
Nota
Come avrai notato seguendo il mio blog, nel corso degli anni ho scritto numerosi articoli per ogni singola mappa che ho disegnato. Tutte le volte che apportavo modifiche importanti preferivo raccontarle in un nuovo post, anziché aggiornare il precedente. Così, col tempo, le mappe si sono evolute, arricchite di dettagli e di stile, mentre i vecchi contenuti sono rimasti sparsi e un po’ dimenticati, spesso forieri di confusione.
A partire dalla primissima cartina che ho realizzato, la mappa della Contea, nei prossimi mesi cercherò di raccogliere tutti questi piccoli orfanelli e combinarli in un’unica versione completa e aggiornata, che possa finalmente sostituire tutto il materiale precedente. In questo modo resterà soltanto un unico articolo, chiaro e definitivo.
J.R.R. ha scritto il Signore degli Anelli prevedendo l’inclusione di numerose mappe (addirittura cinque nelle intenzioni iniziali), per consentire ai lettori di seguire agevolmente gli spostamenti dei numerosi personaggi.
Alla pubblicazione del libro, il 29 luglio del 1954, queste si sono ridotte a tre, e hanno sempre fatto parte di tutte le edizioni inglesi e americane (e, probabilmente, anche in altre lingue):
- La Mappa (di parte) della Contea;
- Mappa dettagliata di Rohan, Gondor e Mordor;
- Mappa della parte nordoccidentale della Terra di Mezzo.
Indovina un po’ come è andata qui da noi? Per contenere i costi ce ne siamo beccati soltanto una, l’ultima delle tre; bellissima e onnicomprensiva, però troppo poco dettagliata sulle corte distanze. E infatti, ogni volta che rileggevo il libro, mi perdevo buona parte delle meraviglie della prima parte del viaggio.
Ho perciò deciso, cinque anni fa (era il marzo del 2020), di ricreare le stesse identiche cartine fortemente volute da Tolkien, aggiungendo però la localizzazione italiana, perché non è mai esistita. Poi, certo, con la pubblicazione della nuova traduzione di Ottavio Fatica (avvenuta circa sei mesi più tardi) sono arrivate, ma soltanto con la nuova nomenclatura che non tutti hanno digerito, sottoscritto compreso.
Questa è la mappa originale inglese:

Adoro lo stile grafico di Tolkien. Nonostante non perdesse occasione per rimarcare quanto si ritenesse incapace di disegnare, trovo che abbia creato opere d’arte meravigliose, che si trattasse di lavori a matita, a china o ad acquerello. Ho quindi mantenuto tutto quello che c’era nella sua mappa1Che però, a onor del vero, è stata disegnata, come tutte le altre, da suo figlio Christopher.: proporzioni, stile grafico2Quegli infiniti alberi delle foreste me li sognerò pure di notte! e disposizione dei nomi; tranne quando, vista l’alta concentrazione di testo in alcuni punti, si è resa necessaria qualche piccola variante.
Questa è la versione più recente del mio progetto (fine febbraio 2022):

A prima vista appare molto differente dall’originale, e in effetti le prime incarnazioni (che vedremo a fine articolo) erano molto più somiglianti. Ma col passare del tempo ho deciso di renderla un pochino più contrastata e facile da leggere, cominciando dall’aggiunta dei colori per distinguere in modo più chiaro strade e fiumi: in fondo non sono un editore costretto a limare le spese, e posso permettermi qualche concessione in più.

Già che c’ero ho aggiunto i percorsi di Bilbo e Frodo3Sono opzionali, ho una versione della mappa che ne è sprovvista., con le rispettive soste per la notte. Per farlo mi sono avvalso di due libri meravigliosi: l’Atlante della Terra di Mezzo di Karen Wynn Fonstad e i Viaggi di Frodo di Barbara Strachey, due indispensabili compagni di lettura che aiutano a meglio comprendere i luoghi, le strutture edificate e gli eventi delle storie di Tolkien.
Alcuni nomi mi hanno provocato seri grattacapi. La grandezza di questo autore è di aver scritto le storie dei propri libri solo dopo aver creato l’intera geografia (le lingue, gli accadimenti storici, ecc…) della Terra di Mezzo; appaiono quindi numerosissimi paesi e luoghi che servono principalmente a dare legittimità alla mappa stessa, e che non hanno un ruolo all’interno dei racconti. Se qualcosa non è menzionato nel testo del libro, non esiste una localizzazione italiana ufficiale. Mi sono pertanto affidato a Internet per vedere se qualcuno si fosse posto il problema prima di me e in effetti qualcuno lo ha fatto, ma non per tutto.

Ci sono quindi città come ad esempio Coppiglia (sopra la scritta Verdi Colline) che mi sono inventato di sana pianta (vabbè, proprio inventato no, visto che è la traduzione letterale dell’originale “Pincup”). Ma trovo si integri molto bene nel contesto. :)

Dopo l’uscita della nuova traduzione italiana ho realizzato una versione della mappa della Contea con la terminologia di Fatica, perché possiedo tale edizione e le mappe incluse erano di una qualità veramente infima.
Codici di riferimento Mappa della Contea
Se hai bisogno di maggiori informazioni su una specifica variante di questa mappa, comunicami il codice in verde che trovi qui sotto.
| Nome | Dimensioni | Nomenclatura | Codice |
|---|---|---|---|
| Normale | 80 x 60 cm | Alliata / Principe | B-C-AP |
| Ottavio Fatica | B-C-F | ||
| 50 x 35 cm | Alliata / Principe | M-C-AP | |
| Ottavio Fatica | M-C-F | ||
| A4 | Alliata / Principe | S-C-AP | |
| Ottavio Fatica | S-C-F | ||
| Con Percorsi di Bilbo e Frodo | 80 x 60 cm | Alliata / Principe | B-C-V-AP |
| Ottavio Fatica | B-C-V-F | ||
| 50 x 35 cm | Alliata / Principe | M-C-V-AP | |
| Ottavio Fatica | M-C-V-F | ||
| A4 | Alliata / Principe | S-C-V-AP | |
| Ottavio Fatica | S-C-V-F |
Se vuoi saperne di più su questa mappa, puoi contattarmi qui.
Le versioni precedenti

Questa è la primissima versione della mappa, datata 12 marzo 2020. Come puoi vedere era sostanzialmente identica a quella di Tolkien (osserva per esempio lo stile delle foreste). Naturalmente avevo già introdotto i colori e i percorsi di Bilbo e Frodo; ma tutto il resto l’ho lasciato invariato. Per l’occasione ho anche realizzato un apposito font, ricostruendo le singole lettere dalla calligrafia di Christopher Tolkien nella mappa di Thrór inglese, da utilizzare per i nomi dei paesi e dei fiumi, mentre tutte le altre scritte le ho disegnate a mano.

Questa è invece la seconda versione (dicembre 2020) – già molto simile a quella definitiva – nella quale ho ridisegnato da capo tutte le foreste. Sono meno realistiche e più schematiche, ma trovo che nell’insieme restituiscano una visione della Contea più chiara e pulita.
Quali sono, dunque, le differenze con l’attuale edizione?
Per prima cosa in quella nuova ho uniformato e semplificato i percorsi di Bilbo e Frodo: non c’è più distinzione tra gli spostamenti su strada e su sterrato; si trattava di un dettaglio ininfluente, visto che Bilbo ha sempre percorso la prima parte del suo viaggio sui comodi sentieri della Contea, mentre Frodo si è ritrovato sin dall’inizio a viaggiare in incognito e quasi sempre lontano dalle strade. Ho poi aggiunto molti più alberi. La Contea è una terra verde e rigogliosa per cui di sicuro c’erano molte più piante di quante rappresentate sulle mappe. Infine ho ridisegnato la Siepe (detta anche Frattalta), sostituendo gli iniziali asterischi con una sorta di fili d’erba giganti che rendono meglio l’idea (puoi vederli in alcune immagini a inizio articolo).