Oggi sono uscita di nuovo. Come mi aveva suggerito quello che mi conosceva tanto bene, mi sono fatta bella: leggero chiaroscuro per i miei occhi che hanno quel colore cangiante delle foglie tra il giallo, il verde e il nocciola, caldo e morbido color mattone sulle labbra, ma solo una carezza, perché è bella ancora, la mia bocca, del bianco vivo vicino al viso che me lo illumini insieme all'aria fredda, il cappotto blu che mi si stringe ancora addosso sottile e veloce come a una ragazza che va all'università, le scarpe basse per lasciare sempre libere le caviglie che ho ancora nervose, la Louis Vuitton falsa che dentro ci sta tutto il mio, e via in centro dove c'è gente, gli altri da cui sono stata lontana, quella gente normale e impazzita per i regali di natale, tutte le signore con le pellicce e gli scialli da zingara di lusso, i colbacchi di pelo, le Louis Vuitton quelle vere, i profumi ingombranti per marcare un territorio di alterigia, le rughe sotto il cerone, l'età pietosamente scritta in viso.
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