ad aggiungere anche Gran Burrone:

Per concludere (era ora!)

Siamo giunti al termine di questo articolo di dubbia utilità, scritto sull'onda emozionale che questo meraviglioso G-Shock mi ha provocato. È davvero una goduria fisica indossarlo e ammirarlo. :)

Sia chiaro: rimane un orologio estremamente costoso. Si trovano Casio G-Shock in resina con le stesse, identiche funzioni anche a 300 euro in meno.2Ed esistono kit cinesi su Ebay & Co. che consentono di sostituire le parti in plastica con discrete realizzazioni in metallo. Certo, l'effetto non è lo stesso, e la resistenza G-Shock è altamente compromessa, ma de gustibus non est disputandum. Si trovano anche tarocchi a meno di 20 euro, ma puoi immaginarti che alta qualità possano avere: hanno una resistenza all'acqua che li mette a rischio anche solo lavandosi le mani. :)

Chiaramente in questo caso, il valore aggiunto è la bellezza di un dispositivo che si trova a metà strada tra un orologio e un gioiello.

Lo si compra perché fa battere il cuore. :)

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